Blog nel pallone riabbraccia il ritorno di Elvis, che ha buttato giù un pezzo molto interessante in cui espone in modo netto e senza peli sulla lingua la sua opinione su uno degli eventi più sconvolgenti che hanno colpito il calcio italiano nella sua lunghissima storia: lo scandalo di
Calciopoli. Il consiglio per i lettori è di leggere con attenzione fino alla fine.
Sono passati quasi 4 anni da quando scoppiò il famoso scandalo delle intercettazioni nel mondo del calcio che tutti hanno denominato
Calciopoli. Uno scandalo che ha portato alla retrocessione in B la
Juventus, con la revoca di 2 scudetti. Uno scandalo che ha visto
Milan,
Reggina,
Lazio e
Fiorentina partire dalla A con forti penalizzazioni. Uno scandalo che ha visto azzerare i vertici della
Juventus. La famosa Triade distrutta, annientata.
Quelle intercettazioni, compiute dai carabinieri di
Roma, (i famosi Magnifici 12 dell’operazione Off-Side) a capo del Maggiore
Auricchio, hanno portato al più grande stravolgimento dopo lo scandalo del calcio scommesse. Quelle intercettazioni che, per la Giustizia sportiva, rappresentavano illeciti “strutturati” tali da condannare la
Juve alla retrocessione, per via anche di un “sentimento popolare” che vedeva la
Juve l’unica e sola colpevole. Che vedeva in
Moggi e
Giraudo i “padroni” unici ed incontrastati del calcio italiano.
Quelle intercettazioni sbattute in prima pagine sui maggiori quotidiani sportivi e non. Quelle intercettazioni che per giorni e giorni, prima dei Mondiali in Germania, hanno riempito le cronache sportive (e non) anche delle maggiori TV. Le intercettazioni che da segrete come erano sono diventate pubbliche. Le intercettazioni che hanno permesso a tanti , troppi giornalisti di accanirsi contro una sola squadra. Per loro, e per la Giustizia sportiva, l’unica colpevole. Quei giornali che emettevano le sentenze ancor prima dei Giudici. Quei giornali che anticipavano le inchieste. Tutto questo ha portato, naturalmente, ad un processo penale che si sta svolgendo a
Napoli. Un processo lungo, con tanti testimoni sia per l’accusa che per la difesa. Un processo che, a detta della presidente
Casoria, è meno importante di altri. Ed ha ragione.
Dopo 4 anni, con dei giudici veri, con degli avvocati veri sta venendo fuori tutta la farsa perpetrata ai danni di
Moggi e della
Juventus. Tralascio le testimonianze, portate dall’accusa, sin qui assurde dei vari
Zeman,
Cellino,
Dal Cin,
Gazzoni Frascara e tanti altri che hanno dichiarato in tribunale , tutti , che
“prove non ne ho ma erano sensazioni , voci che circolavano nell’ambiente” oppure
“a mia sensazione, secondo me“ che in un vero tribunale hanno la valenza del due di coppe quando la briscola è a denari.
Mi soffermo di più sull’ultima testimonianza, quella del Maggiore
Auricchio, il braccio armato dei PM
Narducci e
Beatrice. Colui il quale ha indagato, ascoltato telefonate, ha gestito per anni l’intera operazione Off Side. Ebbene l’eroe che è stato visto da molti in TV nella fiction (farsa) di La7 non è altro che un carabiniere che ha fatto male, malissimo il suo lavoro.
Vi cito adesso un paio di stralci del controinterrogatorio che l'"eroe" ha subito dall’avvocato difensore di Luciano Moggi
Prioreschi.
questo stralcio riguarda le intercettazioni e le ammonizioni preventive da loro “furbescamente” dedotte:
L'avvocato
Prioreschi, quindi, ha chiesto: "Che cosa era emerso? Che ipotesi formula nell'informativa?", ed ottiene in risposta da Auricchio "Una strategia fondata sul ricatto". Sempre
Prioreschi: "Quindi si è subito indirizzato su Moggi", al quale
Auricchio risponde: "Sì, quello che colpiva era la posizione dominante esercitata anche sulla struttura arbitrale". Subito dopo
Prioreschi ha iniziato a trattare il tema delle sim svizzere, chiedendo ad Auricchio quali accertamenti sono stati fatti e con quale procedura.
Si entra, quindi, nel tema intercettazioni, con il dialogo che segue:
Avv. Prioreschi: Perchè sui documenti c'è scritto centro intercettazioni Rono?
