Un'Inter non bella, ma cinica e spietata, sfrutta nel migliore dei modi l'autostrada aperta dal ko interno della Juventus e dal pareggio a reti bianche tra Sampdoria e Bari, vincendo 2-0 a Livorno e lasciando Ferrara e Del Neri a -7. Dopo un primo tempo giocato meglio dai toscani, nella ripresa i nerazzurri trovano il gol che spacca la partita con Milito, poi è Maicon a chiudere ogni discorso con una sontuosa cavalcata.
Mourinho, che in vista di Kiev ha operato un massiccio turnover (dentro Vieira, Khrin, Mancini), si gode un primato importante e la prima vera fuga stagionale. Il "caso Santon", su cui scriverò a parte, per il momento non turba il tecnico portoghese, che avrà certamente ben altro a cui pensare dato l'imminente impegno decisivo di Champions League.
Il Bari a Marassi si conferma squadra tosta, organizzata, dal gioco spettacolare: nell'incrocio tra Cassano e la squadra della sua città, a recriminare è proprio la compagine di Ventura, che si mangia un rigore con Barreto, e si vede annullato un regolarissimo gol di Bonucci. La Samp, dopo la batosta di Torino, sembra ancora convalescente.
Risale in quota la Fiorentina, che batte 3-1 un Catania sempre più in crisi e con il tecnico Atzori sempre più pericolante. Assenti Jovetic e Mutu, è Marchionni-show: l'esterno segna due reti rendendo inutile il provvisorio pari di Mascara, poi Gilardino chiude il match. Viola a quota 18, meno uno dal Milan, più uno sul Genoa
Cagliari micidiale, quello che in 45' archivia la pratica-Atalanta. Una doppietta di Nenè, e un rigore di Matri danno ai sardi la terza vittoria consecutiva e una piazza importante in classifica; gli orobici, invece, rimangono ancorati al terz'ultimo posto, in compagnia di Bologna e Livorno, entrambe sconfitte.
La Roma infatti batte i rossoblù in rimonta, tornando alla vittoria e dando un piccolo calcio alla crisi. Vucinic pareggia il gol di Adailton, ma viene comunque fischiato dai suoi tifosi, poi Perrotta mette a segno il gol della vittoria. Continua la crisi di gioco e risultati per la Lazio, che a Siena coglie un punticino che non basta a placare l'ira dei tifosi, furibondi contro Lotito e Ballardini.
Se il Chievo giocasse al Bentegodi come gioca in trasferta, probabilmente lotterebbe per un posto in Champions League. Incredibile la differenza di rendimento dei clivensi, e la gara con l'Udinese ne è una riprova: ancora una volta, vantaggio ospite (Floro Flores), pari di Yepes, e nulla più. A Verona, evidentemente la vittoria non è di casa..
Nel posticipo serale, pari a reti bianche tra Palermo e Genoa: emozioni, occasioni da ambo le parti, ma alla fine le due squadre si dividono la posta in palio.
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