Tre su quattro. E considerando che l'urna ha piazzato lo scontro fratricida Chelsea-Liverpool nei quarti di finale, possiamo dire che ancora una volta la Champions League parla inglese. Dopo il Chelsea, anche Manchester ed Arsenal approdano alle semifinali, col Barcellona a far da possibile guastafeste.
Gunners e Red Devils daranno vita a un nuovo, affascinante derby inglese, e la posta in palio sarà la finale di Roma.
Il Manchester Utd, con una magia di Cristiano Ronaldo (siluro da 30 metri dopo 6' minuti) passa allo stadio Do Dragao di Oporto, e scaccia l'incubo dell'eliminazione dopo il 2-2 interno maturato nella gara di andata. Ma la squadra di Ferguson non è più lo schiacciasassi ammirato fino a un mese fa, anche se pare in ripresa. E poi, con un Cristiano Ronaldo così, il risultato può arrivare comunque, pur senza dare spettacolo.
Penalizzante, per il Porto, l'uscita per infortunio della mente Lucho Gonzales. Porto comunque volenteroso e generosissimo fino alla fine, che forse avrebbe meritato qualcosa in più. Ci vorrà ben altro, se Ferguson vorrà aver ragione dei ragazzini terribili dell'Arsenal.
Già, perchè l'Arsenal schianta senza particolari problemi un Villarreal che si è presentato all'Emirates Stadium con alcune assenze importanti (quella di Senna in primis) ma decisa a dare battaglia per mettere in difficoltà gli uomini di Wenger, che del resto giocava con una difesa praticamente inventata.
Walcott, Adebayor e Van Persie affondano il sottomarino giallo, e adesso i londinesi guardano con fiducia al derby in semifinale contro i campioni del mondo. Il talento ai Gunners non manca di certo: oltre ai già citati Walcott, Adebayor, Van Persie, Wenger ha al suo arco i vari Nasri, il neo-acquisto Arshavin e lo strepitoso Fabregas, frecce importanti che possono far male allo United.
Una piccola curiosità: nel "derby" inglese di martedì, al fischio d'inizio in campo solo 3 inglesi su 22 calciatori in campo!
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