Auricchio: Credo che sia un errore, meglio una improprietà
Avv. Prioreschi: Non c'è scritto che il centro era il vostro
Auricchio: Ripeto, è una improprietà, ma non cambia molto
Avv. Prioreschi: In tutti i documenti c'è la stessa improprietà
Auricchio: Sì, ma ripeto, non cambia molto
Avv. Prioreschi: Intercettazione del 5.1.2005, ore 14.30, tra Fazi e Bergamo, dove questi riferisce di telefonate di Moratti, e di una cena che aveva organzizato con Facchetti, perchè si lamentavano degli arbitri, e di un'altra telefonata in cui Bergamo riferisce di colloqui con Moratti. Ora, noi abbiamo cercato queste interlocuzioni tra Bergamo e Moratti, ma non le abbiamo trovate. Lei sa spiegare perchè queste telefonate non ci sono? Visto che il telefono di Bergamo era intercettato?
Auricchio: Non lo so, non so dare spiegazioni
PM: E' l'avvocato che lo dice, ma non può dimostrare nulla
Avv. Prioreschi: Dottore lei ha messo sotto intercettazione tutti i telefoni di Bergamo
PM: Qualcosa sarà sfuggita, magari non tutti i telefoni erano sotto controllo
Auricchio: Tutte le telefonate intercettate sono state riportate, e quelle che non sono state riportate sono state compendiate. Facchetti avrà chiamato su altro numero.
Avv. Trofino: Ci chiedete perché ci interessa, beh dopo tutto quello che è venuto fuori al processo Telecom...
L'interrogatorio continua con l'avvocato
Prioreschi che passa ad analizzare le risultanze di indagine sulle partite, e chiede ad
Auricchio di
Udinese-Brescia, partita che, secondo l'inquirente, aveva visto "ammonizioni pilotate".
Auricchio tergiversa un po' nelle risposte, ammette di non aver visto la partita, richiama un colloquio intercettato tra
Meani e
Babini nel quale veniva esaltato questo meccanismo.
Prioreschi, allora, chiede:
Colonnello io le ho fatto una domanda specifica. Come ha individuato queste ammonizioni dolose?
Auricchio: Abbiamo ricostruito da una analisi tabellare.
Avv. Prioreschi: Io voglio sapere questa, Udinese-Brescia!
Auricchio: Non la trovo in questa tabella. Sulla base della telefonata di Meani abbiamo cercato di ricostruire, durante il campionato, questo fenomeno
Avv. Prioreschi: Lei ha visto gli atti ufficiali di gara per capire perchè ci funono le ammonizioni?
Auricchio: Non credo
Avv. Prioreschi: Quando è che un'ammonizione può definirsi dolosa?
Auricchio: Secondo la nostra interpretazione? Il problema del rigore è rigore, ammonizione è ammonizione, non ci riguardava. Ci riguardava dal punto di vista investigativo, non il dato tecnico, ma se due persone da noi intercettate dicono "In Arezzo-Salenitana, visto che mi è stato raccomandato l'Arezzo..."
Avv. Prioreschi: No, caro colonnello, quando lei ascolta una intercettazione in cui uno dice che ha ammazzato il Papa, che fa? Una informativa, o va a verificare se il Papa è stato ammazzato?
Auricchio: No, ma che c'entra, io vado a vedere solo le cose che dal punto di vista investigativo ci interessano. Per esempio, Milan-Juve non l'abbiamo investigata perchè ormai gli imputati erano già stati avvisati, era inutile.
Avv. Prioreschi: Lei sa bene che la frode si attiva con atti fraudolenti. Bene, ha accertato se le amminizioni erano dolose? Perchè erano state fatte?
Auricchio: Le ho già detto che la partita non era indicata.
Avv. Prioreschi: Si dice che a seguito di queste ammonizioni dolose, perchè fatte ai diffidati, la partita successiva i tre non hanno giocato contro la Juve. Ha fatto accertamenti per verificare se i tre erano diffidati, e se hanno o no giocato la partita con la Juve?
PM: Opposizione! A quella data non c'erano le intercettazioni
Auricchio: Comunque non le ho fatte
Avv. Prioreschi: Siccome questa partita è nel capo di imputazione, sto cercando di far capire che bastava poco per verificare la circostanzanza.
