23 aprile 2009

Stratosferico Barça, Real ricacciato a -6

Il Barcellona fa paura. Semplicemente disarmante la facilità con cui i blaugrana spazzano via un avversario ostico come il Siviglia, e si riportano a +6 sul Real Madrid.

In Europa non c'è al momento squadra che può tener testa al Barça, che dopo la flessione avuta nella fase centrale della stagione, è tornata la macchina infernale che schiaccia ogni avversario col suo calcio spettacolare fatto di palleggio, possesso palla e geometrie pressochè perfette.

Guardiola ha costruito un giocattolo che sembra privo di veri punti deboli. La cessione di Ronaldinho è stata una mossa assolutamente vincente: senza il brasiliano, ma con un Henry finalmente tornato ai livelli dell'Arsenal, Messi, Eto'o, Bojan Krkic, la potenza di fuoco dei catalani è addirittura aumentata.

Senza Messi, tenuto a riposo precauzionale in vista della trasferta di Valencia, non cambia lo spartito: Barcellona assoluto padrone del campo, con il Siviglia (terzo in classifica, e seconda miglior difesa della Liga) confinato al ruolo di sparring partner dei blaugrana. Xavi è un professore in mezzo al campo, Dani Alves è uno stantuffo inesauribile, e lì davanti Henry scherza più volte il macchinoso Mosquera. Migliore in campo, comunque, è quel fenomeno di Andrès Iniesta, autore del gol che ha aperto le danze dopo soli 3', e dei tre assist per il poker. Un giocatore semplicemente straordinario, ennesimo prodotto del settore giovanile catalano (che ha sfornato anche Xavi).

Passato in vantaggio, il Barça ha stritolato il Siviglia nella sua metà campo, raddoppiando al 17' con Eto'o. Facile facile il gol del camerunense, arrivato così a quota 27 nella Liga. Splendido, a inizio secondo tempo, il contropiede del 3-0: Iniesta, sempre lui, riceve palla nell'area di rigore, serve all'indietro l'accorrente Xavi che mette il pallone sotto l'incrocio dei pali. E quando Henry trova il gol del 4-0 quasi per sbaglio, mettendo dentro per Eto'o un cross che si rivela poi un rasoterra letale, la festa è completa. Non c'è storia, contro questi marziani. La Liga si tinge sempre più di blaugrana.


E dire che il Real Madrid per un giorno aveva accarezzato la possibilità di rosicchiare qualche punto alla capolista, per poi giocarsi tutto nel Superclasico in programma tra due settimane: il rocambolesco, romanzesco, assurdo 3-2 sul Getafe aveva portato i blancos, dominati per 90' dagli avversari, a -3. L'eroe della serata è Pablo Higuain, autore di una doppietta da favola (fantastico il gol del 3-2). Ma non è certo un Real presentabile, quello messo sotto al Bernabeu dalla quint'ultima formazione della Liga.

Getafe che nel derby fa e disfa, e alla fine compie l'harakiri. In vantaggio con l'ex di turno Soldado, la terza squadra di Madrid va più volte vicina al raddoppio, ma subisce il pari di Higuain al primo vero tiro in porta delle merengues. Nel secondo tempo, a 7' dal termine, Albin gela i tifosi del Real con una girata al volo che fulmina Casillas. Sembra finita, ma Guti pareggia immediatamente con un perfetto calcio di punizione. Pepe, mediocre difensore strapagato due anni fa da Calderon, scalcia in area di rigore Casquero (guarda il video): rigore ed espulsione per il difensore, nuova occasione per il Getafe di chiudere match e Liga. Nulla da fare, Casquero si cimenta in un pessimo cucchiaio, e Casillas para. Al minuto 92' si completa il suicidio sportivo della piccola squadra madrilena: Higuain trova il sinistro vincente da fuori area, e fa esplodere il Bernabeu. Real che così può crederci ancora, anche se il Barça sembra davvero di un'altra dimensione.

Ecco gli highlights delle due gare






Le altre partite

Il Valencia, si avvicina al terzo posto del Siviglia, distante ora solo due punti (55 contro 57). La squadra di Emery passa 2-1 in casa del Betis Siviglia, castigato in 13 minuti da una doppietta di Villa, che segna tra il 66' e il 79' e sale a quota 25 reti nella Liga. L'attaccante campione d'Europa insegue così il titolo di pichichi, a due lunghezze da Eto'o. Dell'ex milanista Ricardo Oliveira la rete che all'87' riaccende le speranze degli andalusi, fermi a quota 37. Tiene vive le speranze di Champions anche il Malaga, salito al quinto posto a quota 50 dopo aver espugnato 3-2 il campo dell'Osasuna, nei guai a quota 35 e ridotto in otto nel finale dopo i rossi a Puñal (42'), Josetxo (69') e Vadocz (90'). Bene il Deportivo, che supera 2-0 l'Almeria. Oggi si completa il quadro con altre quattro partite: in campo il Villarreal e l'Atletico Madrid di Aguero.

Nessun commento:

Posta un commento