18 aprile 2009

Grande Udinese, ma immenso Diego: passa il Werder

Serviva una grandissima gara per ribaltare l'1-3 maturato all'andata in casa del Werder Brema, e così è stato. Ma non è bastato, perchè se i tedeschi non sono certo dei mostri di tecnica, hanno tra le loro fila un calciatore straordinario: il brasiliano Diego, che con una doppietta regala ai suoi una semifinale che forse ai punti avrebbe meritato di più la squadra di Marino.

E dire che era in dubbio fino alla vigilia, Diego. Senza lui in campo, probabilmente i tedeschi non ce l'avrebbero mai fatta.

La partita è bella sin dalle prime battute: sulla fascia sinistra il frizzante Sanchez da' del filo da torcere allo statico Pasanen. Le squadre, dopo qualche minuto di studio, si affrontano a viso aperto e le occasioni non mancano: l'Udinese preme molto e al 15' trova il gol del vantaggio con Inler. Lo svizzero riceve palla da Asamoah sui 35 metri, si gira e fa partire un destro potente e preciso che si infila sulla destra di Wiese.

Dall'altra parte però c'è un gran campione e risponde al nome di Diego: il brasiliano al 28' è letale quando Zapata esita al limite dell'area, Diego ne approfitta e dopo una pregevola piroetta su Felipe, fulimina Handanovic con una conclusione imparabile. Le emozioni si susseguono e l'Udinese è pienamente nel match: passano appena due minuti e i bianconeri riagguantano il vantaggio: Quagliarella, che nella gara d'andata aveva fallito svariate occasioni, si dimostra più preciso quando beffa Wiese in uscita con un perfetto pallonetto.

L'inerzia del match è nelle mani dei friulani e si vede: il Friuli spinge, vuole il 3-1 e il gol arriva. E' il 38' quando Quagliarella finalizza al meglio una bella combinazione con Inler. Il centravanti bianconero infatti è bravissimo a girarsi e far partire una bella conclusione di demi-volée mancina che coglie impreparato Wiese: la palla si infila nell'angolino basso e lo stadio può esultare. E' il 3-1 dell'Udinese!

La ripresa comincia come si era chiuso il primo tempo: i padroni di casa che non smettono di premere e al 54' vanno vicinissimi al punto del 4-1. E' il solito Quagliarella, imprendibile per Naldo e Mertesacker, a creare grattacapi: si libera al tiro, ma il suo destro rasoterra passa solo vicino al palo destro della porta del Werder. Al 60' arriva invece l'episodio che cambia il volto al match: Handanovic si supera su Almeida ma non può nulla sulla ribattuta di Diego (sempre lui!) che mette in gol di testa. Per l'Udinese è una mazzata inattesa, che taglia di fatto le gambe alla rimonta.

I bianconeri non mollano un millimetro però e prima con Pepe (rasoiata a fil di palo) e poi con Asamoah (palo di sinistro) sfiorano il punto del 4-2; la sorte è avversa però e al 71' l'arbitro decide per un calcio di rigore in favore del Werder (Domizzi atterra Diego). Il numero 10 brasiliano va sul dischetto ma si fa ipnotizzare da Handanovic, ma non è finita: sul calcio d'angolo susseguente Mertesacker spizza di testa e Pizarro fa secco l'incolpevole portiere bianconero. Questa volta il colpo è pesante e per l'Udinese non resta che cercare quantomeno una vittoria che sarebbe stata sicuramente meritata. Esce, a testa altissima, anche l'ultima rappresentante del calcio italiano in Europa.

E adesso, sarà doppio derby in semifinale: da un lato si daranno battaglia Werder e Amburgo (giustiziere del Manchester City), dall'altro le due ucraine Dinamo Kiev e Shaktar Donetsk.

Dinamo Kiev - PSG 3-0 (Bangoura, aut. Landreau, Vukojevi)
Manchester City-Amburgo 2-1 (Guerrero, Elano, Felipe Caicedo)
Marsiglia-Shakhtar 1-2 (Fernandinho, Ben Arfa, Luiz Adriano)

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