L'avvocato Prioreschi, quindi, incalza Auricchio citando un buon numero di partite oggetto di indagine, per le quali l'atto fraudolento era il sorteggio, e chiedendo al teste se ha visto quelle partite. Le risposte di Auricchio sono quasi tutte negative. Poi l'avvocato concentra le sue domande su Fiorentina-Bologna
Avv. Prioreschi: Fiorentina-Bologna, 1-0, 5.12.04. Ha visto la gara?
Auricchio: No
Avv. Prioreschi: Anche qui ci sarebbe l'alterazione del sorteggio. Ha fatto accertamenti specifici, o le sono stati delegati dal pm?
Auricchio: No
Avv. Prioreschi: Poi c'è la dolosa ammonizione di Nastase, Petruzzi e Gamberini diffidati e che saltavano la gara successiva con la Juve. Ha visionato gli atti di gara?
Auricchio: Sì, abbiamo verificato che al termine dell'incontro erano stati ammoniti i giocatori, e poi squalificati
Avv. Prioreschi: Lei sa, all'epoca, quale era la coppia titolare dei difensori del Bologna?
Auricchio: No, non lo ricordo
Avv. Prioreschi: Sa quante furono le presenze di Nastase?
Auricchio: No
Avv. Prioreschi: 7 su 38 gare. E sa Petruzzi quante ne ha fatte?
Auricchio: No
Avv. Prioreschi: 17. E sa che hanno fatto i tre per essere ammoniti?
Auricchio: Comportamento scorretto
Avv. Prioreschi: Juve-Bologna, successiva, l'ha vista?
Auricchio: Credo di sì
Avv. Prioreschi: Ci sono stati episodi particolari?
Auricchio: Sì, dal Corriere, Repubblica e Gazzetta: la Juve vince con una una mezza punizione dal limite e negati due mezzi rigori al Bologna
Avv. Prioreschi: Sono tratti dalla stampa
Auricchio: Come sempre
Avv. Prioreschi: Poichè aveva detto che l'aveva vista, pensavo che fossero suoi commenti
Auricchio: No, sarebbe folle, non sono un tecnico
Come avete potuto notare l’
Auricchio ha ammesso in primis di non avere idea perché non ci sono telefonate dell’
Inter, aiutato anche dal PM. Poi ha dichiarato che per le loro indagini si basavano esclusivamente sui dati presi dalle cronache della
Gazzetta dello Sport,
Corriere,
Repubblica. Bel modo di fare indagini. Ma andiamo avanti.
Prioreschi ha completato l'esame sulle "ammonizioni dolose", quindi è passato ad interrogare il teste sul caso dei quattro giocatori positivi al Gentalyn, citato da
Auricchio nella scorsa udienza, rimarcando che il teste aveva dimenticato di citare il caso di Rossetti, seguendo una sua teoria che partiva da una telefonata di
Moggi a
Foti. Prioreschi ha ricordato ad Auricchio che aveva affermato che c'erano quattro casi analoghi e, guarda caso, ne aveva dimenticato uno che era a favore. Il commento del giudice
Casoria è stato tagliente.
Subito dopo è iniziato l'esame del caso
Reggina-Juventus.
Avv. Prioreschi: Vicenda Paparesta negli spogliatoi. Lei ha evidenziato la frase "Le faccio ritirare la patente"
Auricchio: Sì
Avv. Prioreschi: Lei ha accertato se a Paparesta è stata ritirata la patente, o se quella era solo una battuta?
Auricchio: Sì, nella classifica che faceva Baldas
Avv. Prioreschi: Ma no! Volevo sapere se Paparesta ha subito una sospensione dalla Federazione
Auricchio: Credo che abbia saltato un turno di campionato e poi sia stato mandato in B
Avv. Prioreschi: Ha accertato se la terna è stata fermata?
Auricchio: I due assistenti non hanno più arbitrato la Juve
Avv. Prioreschi: Io le ho fatto una domanda diversa, se sono stati sospesi
Auricchio: Sì
Avv. Prioreschi: Ma quando mai?
Auricchio: Sì, sicuramente hanno avuto un turno di sospensione in serie A
Avv. Prioreschi: Ma non è vero!
