18 aprile 2009

Campionato: è il giorno di Juve-Inter

Il conto alla rovescia è quasi terminato. Dopo una settimana di parole, tra poche ore parlerà il campo. E' Juventus-Inter, è il derby d'Italia, è quella che per molti è la madre di tutte le partite.

L'Inter affronta la gara forte dei dieci punti di vantaggio sui rivali, con la consapevolezza che un pari sarebbe comunque sinonimo di scudetto. Ma quando si gioca Juve-Inter, non c'è calcolo che tenga: conta solo vincere, colpire l'avversario nell'orgoglio, ferirlo dove fa più male. E poco importa che alla fine la lotta scudetto sia aperta solo perchè la matematica non ha ancora emesso l'ultima sentenza.

La Juve ha il dovere di crederci, di provarci fino all'ultimo. Anche se dalle parole di Cobolli Gigli e Ranieri, in casa bianconera si parla più di vittoria per l'orgoglio e per la faccia, che per alimentare il sogno scudetto, definito "una chimera" proprio dal patron torinese.

Ibrahimovic, mai a segno contro la sua ex-squadra, è pronto alla grande sfida, e alle bordate di fischi che pioveranno al suo indirizzo da parte dei tifosi bianconeri. "Fossi in loro, mi fischierei anch'io", la risposta secca dello svedese. Che evita proclami e festeggiamenti sullo scudetto nerazzurro, sempre più vicino: "Mancano ancora sette partite, se vinciamo domani ne mancheranno sei, avremo tanto vantaggio, ma dobbiamo continuare il nostro gioco, guardare alla nostra situazione e lavorare senza essere concentrati su quello che fanno le altre squadre. Tutto dipende da noi".

Ranieri a centrocampo sembrava aver recuperato Cristiano Zanetti, ma l'ex interista non dovrebbe essere della partita. A centrocampo confermata la coppia Tiago-Poulsen, anche se la sciagurata prestazione del danese contro il Genoa non esclude eventuali sorprese. In attacco Del Piero sembra aver vinto il ballottaggio con Trezeguet per il posto in attacco accanto all'ormai inamovibile Iaquinta.

Sul fronte Inter, Mourinho ha scelto l'assetto difensivo, con Santon a destra, Cordoba-Samuel centrali e Chivu dirottato a sinistra. Panchina per Maxwell. Centrocampo classico, col rombo Cambiasso-Zanetti-Muntari-Stankovic. In attacco, accanto a Ibra è ballottaggio Cruz-Balotelli, con l'argentino al momento favorito (entrambi hanno già fatto gol a Buffon).


Juventus Logo - Digital-SatJUVENTUS (4-4-2): 1 Buffon , 21 Grygera , 33 Legrottaglie , 3 Chiellini , 28 Molinaro , 32 Marchionni , 18 Poulsen , 30 Tiago , 11 Nedved , 9 Iaquinta , 10 Del Piero (12 Chimenti , 5 Zebina , 4 Mellberg , 29 De Ceglie , 20 Giovinco , 17 Trezeguet , 8 Amauri) All. Ranieri

Inter Logo - Digital-SatINTER (4-3-1-2): 12 Julio Cesar , 39 Santon , 2 Cordoba , 25 Samuel , 26 Chivu , 4 Zanetti , 19 Cambiasso , 20 Muntari , 5 Stankovic , 9 Cruz , 8 Ibrahimovic (1 Toldo , 23 Materazzi , 6 Maxwell , 14 Vieira , 7 Figo , 45 Balotelli , 18 Crespo) All. Mourinho


E' il confronto numero 210 tra nerazzurri e bianconeri. La Juventus ha vinto in 94 occasioni, l’Inter in 65, 51 sono i pareggi. I bianconeri hanno segnato 303 gol, contro i 264 nerazzurri. In Serie A il confronto è andato in scena 151 volte. La Juventus ha vinto 71 match, l’Inter 43, mentre 37 sono i pareggi. I bianconeri hanno messo a segno 220 gol, incassandone 182.

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