23 ottobre 2009

Terza giornata, ancora tutto da decidere. O quasi..

Finisce il girone di andata degli otto gruppi di Champions League, ed ancora impazza la bagarre quasi ovunque. Poche le certezze, diverse le grandi in difficoltà al cospetto di piccoli team vogliosi di sgambettare i colossi del calcio europeo.

Nel gruppo A (gruppo della Juventus), il duello tra i bianconeri e il Bayern ha visto finora prevalere..il Bordeaux. I francesi, campioni dell'ultima Ligue 1, hanno sorpreso tutti piazzandosi in testa al girone, battendo nell'ultima giornata i tedeschi per 2-1, facendoli scivolare al terzo posto nel girone. La Juventus, con la vittoria di misura sul Maccabi Haifa firmata da Chiellini, va alle spalle dei girondini ed è pronta ad approfittare di un eventuale rivincita del Bayern tra 15 giorni per operare il sorpasso.

Il gruppo B vede il Manchester UTD con un piede e mezzo agli ottavi. L'undici di Ferguson viaggia a punteggio pieno in un girone obiettivamente tra i più semplici, ma che i red devils stanno affrontando, come sempre, col piglio della grande squadra. Corsa al secondo posto che invece è apertissima: il Wolfsburg appare favorito, ma occhio ai moscoviti del CSKA che hanno lo scontro diretto in casa tra un mese. I turchi del Besiktas sembrano tagliati fuori, ma con un paio di risultati positivi possono tornare in corsa.

La grande impresa del Milan a Madrid ha stroncato le velleità di fuga del Real: il gol di Pato ha riportato i rossoneri in testa al girone C, dopo lo scivolone con lo Zurigo, a pari punti proprio con l'undici iberico. Lo Zurigo, dopo l'impresa di San Siro, ha rovinato tutto cadendo in casa contro il Marsiglia (al primo squillo dopo due ko), e adesso le due formazioni sono appaiate a quota 3. Anche qui tutto aperto sulla carta, ma Milan e Real sono padroni assoluti del proprio destino.

Sembra chiuso ogni discorso nel gruppo D, dove il Chelsea di Ancelotti viaggia a punteggio pieno, seguito dal Porto a quota 6. Apoel e il sempre più deludente Atletico Madrid, a quota 1, sono quasi fuori.

Interessantissimo il girone E, dove Lione e Fiorentina stanno facendo fuori un Liverpool sempre più in crisi nera: la vittoria in extremis dei francesi ad Anfield rende sempre più pericolante la situazione degli uomini di Benitez (che rischia grosso, pronta una soluzione interna), già sconfitti dalla viola due settimane fa. Il Debrecen, fanalino di coda a quota 0, continua il suo cammino tra le grandi, ma per gli ungheresi l'unica speranza è quella di riuscire a fare almeno un punto nelle prossime tre gare.

Il gruppo F, dove figura l'Inter, è il più incerto in assoluto. Le figure non proprio eccellenti dei due colossi del girone al cospetto delle due squadre dell'ex URSS hanno reso quello che sembrava un film dall'esito scontato un thriller intricatissimo. La terza giornata, che poteva di fatto uccidere il girone, ha invece messo tutto ancora più in discussione. Rumoroso il tonfo del Barça in casa contro il Rubin Kazan, che proietta i russi in testa assieme a catalani e ucraini, a quota 4. L'Inter, sempre più sterile in Champions, è ultima a quota 3. La sensazione è che nella bagarre generale il Barcellona riuscirà comunque a passare il turno; l'Inter si gioca invece tutto a Kiev.

Fila col vento in poppa il Siviglia, che in un gruppo tutto sommato abbordabile come il gruppo G è a punteggio pieno e ormai qualificato. Dietro gli andalusi figura il sorprendente Unirea Urziceni, squadra rumena che ha saputo rompere l'egemonia delle squadre della capitale, dicendo la sua adesso anche in Europa. Con uno Stoccarda che trotterella, ed i Glasgow Rangers in crisi nera, il sogno dei romeni di passare il turno può diventare realtà.

Giochi quasi fatti nel gruppo H: Arsenal e Olimpiacos volano rispettivamente a 7 e 6 punti, Alkmaar e Standard Liegi sono già lontane. I belgi si giocano tutto nello scontro diretto interno con i greci il 3 novembre, gli olandesi in casa dell'Arsenal possono invece già dire addio alla competizione.

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