Auricchio: Controllo
Auricchio: Allora, non mi ricordo
Avv. Prioreschi: Giudice io Le chiedo di ammonire il teste per reticenza
Prioreschi, quindi, chiede ad Auricchio se nella visita di Moggi nello spogliatoio di Paparesta, a fine partita, lui rilevi una condotta delinquenziale. Auricchio risponde "No, ma rimane il fatto oggettivo della discesa negli spogliatoi", al che Prioreschi cita il caso di Lucchesi, in un Fiorentina-Samp:
Le do il dato giornalistico, visto che così fa lei. La Gazzetta del giorno dopo titola: 'Lucchesi, la sfuriata gli costa 5 mesi di stop'. Anche la decisione di Laudi parla di un dirigente, non iscritto nella lista, che entrava negli spogliatoi, che spintonava i dirigenti della società avversaria, poi protestava bestemmiando e facendo minacce all'arbitro. Poi, nell'uscire, rompeva un piatto. Questo comportamento di Lucchesi come lo chiamerebbe?
Avv. Prioreschi: Lei è a conoscenza del fatto che il giudice sportivo ha applicato una sanzione a Facchetti, per una vicenda parallela a quella di Paparesta?
PM: Mi oppongo.
Ma l'opposizione viene rigettata e Prioreschi continua leggendo la sentenza di Laudi su Facchetti, che entrò nello spogliatoio della terna addirittura nell'intervallo.
Auricchio: Sì, ma qui l'arbitro ha verbalizzato tutto.
Avv. Prioreschi: Secondo Lei il "Ci penso io" di Facchetti e il "Ci penso io" di Moggi?
Questa volta l'obiezione del PM viene accolta e toglie Auricchio dall'imbarazzo.
Poi, da Auricchio, una novità sul mondo dei media; questo lo scambio:
Avv Prioreschi: Sa quale è lo share del Processo di Biscardi?
Auricchio: Circa un milione di spettatori.
Avv Prioreschi: Su che canale andava in onda?
Auricchio: Su La 7.
Avv Prioreschi: Era un canale nazionale?
Auricchio: Sì.
Avv Prioreschi: Visibile in tutta italia?
Auricchio: Credo di sì, poi anche la Rai in alcune zone non si vede.
Avv Prioreschi: Sa se ci sono altre squadre di calcio che hanno a disposizione televisioni, o programmi?
Auricchio: No, non mi risulta
Avv Prioreschi: Ha mai sentito parlare di Mediaset e di chi sia il suo padrone?
Auricchio: Certo, ma non mi risulta che sia controllata dal Milan.
Prioreschi introduce poi il tema del legame tra
Moggi e
De Santis.
Avv. Prioreschi: Commentando una telefonata di De Santis con Manfredi Martino Lei parla di una vicinanza particolare tra i due. Mi sa dire a che si riferisce? Glielo dico io? Alle magliette?
Auricchio: Un po' riduttivo, ma sì.
Avv. Prioreschi: Ma si rende conto? Lei parla di una vicinanza tra l'arbitro e la Juve perché De Santis ha avuto 23 magliette della Juve?
(Prioreschi si scalda). Lei lo sa che è prassi che a fine partita le società regalino le magliette agli arbitri?
Auricchio: Immagino di sì, ma non credo nei termini della telefonata.
Sempre per dimostrare l'amicizia c'è la telefonata con Damascelli, quella sul "delitto perfetto".
Prioreschi fa notare che Moggi nella telefonata non sapeva nemmeno che i tre del Bologna fossero diffidati.
Avv. Prioreschi: Come fa a parlare di un preventivo accordo preesistente, della realizzazione di un progetto?
Auricchio: Moggi dice solo che non si ricorda...
Avv. Prioreschi: Che non si ricorda lo aggiunge Lei...
In effetti il senso della telefonata è ben altro, Moggi sembra cascare proprio dalle nuvole in proposito...
Il rapporto tra Moggi e De Santis viene ulteriormente approfondito:
Avv. Prioreschi: Colonnello, spiluccando nelle intercettazioni, ne abbiamo anche trovate altre di Moggi su De Santis, che Lei si è ben guardato dall'evidenziare. La Fazzi racconta a Bergamo di un colloquio con Moggi. Lei dice: Ce l'ha con Massimo: a me non mi deve regalare niente, quello che c'è me lo deve dare questo bastardo. Quindi sono due associati che parlano, una riferisce quello che gli avrebbe detto l'associato principale e che si esprime in questi termini. Dov'è l'associazione?
Auricchio: De Santis ha modificato il suo atteggiamento nei confronti della Juve, aveva i suoi obiettivi e voleva sdoganarsi dal concetto di essere arbitro a favore della Juve.
Avv. Prioreschi: Queste sono sue considerazioni. Poco prima la Fazi dice che Moggi ha la cacarella. Sa perché?
Auricchio: Perché era un momento di testa a testa col Milan.
