14 ottobre 2009

Siamo ai mondiali, parte la corsa alla lista dei 23

Il punto raccolto a Dublino contro l'Irlanda ha di fatto portato la nazionale di Marcello Lippi in Sudafrica con un turno di anticipo, e considerata la bagarre che sta coinvolgendo in mezzo mondo nazionali blasonate (alcune già campioni) come Argentina, Francia, Portogallo e Uruguay, tutte a rischio qualificazione, è già un bel risultato.

Tra un anno però ci vorrà una squadra di spessore nettamente diverso, per difendere il titolo vinto nell'indimenticabile notte di Berlino: un gioco e una cifra tecnica come quelle viste nel girone di qualificazione, difficilmente potranno bastare al cospetto di squadre di primissimo piano come Brasile, Inghilterra e Spagna, colpevolmente assenti alla stretta finale del mondiale tedesco. Con un occhio particolare anche alla sempre solidissima Germania, all'Argentina (a patto che si qualifichi, ed esoneri Maradona prendendo un vero ct), con Olanda e Francia possibili outsider.

Il gruppo azzurro continua, per ammissione dello stesso Lippi, il processo di ricostruzione di una nazionale uscita a pezzi dalla Confederations Cup e che non potrà ancora imperniarsi totalmente sullo zoccolo duro dei "campioni del mondo". Buffon, Zambrotta, Materazzi, Cannavaro, Grosso, Gattuso, Perrotta, Camoranesi, Pirlo, Totti, Toni..questi gli undici che scesero in campo il 9 luglio 2006. Qualcuno in Sudafrica sarà ancora lì a difendere il titolo, per altri invece il mondiale sarà soltanto un appuntamento televisivo.

La corsa alle 23 maglie disponibili è già partita. Per avere una visione d'insieme della corsa alle maglie azzurre, vediamo il borsino reparto per reparto.

PORTIERI (3 posti)

Il numero uno sarà sempre lui, Gigi Buffon, e su questo non c'è concorrenza. La continuità delle ultime convocazioni del ct porta comunque a pensare che difficilmente ci saranno novità anche per i ruoli di secondo e terzo portiere: Amelia e Marchetti favoriti (il primo era presente già nel 2006), De Sanctis pronto a fare lo sgambetto ad uno dei due.

DIFESA (7-8 posti) 
 

Il reparto su cui si è fondato il successo tedesco, rimarrà probabilmente immutato per tre quarti: Chiellini prenderà il posto che fu di Materazzi (ormai fuori dal giro), accanto a Cannavaro, mentre gli esterni (merce ormai rara nel nostro Paese) dovrebbero essere ancora Zambrotta e Grosso. Spera Santon, che piace tanto a Lippi e può rappresentare un'importante alternativa, a patto che torni quello visto la scorsa stagione all'Inter. Della spedizione sarà anche Legrottaglie, mentre sarà decisiva la stagione per decidere a chi andranno i restanti posti disponibili: in corsa, i genoani Bocchetti e Criscito (molto duttili tatticamente), il viola Gamberini, e qualche chance potrebbe averla anche il romanista Motta (esterno destro, discreta alternativa a Zambrotta).


CENTROCAMPO (7-8 posti)



Scontate le presenze di Pirlo e De Rossi, pressochè certe le convocazioni di Camoranesi e Marchisio (in continua crescita, e ormai titolare anche nella Juventus); Palombo nell'ultima apparizione azzurra è sembrato un pò frenato dal peso della maglia (non si è visto il leader blucerchiato, ma un onesto comprimario), ma è elemento di grande sostanza in mezzo al campo e non sembra essere in discussione la sua presenza in Sudafrica. Gattuso non ringhia più da tempo, ma ormai è un senatore anche nel gruppo azzurro ed è difficile pensarlo fuori dai 23. Per le maglie disponibili, un posto per un regista di valore come D'Agostino credo vada trovato, anche se con le scelte di Lippi non si può mai dire. Qualche speranza per il Sudafrica possono coltivarla anche Montolivo e Marchionni, che potrebbero entrambi tornare utili alla causa azzurra; Aquilani è qualitativamente un pezzo da novanta, ma va visto dopo l'infortunio e dopo l'annata a Liverpool; il parmigiano Galloppa è in costante ascesa, ma le sue possibilità attuali sono davvero poche.

ATTACCO (6 posti)


Ed eccoci al settore più delicato. Gilardino, Iaquinta, Di Natale, e Rossi sembrano decisamente intoccabili, il bello viene per le maglie da assegnare. Quagliarella, Amauri, Cassano, Pepe, Totti. Sì, proprio Totti, che non voleva saperne più dell'azzurro, ma che recentemente ha aperto un importante spiraglio ad una eventuale presenza nel gruppo mondiale, tra l'altro corrisposta dal ct (che non sembra disdegnare la possibilità di avere il pupone nel gruppo). Cassano, nonostante sia senza ombra di dubbio il miglior talento italiano in circolazione, non sembra invece rientrare nella logica "le porte della nazionale sono aperte a tutti": lui incanta, disegna calcio, ha messo la testa a posto, ma Lippi non sembra volerne sapere. Difficile che un testardo come il ct cambi idea, ma sinceramente aprire ad un Totti che si è defilato dopo Berlino e ricompare magicamente adesso che gli altri hanno raggiunto il Sudafrica, e chiudere quasi del tutto le porte ad un talento scalpitante come il barese è quantomeno incomprensibile.

Riguardo Amauri, la sensazione è che appena otterrà il passaporto italiano Lippi non esiterà a convocarlo almeno per qualche amichevole. E considerato che Toni non è più nel giro, un centravanti di peso come il brasiliano potrebbe far comodo alla causa azzurra. Mi viene in mente una battuta di Severgnini uscita su sportweek qualche settimana fa, come commento alla frase dell'attaccante bianconero "Scelgo l'Italia perchè è il Paese che mi ha visto crescere calcisticamente". Il giornalista ha aggiunto che, ovviamente, il fatto che Dunga non lo consideri minimamente, è del tutto irrilevante. Ma lasciamo perdere questo piccolo particolare..

Le quotazioni di Quagliarella sono in lieve ribasso, travolto dalla mediocrità del Napoli; l'attaccante è comunque da tempo nel giro azzurro, e può ancora rimettere in piedi la sua annata, beneficiando del cambio tecnico. Pepe è in una situazione un pò particolare, potendo essere convocato sia come attaccante che come centrocampista: dipenderà dal tecnico, eventualmente, decidere dove inserirlo nella lista dei 23. Il calciatore dell'Udinese, protagonista nel decisivo gol del 2-2 di Dublino che ci ha portato al mondiale, piace molto a Lippi per le sue caratteristiche che lo rendono sia punta, sia esterno offensivo di un 4-2-3-1, e quindi è ragionevole pensare che possa essere un serio candidato alla rassegna iridata.

In Germania è "bastato" il cuore, e una concomitanza di circostanze favorevoli. Tra un anno ci sarà bisogno di un calcio più moderno e propositivo, e l'auspicio (che si spera non sia vano) è quello di vedere una nazionale che faccia bel calcio e possa vendicare le figuracce della prima, scadente apparizione in Sudafrica..

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