Sono rimaste in quattro a contendersi l'ultimo posto utile per evitare il purgatorio della serie B: Torino, Bologna, Lecce e Reggina, quest'ultima data per spacciata ma tornata prepotentemente a sperare dopo la vittoria di Bergamo.
Analizziamo i momenti delle quattro squadre

L'1-5 subito a San Siro contro il Milan è risultato indolore ai fini della classifica, ma ha messo a nudo tutti i già ben noti problemi difensivi della formazione granata. A centrocampo, positivi Dzemaili e Abate, non così Barone e Diana, in preoccupante fase involutiva. Rosina fatica a tornare quel giocatore tanto ammirato nelle passate stagioni, al punto di meritarsi il soprannome di Rosinaldo, e se non si accende lui la squadra diventa prevedibile e priva di inventiva.
I piemontesi nelle prossime gare se la vedranno in casa con Siena, Bologna e Genoa, mentre faranno visita a Fiorentina, Napoli e Roma. Se vorrà salvarsi, il Toro dovrà cercare di ottenere il massimo dalle gare casalinghe, in particolar modo allo scontro diretto contro il Bologna, in programma tra tre giornate.

Del lotto, i rossoblù sono quelli che al momento stanno peggio. Cinque sconfitte consecutive, il cambio di allenatore, un gioco che non c'è più (e forse a dire il vero non c'è mai stato) e un morale ai minimi storici. Difesa mal registrata, che ha subito 15 gol nelle ultime 5 partite, attacco troppo dipendente dalle invenzioni di Di Vaio. Il passaggio al modulo a due punte, con Marazzina, può dare nuove soluzioni a Papadopulo, che subito ha impostato la squadra con quel 3-5-2 che tante soddisfazioni gli ha dato in passato. Certo è che il tecnico toscano ha per le mani una brutta gatta da pelare, e forse sarebbe dovuto arrivare prima, quando già gli scricchiolii della gestione Mihajlovic lasciavano presagire a un fallimento imminente. Una mano a questo Bologna può darla il calendario, che vedrà i felsinei impegnati al Dall'Ara per ben 4 volte nelle restanti 6 gare, ospiti Genoa e Reggina, Lecce e Catania. In trasferta, il terzo derby salvezza a Torino e il Chievo alla penultima. In sostanza, il Bologna se la vedrà con tutte e tre le concorrenti per la permanenza in serie A, e Genoa a parte ha di sicuro un calendario più morbido rispetto alle rivali. Certo è che la squadra dovrà prima ritrovare se stessa e iniziare a far pesare il fattore campo (9 sconfitte interne finora), perchè altri scivoloni evitabili come quelli con Cagliari e Siena stavolta costeranno carissimi.

I salentini hanno rischiato di far punti all'Olimpico, prima che Totti rompesse di nuovo gli equilibri. Squadra in ripresa, a cui la cura De Canio sembra iniziare lentamente a fare effetto (ma era poi così necessario cacciare Beretta?). I giallorossi si giocano tantissimo domenica contro il Catania al Via del mare, in una delle tre gare casalinghe rimaste. Faranno visita ai pugliesi anche Napoli e Fiorentina, e non sarà certo una passeggiata. Proibitive almeno sulla carta le trasferte di Torino (contro la Juve) e Genova (contro il Genoa), in mezzo lo spareggio al Dall'Ara contro il Bologna. Servirà un miracolo.

Nuove ambizioni per i calabresi, dopo il colpo di Bergamo che li ha rimessi in corsa per la salvezza, grazie ai contemporanei scivoloni delle altre rivali. La qualità di Cozza e Brienza può fare la differenza, specie al Granillo, dove scenderanno in campo Juventus, Cagliari e Siena. In trasferta la squadra di Orlandi renderà visita a Bologna, in quello che sarà un vero e proprio crocevia, Sampdoria e Lazio. Un'eventuale salvezza di questa Reggina sarebbe quasi più clamorosa di quella ottenuta da Mazzarri 3 anni fa, partendo dal gap di -11. A Reggio ci credono.
Ciao Antonio, grazie per la visita che ricambio molto volentieri. Accetto con grande piacere lo scambio link ma prima di tutto concedimi una domanda: ma sei interista?
RispondiEliminaun caro saluto e a presto
"Quelli che l'Inter..."