(Prioreschi sbuffa)
Avv. Prioreschi: Palermo-Juve del febbraio 2005, arbitra De Santis, la Juve perde e il Milan va a 2 punti, questa partita Lei l'ha vista?
Auricchio: La ricordo vagamente.
Avv. Prioreschi: Al 90' De Santis, amico, sodale, non dà un rigore netto alla Juve. Ha fatto indagini per verificare?
Auricchio: Lo dice Lei un rigore netto.
Avv. Prioreschi: No, lo dice la Gazzetta, proprio stavolta...
Auricchio: Non ricordo, ma questa non era una partita attenzionata...
Prioreschi legge la cronaca della gara con un rigore non dato per fallo su Zambrotta, col difensore che ha un piede sulla linea..
Auricchio: E Lei parla di rigore netto?
Avv. Prioreschi: Quello della Roma fuori area era un elemento a favore e poi questo era sulla linea?
Auricchio: In quel momento De Santis aveva situazioni processuali da risolvere (Gabriele e Palanca) e proprio in quel periodo aveva bisogno di sdoganarsi dal target di arbitro pro Juventus, proprio in quel periodo modificò il suo atteggiamento. Quindi, lui nasce come arbitro amico, successivamante dal febbraio 2005, mette in atto atteggiamenti atti a sdoganarsi.
Avv. Prioreschi: De Santis il 30.4.2005 arbitra Fiorentina-Milan, precedente Milan-Juve, con tre giocatori del Milan in diffida. Le risulta se De Santis ha ammonito qualcuno di questi?
Auricchio: Non mi risulta.
Avv. Prioreschi: Le risulta che De Santis nega due rigori alla Fiorentina?
Auricchio: Non mi risulta, ma anche questa gara rientra nel periodo di cui sopra.
Avv. Prioreschi: Poi arbitra Juve-Parma e nega un rigore netto a Del Piero.
Auricchio: Sì, lo ricordo bene, anche senza l'ausilio della Gazzetta.
Si passa ad un'altra telefonata, quella del 20 aprile 2005.
Avv. Prioreschi: Tosatti chiama Moggi e dice "Gli arbitri ti pisciano addosso?" e Moggi poi parla male di De Santis.
Auricchio: Questa telefonata per noi, conferma quello che dicevo prima sull'atteggiamento dell'arbitro.
Avv. Prioreschi: Ancora con Tosatti, Moggi parla di tutto il campionato dicendo che se la Juve lo perde è colpa di De Santis
Auricchio: Le ho già detto: il De Santis nelle due gare in un momento importante, Palermo e Parma, si è oggettivamente comportato contro la Juve. Tosatti si meraviglia proprio di questo, parlano solo di De Santis.
Avv. Prioreschi: Colonnello, secondo la sua prospettiva, De Santis era il capo di una combriccola...
Auricchio: Di arbitri, però, e non ci sono arbitri della "combriccola romana" che arbitrano la Juventus. E' un concetto differente rispetto agli arbitraggi della Juve: è un gruppo di arbitri che sono amici tra di loro. In questo gruppo, il referente più importante è De Santis che è un arbitro legato alla Juve e, successivamente, si registra un comportamento sdoganante su De Santis.
Auricchio: Colonnello, Lei ha fatto una informativa sulla "combriccola romana" per la quale ha ottenuto di effettuare intercettazioni e adesso ci viene e dire che era tutta un'altra cosa?
Abbiamo finalmente appreso che la "combriccola romana" è solo un grupo di amici, stile compagni di merende.
Così come abbiamo appreso che ad
Auricchio interessava approfondire solo ciò che andava contro la
Juve; ma che questo fosse l'assunto del teorema, già lo sapevamo; ce l'aveva spifferato il guardalinee
Coppola.
Dopo una fase dell'interrogatorio nella quale
Prioreschi rivolge domande sulle elezioni in Federazione ed in
Lega di
Carraro e
Galliani, si passa ai pranzi e alle cene.
Avv. Prioreschi: Incontro a Livorno tra Bergamo, Moggi, Giraudo e Mazzini. Il 21 maggio, quale era la finalità, che cosa ha accertato? Se, ad esempio, alla data del 21 maggio la Juve aveva già vinto matematicamente lo scudetto?
Auricchio: Sicuramente la Juve aveva già chiuso
Avv. Prioreschi: E sa quale poteva essere la finalità?
Auricchio: Noi abbiamo contestualizzato l'incontro nelle attività riconducibili alla Fiorentina
Avv. Prioreschi: Che c'entra la Fiorentina?
