30 ottobre 2011

Inter-Juventus, la gara delle conferme..



Inter-Juventus non è mai stata una gara come le altre, nè mai lo sarà. La rivalità storica tra le due squadre, sempre molto accesa, è stata inasprita dalla vicenda Calciopoli al punto da rendere lo scontro diretto una gara a sè per significato, motivazioni e valore della posta in palio.

Negli ultimi anni la squadra bianconera affrontava quella nerazzurra da sfavorita d'obbligo, per ragioni di classifica, valore della rosa e per via di progetti che partivano ad agosto e finivano tristemente in macerie già all'alba dell'anno nuovo, triturando calciatori e allenatori in serie. Ecco, quello andato in scena ieri è stato il primo derby d'Italia del passato recente nel quale i favori del pronostico si sono invertiti, al di là delle dichiarazioni di un Conte attento a non sovraccaricare di pressioni la sua giovane creatura nata quest'estate: lo diceva la classifica, lo ribadiva lo stato di forma delle due formazioni, lo puntualizzava lo score da retrocessione della squadra di Ranieri in fatto di gol subiti.

22 ottobre 2011

Migliora il rendimento, peggiora il ranking: ma è davvero un paradosso?


Eccezion fatta per la scialba prestazione della Lazio in Svizzera, la tre giorni europea delle nostre formazioni può senza dubbio essere considerata positiva ben oltre le aspettative della vigilia. Che il Milan facesse il suo dovere contro il modesto Bate Borisov era ampiamente prevedibile, molto meno le vittorie di Inter (questa Inter) e Udinese contro Lille e Atletico Madrid, ed il pari del Napoli contro quel Bayern che fin qui aveva triturato qualsiasi avversario.

Il problema però è che in termini di ranking Uefa tutto questo per adesso è stato utile solo a sprofondare più lentamente, rendendo il piano meno inclinato ma con una pendenza sempre preoccupante. Per renderci conto meglio della situazione, diamo uno sguardo al ranking 2011-12 per nazioni, rimandando a questo vecchio articolo per un ripasso sul come viene calcolato il coefficiente:

  1. INGHILTERRA 8.125
  2. OLANDA 6.200
  3. SPAGNA 6.142
  4. GERMANIA 6.083
  5. BELGIO 5.900
  6. PORTOGALLO 5.833
  7. FRANCIA 5.666
  8. CIPRO 5.625
  9. AUSTRIA 5.375
  10. ITALIA 5.071

20 ottobre 2011

Del Piero-Juve, è giusto così..


Se c'è un campione dei giorni nostri che posso dire di aver visto nascere (calcisticamente parlando) e crescere lungo tutto l'arco della sua carriera, il primo che mi viene in mente è senza dubbio Alessandro Del Piero. Per questo motivo la dichiarazione (di cattivo gusto o meno, giudicate voi) di Andrea Agnelli che di fatto chiude, con effetto da giugno 2012, la lunghissima parentesi bianconera dell'attuale capitano (ma forse non la carriera, che potrebbe continuare un altro anno negli Usa) non mi ha lasciato del tutto indifferente, per diverse ragioni.

Con il saluto di Del Piero alla squadra di cui è stato il simbolo anche durante l'anno di serie B, si ammaina una delle ultime bandiere rimaste, con Totti e Zanetti anch'essi sul viale del tramonto ma che ancora non sembrano intenzionati a mollare. Dal fantastico gol-partita contro la Fiorentina in una gara che la prima Juve di Lippi perdeva 2-0, passando per le parabole "alla Del Piero" e da diverse cadute (il terribile infortunio del '98, la scomparsa del padre) dalle quali si è sempre ripreso smentendo chi lo dava per finito anzitempo, i 18 anni del numero 10 bianconero hanno sancito non solo la consacrazione di un fuoriclasse assoluto, ma anche un binomio indissolubile tra una squadra e il suo elemento più rappresentativo.

17 ottobre 2011

Milan-Palermo 3-0: il mio "battesimo" a San Siro..



Quando venerdì pomeriggio ho ricevuto via mail l'invito ufficiale di We Are Social, che per conto del marchio Indesit (nell'ambito del progetto Genuine Football Fan) mi offriva la possibilità di vedere Milan-Palermo dal 1° anello arancione del Meazza, per un attimo ho pensato che avessero sbagliato indirizzo. A stretto giro di posta mi sono però reso conto che era tutto vero, ed ero proprio io il destinatario di questo invito che chiaramente ho accettato con molto piacere.

Così sabato ho preso il mio bel regionale da Padova con destinazione Milano Centrale, raggiunto San Siro in auto con un amico che mi ha accompagnato per l'occasione, e dopo aver visto Catania-Inter in un bar attiguo siamo entrati finalmente alla Scala del calcio. Per lui, abbonato (di fede interista) da anni, è stato tutto molto ordinario; per me, che mai avevo messo piede in quello stadio incredibile, è stata un'emozione non indifferente, e non solo per la maestosità di quello stadio che è stato teatro di sfide epiche, ma anche per il fatto che lì c'ero arrivato grazie al lavoro su questo blog, nato principalmente per dar sfogo alla mia passione ma ben presto divenuto un importante generatore di opportunità.

