Inutile cercare una logica, in questa pazza serie A. E così avviene che una Juve brutta, inconsistente e capace a fatica di saccheggiare Siena, rinasca all'improvviso tre giorni dopo, offrendo una prestazione da urlo condita da 5 gol alla squadra più in forma del campionato: la Samp di Del Neri. Chiaro il messaggio dei bianconeri: "Ben fatto Samp, ma ad inseguire l'Inter ci pensiamo noi".
Un diluvio di gol, quello del mercoledì torinese: Amauri ne fa due, in barba a chi lo pressava per la sua astinenza semestrale, Chiellini è il solito attaccante aggiunto, Trezeguet e Camoranesi sono la vecchia guardia che non tradisce mai. Il gol di Pazzini serve più alla classifica marcatori personale che ad alimentare speranze di rimonta. Per la Samp una serata storta, in cui non ha funzionato nulla, al cospetto di una grande Juve che con il 4-2-3-1 e Giovinco dall'inizio comincia ad avvicinarsi alla squadra che Ferrara e i tifosi sognano. L'Inter è avvisata, anche se adesso si attende la prova del nove per i bianconeri, che dovranno dare continuità al proprio gioco e ai risultati.
E domenica a casa dei bianconeri renderà visita il rinato Napoli di Mazzarri, capace di rimontare il Milan nei minuti finali con una prestazione tutto cuore e orgoglio. Ha perso una bella occasione, la squadra di Leonardo, andata subito avanti 2-0 coi gol di Inzaghi e Pato e che sembrava poter portare a casa la quarta, fondamentale, vittoria consecutiva. Invece i partenopei non si sono disuniti, ci hanno creduto fino all'ultimo e coi gol di Cigarini (da cineteca) e Denis raggiunge un pari insperato ma in fondo meritato. E dire che questi due per Donadoni erano panchinari di lusso..
Sarà interessante vedere che ripercussioni avrà sui rossoneri la rimonta subita in quello che poteva essere l'ennesimo spartiacque della stagione. Dopo due trasferte, adesso a San Siro arriva il sempre più sorprendente Parma, che battendo il Bari 2-0 ha scavalcato proprio la squadra di Leonardo al quarto posto in classifica. Difficile che un Milan comunque ritrovato possa fallire l'appuntamento, ma col Real che incombe le energie rischiano di venire a mancare.
La Fiorentina "rovina" tutto in 4 giorni: dopo la seconda sconfitta consecutiva, subita ad opera del Genoa, i viola da quarti si ritrovano addirittura ottavi, anche se la classifica rimane comunque cortissima. Per il Grifone, dopo tre ko consecutivi tra campionato e coppa, tre punti che fanno respirare.
Crisi senza fine per le romane: la Roma infila la terza sconfitta di fila, cadendo a Udine (doppietta di Floro Flores), mentre la Lazio ormai è in piena zona retrocessione dopo il clamoroso rovescio interno contro il Cagliari. Dietro i capitolini ci sono solo cinque squadre, e la panchina di Ballardini, saldissima dopo il grande inizio di stagione, è più che mai traballante: all'orizzonte c'è Mihajlovic.
Ed è quasi finita anche l'avventura di Giampaolo a Siena: la sconfitta di Bologna, l'ultimo posto in classifica ed una piazza inferocita proprio contro il tecnico marchigiano sono i tre elementi che porteranno con tutta probabilità al cambio di guida tecnica.
Tre punti d'oro per il Livorno, che battendo di misura l'Atalanta di Conte la aggancia in classifica a quota 9 (assieme anche al Bologna). Pesante il ko interno del Catania contro il Chievo, che costa agli etnei il penultimo posto in classifica.
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