Auricchio non risponde, evidentemente non ha una risposta logica da opporre alla domanda dell'avvocato Prioreschi.
Dopo una contestazione sui tempi con i quali erano noti i nomi degli arbitri designati per le partite, e comunicati quasi in tempo reale dall'Ansa, Prioreschi prosegue chiedendo ad Auricchio se si poteva affemare che i suoi rapporti con Baldini erano di amicizia.
Auricchio: "Sì, lo ho già detto"
Avv. Prioreschi: Tra l'agosto 2004 e il 14 aprile 2005, audizione di Baldini, quante volte si è visto e ha parlato con Baldini?
Auricchio: L'avrò incrociato in un'altra circostanza, altra due o tre volte dall'agosto 2003 all'agosto 2004.
Avv. Prioreschi: Io ho notato che l'esame di Baldini avviene solo tra lei e Baldini, senza nessun altro. Negli altri c'era sempre qualche altro. Perchè?
Il pm Narducci presenta opposizione alla domanda
Avv. Prioreschi: A me quel verbale sembra un tema scritto, non ci sono domande, per questo mi interessava.
Subito dopo Prioreschi chiede ad Auricchio se ha mai parlato con Baldini del processo ed ottiene risposta negativa, quindi chiede dei rapporti con Antonelli e si riferisce a quanto appreso nel processo GEA (Auricchio e Prioreschi si sono già incrociati in quel processo ndr).
Il pm si oppone, perché è un altro processo, ma Prioreschi dice che vuole verificare l'attendibiltà del teste, perché nel processo GEA si sono dette cose diverse.
Il giudice Casoria: Ma perchè, Antonelli dice cose diverse?
Avv. Prioreschi: Sì, Antonelli dice che nell'ottobre 2004 lo chiama Baldini e gli dice che c'era un maggiore dei carabinieri, di nome Auricchio, che stava indagando nel calcio, e che se lui avesse avuto qualcosa da dire poteva rivolgersi a lui. Antonelli chiama Auricchio e vanno a prendersi un caffè. Dunque, lei ha mai parlato con Baldini di questo processo?
Auricchio: Dei fatti di calcipoli no
Avv. Prioreschi: Ha parlato con Antonelli prima del febbraio 2005? Ha preso un caffè con Antonelli?
Auricchio: Ricordo di avere preso un caffè con Antonelli, ma non riesco a collegarlo temporalmente...
Avv. Prioreschi: Prima dell'interrogatorio?
Auricchio: Probabilmente sì
Avv. Prioreschi: Quindi modifica la sua versione di prima? Ricorda l'oggetto del colloquio?
Auricchio: Vagamente, ma siccome c'era un procedimento amministrativo, l'antitrust, credo di aver discusso di ciò con Antonelli.
Avv. Prioreschi: Quindi, se lei ha parlato con Antonelli, e Antonelli dice che il suo nome glielo ha fatto Baldini, vuole rivedere la sua risposta di prima? Ha mai parlato a Baldini di questo processo?
Auricchio: No, lo confermo
Avv. Prioreschi: Antonelli dice "Mi ha detto Baldini che c'è un maggiore dei carabinieri..."
Auricchio: Questo lo deve chiedere ad Antonelli
Avv. Prioreschi: Baldini in un'intercettazione dice a Mazzini "Forse, se ti comporti bene, quando farò il ribaltone, io ti salverò. Io non ti ho mai nominato...", questo ad aprile. Lei ha parlato con Baldini di questo processo?
Auricchio: Confermo, no.
Con questa domanda si è concluso il controesame dell'avvocato..
Questi stralci, per dovere, sono tratti da www.ju29ro.com che non finirò mai di ringraziare. Adesso, dopo un’attenta lettura di quanto sopra, anche il più incallito dei tifosi avversari dovrebbe cominciare a farsi domande. Dovrebbe cominciare a chiedersi perché tutto questo non viene scritto dai vari giornali? Dovrebbe chiedersi perché non se ne parla più in TV come nel 2006? Perché è stata punita solo ed esclusivamente la Juve per nulla? Perché hanno colpito la Juve se non ha fatto illeciti? Perché?
Credo che questa risposta dovrebbero darla i vari
Elkann,
Montezemolo,
Tronchetti,
Gabetti,
Guido Rossi,
Moratti e tanti altri che per i loro luridi affari hanno buttatto nel cesso 110 anni di Gloria.
Elvis