Napoli-Parma 1-2: un prevedibilissimo Mazzarri..



"Ci sono stati troppi falli tattici, il primo giallo è arrivato tardi. Se l'arbitro avesse ammonito prima, magari sarebbe stata un'altra partita. Le squadre che giocano dovrebbero essere tutelate. Il rigore su Lavezzi? Per me quello è rigore. L'arbitro non l'ha dato, ma come abbiamo sbagliato noi, puo' sbagliare anche lui: certo poteva cambiare l'andamento della gara. Ma come noi sbagliamo i gol, loro sbagliano in alcune occasioni come con la Fiorentina. Spero che alla fine si compensino"

Notate qualcosa che "stona" in questa dichiarazione post-partita?

Mentre vi scervellate per svelare l'arcano (ci metterete circa 4-5 secondi, ne sono certo), ribadisco il concetto più volte espresso su questo blog: grande allenatore, ma di sportività neanche l'ombra.

14 ottobre 2011

Euro 2012, quattro pass da assegnare: a chi?


Dopo l'ultima giornata dei gironi eliminatori sono quattro i pass rimasti per Euro 2012, e per le otto squadre in lizza negli spareggi è già clima da dentro o fuori. Con Polonia e Ucraina già qualificate di diritto in quanto Paesi ospitanti, sono già certe di prendere parte alla spedizione dieci squadre, ovvero le nove vincitrici dei gironi più la migliore seconda, che è risultata la Svezia di Zlatan Ibrahimovic.

Germania, Spagna, Olanda, Italia e Inghilterra avevano già sbrigato la pratica da un pezzo, mentre per la Russia si trattava di una semplice formalità visto che l'unico ostacolo rimasto era la piccola cenerentola Andorra, poi travolta 6-0 con buona pace del Trap e della sua Irlanda costretta così al playoff. Molto più fluida la situazione dei gruppi D, F ed H, dove ancora tutto era in bilico fino all'ultima giornata ed erano in programma dei veri e propri testa a testa.

10 ottobre 2011

Italia, sei a Euro 2012! Con che prospettive?


Dopo aver staccato il pass per gli Europei già nella gara interna contro la Slovenia, quello in terra serba era comunque un test interessante per una nazionale che cresce, ma che può farlo ancora in vista di una manifestazione nella quale l'obiettivo è certamente quello di migliorare rispetto a quanto fatto nella precedente edizione.

In uno stadio notoriamente caldo come il Marakana (storico teatro delle imprese della Crvena Zvezda), contro un avversario con l'acqua alla gola ed in un clima sicuramente condizionato dai noti fatti della gara di andata, il giudizio sulla gara degli azzurri non può che essere positivo. I serbi ulunano sulle note dell'inno di Mameli, i ragazzi li gelano con Marchisio dopo 54 secondi, poi è Ivanovic con un tocco fortunoso sotto misura a dare il pari (probabilmente irregolare) ai padroni di casa, comunque scavalcati dall'Estonia e quindi costretti a vincere l'ultima gara contro la Slovenia per agganciare almeno il secondo posto. Nei 90 minuti si è vista una squadra capace di controllare la gara su un campo non semplice, di gestire il pallone senza buttarlo via, e di saper essere compatta nei momenti di maggior sofferenza: si può fare anche di meglio, ma per ora può andar bene anche così.

05 ottobre 2011

Da zero a dieci: Giovinco devastante, Rocchi disastroso


VOTO 10 - SEBASTIAN GIOVINCO Brandelli di classe sparsi per tutta la durata della sua gara. Segna una rete che è un gioiello, si procura il rigore del 2-0 che lui stesso trasforma, e dimostra di essere decisamente di un'altra categoria. Con questa media gol, non vorrà mica vincere la classifica cannonieri? Atomico.

VOTO 9 - CLAUDIO MARCHISIO In una gara dominata ma che sembra non volersi sbloccare neanche a cannonate, il Principino trova nel finale due reti che valgono ben più dei tre punti messi in palio, aprendo scenari importanti per la nuova Juventus di Conte. Certo, Bonera e Abbiati sono stati due alleati preziosissimi, ma non si fanno due gol al Milan per caso. E' uno dei centrocampisti più completi della serie A, se ne deve solo convincere.Tuttocampista.

VOTO 8 - ANTONIO CONTE Quando si è presentato alla gara con il Milan con quella sorta di 4-1-4-1, in tanti storcevano il naso pensando che rinunciare a Matri volesse dire automaticamente concedersi al Milan. Aveva ragione lui, e torto tutti gli altri: la sua Juventus stritola i rossoneri con una gara perfetta, e lui stravince il confronto con il collega Allegri con distacco. Ha dato alla sua squadra una mentalità già importante, e in questo non c'era ancora riuscito nessuno dei suoi recenti predecessori. Valore aggiunto.