03 maggio 2009

Inzaghi-Kakà, il Milan non molla. Juve, è crisi nera. Show di Milito nel derby

Il Milan passa a Catania, e rimane a 7 punti dall'Inter capolista. Nessun favore ai cugini, che lo scudetto se lo dovranno sudare fino a che la matematica non chiuderà ogni discorso. Kakà-Inzaghi, ancora loro a griffare la quinta vittoria consecutiva dei rossoneri, sempre più secondi in classifica, e convincenti anche su un campo difficile per tradizione.

Funziona a meraviglia l'asse Pirlo-Seedorf-Kakà, Inzaghi è il solito terminale micidiale in area di rigore. Nel primo tempo SuperPippo infila su assist del brasiliano, che poi raddoppia nella ripresa. Inzaghi e Kakà falliscono poi il 3-0, colpendo due pali. Quinta vittoria consecutiva per la squadra di Ancelotti.

Se il Milan va alla grande, Juventus e Roma non possono dire lo stesso. Bianconeri e giallorossi, bloccati in casa rispettivamente da Lecce e Chievo, sono nella bufera.

Succede di tutto al Delle Alpi, dove una brutta Juventus si fa raggiungere all'ultimo minuto di recupero da un gol di Castillo, dopo che la doppietta di Nedved aveva scacciato i fantasmi di una nuova brutta giornata. E scoppia, ormai consueta, la contestazione.

Lo spogliatoio bianconero è una polveriera. Buffon torna in campo a metà dell'intervallo, lasciando lo spogliatoio. "Non ce la faccio più", si legge dal labiale del portiere, dopo l'ennesimo gol subito. Frustrato, Buffon, da un progetto che ha sposato dopo calciopoli e che stenta a decollare. Camoranesi, sostituito, litiga con il tecnico romano. Non c'è traccia della Juve che fino a un mese fa era in lotta per lo scudetto e giocava alla pari con tutti. E domenica, c'è Milan-Juve.

"A lavorare, andate a lavorare". E' solo uno dei tanti cori contro la Roma che dal 40' del secondo tempo hanno fatto da colonna sonora alla partita casalinga con il Chievo, terminata 0-0. I tifosi romanisti hanno fatto sentire la loro protesta in molti modi: al momento dell'ingresso in campo per il riscaldamento, i giocatori sono stati accolti da bordate di fischi: applausi solo per Totti, De Rossi e Brighi. Roma che si è scontrata contro un grande Sorrentino, che nel primo tempo è stato autore di tre parate strepitose, e che nel secondo tempo non è riuscita a scardinare la resistenza del Chievo. Poi, dal 40' della ripresa, l'ingresso in massa dei tifosi nello stadio e i cori contro tutti: squadra, società, allenatore.

Va al Genoa il derby della Lanterna, e l'eroe è proprio il suo Principe, Diego Milito. L'attaccante argentino, dato vicinissimo all'Inter, segna una straordinaria tripletta e manda in visibilio la tifoseria rossoblù, che continua a credere al quarto posto. Piegata una buona Sampdoria, che aveva momentaneamente trovato il gol del pari con Campagnaro. Gara combattutissima e nervosa dal primo minuto al sesto di recupero. Ben tre i rossi, nel finale: espulsi Ferrari, Campagnaro e Thiago Motta.

La Fiorentina, vittoriosa sul Torino grazie ad un gol di Vargas, si mantiene comunque a +1 sul Genoa. Proteste dei granata per alcune decisioni arbitrali poco chiare, ma la squadra di Camolese è davvero poca cosa. Domenica, match point salvezza contro il Bologna.

In zona Uefa irrompe prepotentemente il Palermo di Ballardini, che con una cinquina batte il Cagliari al Barbera. Miccoli incontenibile, rosanero a -1 dalla Roma. Il Napoli, dopo la vittoria sull'Inter, torna sulla Terra e assiste allo show del Siena, che si impone con un secco 2-0. Udinese facile sull'Atalanta: nel 3-0, spicca la doppietta di Quagliarella.

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