25 maggio 2009

Wolfsburg spettacolo, è campione di Germania!

Poteva diventare campione con un semplice pareggino, e invece il roboante 5-1 sul Werder laurea con 110 e lode il Wolfsburg come nuovo campione di Germania. La prima volta dei Lupi di Sassonia, che vincono il Meisterschale grazie ad un gioco offensivo e ad un girone di ritorno a dir poco straordinario, nel quale hanno colto 43 dei 51 punti a disposizione.

La squadra che in autunno le prendeva dal Bayern (4-2) e dal poi retrocesso Karlsruhe, è diventata col tempo una fenomenale fabbrica di concretezza, celebrata, nel giorno della prima volta in vetta, con uno storico 5-1 ai bavaresi: era il 4 aprile, e la cavalcata era appena cominciata. E con il 5-1 di sabato, il cerchio si è chiuso. Il Werder, a onor del vero, non ha fatto molta resistenza, e dopo un quarto d'ora era già sotto di 3 gol. Una magia di Diego non poteva fermare la storia, e il Wolfsburg dilaga con la devastante coppia Grafite-Dzeko, rispettivamente capocannoniere e vicecapocannoniere con 54 reti (28 a 26 per il brasiliano). Battuto il record della coppia del Bayern Muller-Hoeness, due volte in grado di realizzare 53 reti nel '71 e nel '72.

Wofsburg che, manco a dirlo, chiude con il miglior attacco (80 reti), ma solo la terza miglior difesa (41 i gol subiti). Difesa il cui perno è quell'Andrea Barzagli, campione del mondo inseguito da tanti club italiani, ma poi emigrato in Germania insieme all'amico Zaccardo. Per Barzagli 34 presenze su 34, meno fortunato l'altro ex palermitano che ha patito molto i metodi di Magath: prima guai fisici, poi schierato fuori ruolo fino all'isolamento in panchina. Adesso è comunque tempo di festeggiare, e l'anno prossimo potrà sperare di conquistare il nuovo allenatore, visto che già da tempo si sa che Magath andrà allo Schalke e ai neo-campioni arriverà Veh. Cose che in Germania sono all'ordine del giorno, ma in Italia scatenerebbero ire e polemiche in un amen.

Sette le sconfitte dei campioni di Germania, che per un campionato a 18 squadre non sono certo poche, ma in un torneo così equilibrato 69 punti sono bastati. E' stata una Bundesliga senza un vero padrone: sei capoliste diverse, e curiosamente tra di esse non c'è mai stato il Bayern, prima proiettato verso l'Europa dopo anni di dominio interno, poi bastonato dal Barcellona e spossato dalla gestione Klinsmann. I bavaresi sono arrivati secondi battendo 2-1 lo Stoccarda, e hanno almeno salvato l'accesso diretto alla prossima Champions League.

I nuovi campioni sono loro: complimenti, Wolfsburg.

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