27 aprile 2013

L'esaltazione del modello Borussia, e la sua inapplicabilità al calcio italiano

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E' servito un poker di Lewandowski, assieme all'ennesima dimostrazione di calcio moderno, veloce e spettacolare, per rubare la scena a quel Bayern che solo 24 ore prima aveva fatto del Barcellona carne da macello guadagnandosi di fatto la prima poltrona per la finalissima di Wembley. Impossibile non ammirare il collettivo meraviglioso messo in piedi da Jurgen Klopp, due volte di fila campione di Germania (nonostante un Bayern superiore come individualità) e da quest'anno macchina da guerra anche in Europa dopo l'anno di "test" terminato con l'eliminazione alla prima fase, figlia soprattutto di un negativo inizio di stagione.

24 aprile 2013

Bayern-Barça 4-0: la caduta dell'impero

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Il calcio, come tutti gli sport, è fatto di cicli. La legge del rise and fall è inesorabile, e neanche la più grande delle armate che hanno condizionato, e in qualche caso cambiato, la storia del calcio si è mai potuta sottrarre a questa legge universale.

Ieri sera, all'Allianz Arena, è andato in scena il più classico dei passaggi di consegne: il Barcellona di Messi, dopo anni di dittatura nel calcio mondiale, si è inchinato alla superiorità quasi imbarazzante di un Bayern Monaco, in una parola, perfetto. Il 4-0 finale spazza via ogni dubbio su chi sia la vera entità dominante in Europa, e chiude il doppio confronto nella maniera più clamorosa e forse imprevedibile visti i rapporti di forza della vigilia: sbilanciati in favore dei più freschi e organizzati bavaresi, ma non al punto tale da immaginare una differenza così netta all'esame del campo.

19 aprile 2013

La deriva di Stramaccioni, e l'ennesimo anno zero nerazzurro

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La sconfitta interna subita ieri sera contro la Roma, ha non solo estromesso l'Inter da una finale di coppa Italia che avrebbe se non altro potuto dare un briciolo di senso all'ultimo mese di calcio giocato, ma ha probabilmente anche fatto calare il sipario sull'avventura di Andrea Stramaccioni alla guida della prima squadra.

Intendiamoci, legare la riconferma del tecnico romano ad un eventuale passaggio del turno sarebbe profondamente sbagliato, perchè il giudizio sul suo operato dovrà necessariamente tenere conto non solo di una sconfitta come quella maturata e per certi versi prevedibile di ieri, ma anche di una serie di fattori che comunque allo stato attuale delle cose non possono che indirizzare verso una scelta obbligata.

12 aprile 2013

Juventus e Bayern, quegli 80 milioni non spiegano nulla

Mandzukic affonda la Juventus

Che la realtà attuale dell'informazione italiana sia mortificante non lo scopriamo certo oggi. Vale a tutti i livelli, ma se spostiamo la lente d'ingrandimento (per ovvi motivi) sulla sfera calcistica lo scenario che si presenta agli occhi di chiunque sia intellettualmente normodotato è raccapricciante, forse inimmaginabile se riavvolgiamo il nastro della nostra memoria a 10-15 anni fa.