02 maggio 2009

Berlusconi-Galliani, strane alchimie matematiche..

Solite schermaglie, come è nella tradizione di ogni sfida tra le compagini milanesi. Milan a -7 e a caccia di altri punti per la sua "rimonta impossibile", Inter che contiene e riparte in contropiede, come è nel dna della squadra di Mourinho. Si parla di dialettica, ma il copione è sempre quello.

Mi sento di dire che però stavolta l'accoppiata Berlusconi-Galliani abbia fatto uno svarione non da poco, meritandosi l'affondo di tecnico e patron nerazzurri.

A Radio Kiss Kiss, qualche giorno fa, Silvio Berlusconi ha reso pubblica una sua conversazione con Adriano Galliani: "Ho sentito Galliani al telefono che mi diceva che senza il gol di mano di Adriano nel derby, a quest’ora saremmo ad un punto dall’Inter. Gli ho risposto che con il condizionale, nel calcio, non si va da nessuna parte".

Pregevole l'ultima frase del premier, molto meno il resto. Facciamo due conti: Inter 74, Milan 67. Poniamo il caso che senza il gol di Adriano sarebbe finita in parità: Inter due punti in meno, Milan uno in più. Classifica aggiornata: Inter 72, Milan 68. Nerazzurri a +4, e campionato apertissimo, più di adesso. Ok, ma quel -1 tirato in ballo da Galliani? Forse senza il gol di Adriano il Milan avrebbe automaticamente vinto il derby? Nessuno può dirlo, ma ricordo bene di una gara dominata nel primo tempo dalla squadra di Mourinho, e di un secondo tempo iniziato con un clamoroso errore di Adriano a tu per tu con Abbiati, col brasiliano che spedisce a lato il comodo 3-0. Non credo di ricordare male, ma forse Galliani ha rimosso i particolari di quella serata.

E sempre forse, l'a.d. del Milan ha perso, come spesso gli capita ultimamente, una straordinaria occasione per stare zitto, anche se la sua era solo una chiacchierata telefonica che senza l'esternazione di Berlusconi sarebbe rimasta confidenziale.

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