17 novembre 2009

Lippi e una nazionale piena di contraddizioni..


"Le porte della nazionale non sono aperte solo a Totti, ma a TUTTI". Così Lippi si era espresso quando gli si chiedeva pareri su un eventuale ripensamento di Totti riguardo ad un suo ritorno in nazionale.

Al di là del gioco di parole, sarebbe stato più onesto dire "sono aperte a tutti, tranne che ad ANTONIO CASSANO".

Non c'è una logica nella continua e ormai definitiva esclusione del barese, non c'è mai stata, e il fatto che non gli venga data neanche una chance nelle amichevoli di avvicinamento al mondiale rafforza il sospetto che si tratti più di un fatto personale che di scelta puramente tecnica. In qualunque modulo Lippi voglia far giocare gli azzurri, Cassano ci rientrerebbe a pennello: seconda punta nel 4-4-2 o trequartista nel 4-2-3-1, cambierebbe poco.

Proprio aperte a QUASI tutti, le porte di questa nazionale. Il 22enne Candreva, che si sta mettendo in luce a Livorno ed è già nel mirino di Juve e Inter, è passato da illustre sconosciuto ad elemento quasi certo del posto in Sudafrica in un amen, mentre i vari Biondini. Galloppa, Palladino, Maggio e Criscito rincorrono un sogno possibile, rafforzato dalla convocazione per le due amichevoli con Olanda e Svezia. Santon, per ammissione dello stesso ct, se non si fosse perso per strada e giocasse di più sarebbe già con un piede e mezzo a Johannesburg.

Chance ai migliori prodotti del campionato, ai giovani più interessanti, sempre con la solita, unica eccezione: ANTONIO CASSANO. Perchè?

Alla fiera delle contraddizioni, non mancano altri elementi importanti.

Un esempio? Gattuso è ormai ai margini nel Milan, ma a quanto pare sarà della spedizione comunque. Poco importa se un Ambrosini in gran forma e titolare fisso nello scacchiere di Leonardo (al posto del calabrese) scalpiti. Insomma, per Lippi  meglio portare uno che "fa spogliatoio", anche se bollito, piuttosto che un centrocampista che potrebbe risultare utilissimo e che preso in valore assoluto vale attualmente molto di più.

Anche la gestione della questione "oriundi" lascia il tempo che trova. Amauri diventerà italiano a tutti gli effetti solo il 5 marzo, quindi non potrà essere convocato prima di allora. Nonostante questo, l'attaccante bianconero sembra che abbia già il posto assicurato, e questo alimenta già un certo malcontento nel gruppo degli "aspiranti" (vedi Pazzini). Il BRASILIANO (perchè di brasiliano si tratta) ha scelto l'azzurro solo dopo aver capito di non poter nutrire chance con la Seleçao di Dunga lo sanno anche i muri: e in barba alla dichiarazione di facciata sul "Paese in cui è cresciuto calcisticamente", se il ct verdeoro lo convocasse domani andrebbe in Brasile a nuoto, con tanti saluti a Lippi.

Diverso il caso di Thiago Motta, anche lui "oriundo" e disponibile a vestire l'azzurro, ma che non rientra nei piani del ct nonostante l'immensa qualità che porterebbe ad un centrocampo che ne avrebbe un gran bisogno. Il ct, a domanda sull'argomento risposto che "non vuole troppi oriundi". E Amauri? Mistero.

L'avvicinamento al mondiale prosegue, i dubbi che avvolgono la nazionale restano. Snobbare la qualità non è il modo migliore per pensare di tenere testa a Brasile, Spagna, Inghilterra, Argentina e Francia.

6 commenti:

  1. Ma chi è che sceglie i C.T.?!?!? Cioè fra Lippi e Casiraghi non so proprio chi scegliere. Scandalosi.

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  2. Sceglie la federazione, e sinceramente credo che per il futuro si debba puntare su qualcuno che possa accogliere non solo le proprie indicazioni, ma dare anche spazio a chi l'Italia chiede a gran voce.

    Detto questo, tante grazie a Lippi per l'indimenticabile mondiale tedesco, ma se è vero che nessuno dimentica i meriti del ct, è pur vero che non bisogna gonfiarli oltremodo.

    I miracoli difficilmente si ripetono, ma bisogna provarci portando in Sudafrica il meglio del meglio, non le riserve dei club o gli scarti delle altre nazionali.

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  3. Si si, grande gioia per il mondiale tedesco, ma se dobbiamo essere sinceri non l'abbiamo meritato un granchè, anche se chi vince ha sempre ragione per fortuna!

    Se porta Amauri e Pepe e lascia a casa Pazzini e Cassano mi sparo.

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  4. Più che altro, abbiamo avuto condizioni particolarmente favorevoli che ci hanno permesso di arrivare in cima al mondo..e non parlo di arbitri, parlo proprio della casualità attorno alla quale spesso gira una manifestazione così importante (e per la Champions League è lo stesso discorso, o altrimenti Porto, Steaua, PSV e Amburgo non avrebbero mai vinto).

    Nel 2006 c'erano la solita incompiuta Inghilterra, un Brasile impresentabile, una Spagna lontana anni luce da da quella di adesso, e una onesta Germania, nulla di più.

    Siamo arrivati in fondo senza mai incontrare squadroni prima della semifinale, poi i rigori ci hanno premiato: ma obiettivamente, abbiamo vinto contro una concorrenza fatiscente, cosa che non si ripeterà nel 2010. Troveremo dei veri squadroni, e se non ci presentiamo con le armi migliori che il nostro calcio offre, faremo una figura che per intenderci sarà simile a quella fatta in Confederations..con la differenza che stavolta il tonfo sarà molto, molto più rumoroso..

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  5. Mah! io dico solo che non bisogna preoccuparsi più di tanto per i giocatori oriundi o italiani che giocheranno il prossimo mondiale prechè con o senza Amauri con o senza Cassano questo mondiale non ci porterà molto lontano...ciao

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  6. Grazie della proposta, Brando..ti scrivo tutto per email, premesso che la cosa mi può interessare parecchio..a presto!

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