14 maggio 2009

Lazio di rigore, la coppa Italia resta a Roma


Non sono bastati i novanta minuti regolamentari, sono serviti a nulla i tempi supplementari nella notte di passione dell'Olimpico. La drammatica lotteria dei calci di rigore premia la Lazio di Delio Rossi, dopo 14 tiri dal dischetto. Dagli undici metri, Campagnaro sbaglia, Dabo no. E così inizia la festa biancoceleste, doppia se consideriamo che oltre al conseguimento dell'ambito trofeo, vincendo ieri i capitolini si sono anche garantiti l'accesso alla prossima coppa Uefa e a quell'Europa che sembrava impensabile fino a qualche mese fa.

Numericamente, sul piano del tifo non c'è stata partita: quasi 70mila i supporters di casa, tre volte meno i blucerchiati. Ma la tifoseria della Samp ha tenuto botta. Il suo settore, diviso con precisione millimetrica in spicchi con i colori della squadra: bianco, azzurro, rosso e nero, è un bel vedere. Dall'altra parte il popolo laziale, con la Nord che addirittura si trasforma in un bandierone biancoceleste a scacchi sopra a uno striscione dedicato alla memoria di Gabriele Sandri.

Lazio che fa la partita, mentre la Sampdoria attende sorniona spiragli per le ripartenze dettate dal genio di Cassano. Al 4', però, è già vantaggio biancoceleste: Zarate, in forma strepitosa, bissa il capolavoro siglato nel derby con un folgorante destro a giro da fuori area. Pazzini è a terra, ma Rosetti lascia correre, e considerato il balzo che fa l'attaccante blucerchiato per rialzarsi, è stato giusto così.

La Samp rischia di capitolare al 27', quando un gran tiro di Kolarov viene respinto da Castellazzi sui piedi di Zarate che calcia a botta sicura ma si vede deviare in angolo la sua conclusione dal miracoloso intervento del portiere blucerchiato. E come è tradizione nel calcio, a gol sbagliato corrisponde gol subito: Cassano si accende al minuto 31, porta a spasso un paio di avversari e imbecca Stankevicius, il cui colpo di testa viene catturato da Pazzini che incorna alle spalle di Muslera. L'1-1 accende definitivamente la partita, l'incertezza torna a regnare sovrana.

La Samp potrebbe segnare ancora con Sammarco, mentre l'indemoniato Foggia crea pericoli in serie. Rocchi sostituisce Pandev, e su servizio di Zarate potrebbe far crollare l'Olimpico, ma non arriva al tap-in per un soffio. Col passare dei minuti le squadre iniziano a perdere lucidità e freschezza, come è normale, e subentra la paura. I supplementari scivolano via senza particolari emozioni, poi dagli undici metri sbagliano Cassano e Rocchi nella prima serie. Si va ad oltranza, e al quattordicesimo rigore, Campagnaro si fa ipnotizzare da Muslera, mentre Dabo è impeccabile. L'Olimpico esplode, Rocchi e Ledesma alzano insieme il trofeo tanto ambito. Delio Rossi scoppia in lacrime: resti o no a Roma, la sua Lazio ha un futuro.

Quasi certo, invece, l'addio di Mazzarri: la conferma non data all'allenatore da Garrone nel dopopartita sa di addio.

Umori diametralmente opposti, per Yashal e Andrea, tifosi e blogger rispettivamente di Lazio e Sampdoria: comunque sia andata, stringetevi la mano, le vostre squadre hanno davvero dato tutto.

4 commenti:

  1. Bellissimo post! Credo ke entrambe le squadre meritavano questa soddisfazione ma può vincere una sola e credo ke abbia vinto semplicemente la più forte...ciao

    RispondiElimina
  2. Ok ti ho inserito anche io tra i blog e siti amici...
    a presto
    [Re]write di Giovanni Greco
    http://www.giovannigreco.eu

    RispondiElimina
  3. partita avvincente con un super Zarate in una cornice di pubblico favolosa.
    ciao
    "Quelli che l'Inter...oggi due anni"

    RispondiElimina
  4. E' stato un match equilibrato, se Castellazzi non avesse fatto il paratone su Pandev sarebbe probabilmente stato diverso, ma questo è il calcio. Ha vinto la Lazio e visto la simpatia che ci lega con i bianco-celesti, sono felice per loro! Adesso tocca a noi raggiungerli alla finale di SuperCoppa! ciao
    Sergio
    C'èSolol'Inter!!!|ilBlog

    RispondiElimina