05 novembre 2009

Riscossa europea: finalmente!



La risposta che dovevamo dare all'Europa è arrivata, e adesso facciamoci un applauso. Non di quelli fragorosi, sia chiaro, ancora tutto è da conquistare e nulla è acquisito, però uno piccolo ce lo meritiamo.

La due giorni di Champions poteva essere devastante per le aspettative del contingente formato da Inter, Milan, Juventus e Fiorentina. Se l'Inter a Kiev si giocava già il primo obiettivo stagionale con l'obbligo di fare risultato pieno, il Milan in casa contro il Real doveva guardarsi dalle voglie di rivincita di Kakà e compagni, mentre gli apparentemente morbidi impegni di viola e bianconeri potevano cambiare ogni scenario se le due squadre avessero fallito l'appuntamento con i tre punti. Stavolta però nessuno ha deluso, e adesso la strada dei "nostri" è tutta in discesa.


L'Inter delle quattro era sicuramente quella che rischiava di più. Nel girone più equilibrato degli otto, il gruppo F, per i nerazzurri la trasferta nel gelo di Kiev costituiva già un crocevia: una sconfitta avrebbe significato l'eliminazione quasi certa, un pari sarebbe stato poca cosa. Serviva solo la vittoria, e la vittoria è arrivata nel modo più incredibile. Dopo un primo tempo scialbo chiuso in svantaggio e con lo spettro dell'eliminazione che prendeva corpo minuto dopo minuto, nella ripresa i nerazzurri entrano in campo con un altro piglio, e con un altro assetto tattico. Mou lascia fuori Cambiasso e Chivu, e mette dentro Motta e Balotelli, per un 4-2-3-1 super-offensivo che di fatto cambia la partita. Il secondo tempo dei nerazzurri infatti è un monologo, con azioni continue e occasioni a non finire. Dopo quella clamorosa fallita da Balotelli a tu per tu col portiere, sembra però che per i nerazzurri sia una serata stregata. E invece l'Inter colpisce proprio quando fa più male: al 41' Milito raccoglie un assist di un immenso Sneijder (rimesso in piedi per l'occasione dai medici), tre minuti più tardi è proprio l'olandese a spingere in rete un pallone che sembrava non volesse saperne di varcare la linea.

All'inferno e ritorno, insomma. In 180 secondi l'Inter passa dall'ultimo posto nel girone, a 4 punti dalla Dinamo e 2 da Barça e Kazan, al primo posto solitario, con la possibilità anche di perdere al Camp Nou e passare comunque il turno battendo i russi all'ultima giornata a San Siro. Vista la piega che aveva preso il girone, e la gara, l'esultanza di Mourinho al gol del raddoppio è più che giustificata.


Il pari interno del Milan martedì contro il Real Madrid è da leggere come un risultato positivo per quanto fatto vedere dai rossoneri e per la loro capacità di reggere anche di fronte ad una squadra nettamente migliore rispetto a quella battuta due settimane fa in Spagna. Al vantaggio di Benzema ha risposto Ronaldinho su rigore (dubbio), incomprensibile l'annullamento del gol di Pato, regolarissimo.

Si è visto un grande Kakà, i soliti sprazzi di Ronaldinho, e grandi battaglie a centrocampo, con Ambrosini migliore in campo rossonero. La difesa del Real non si salva neanche questa volta dall'insufficienza. Leonardo ha di che essere soddisfatto, il suo Milan cresce a vista d'occhio, e di fronte alla squadra da 250 milioni ha portato a casa 4 punti su 6: una grande risposta del nostro calcio alle cifre folli di Perez.

I rossoneri adesso sono primi nel girone a quota 7, a pari punti proprio con le merengues (e senza lo scivolone con lo Zurigo...). Occhio dietro al Marsiglia, che coi sei gol rifilati allo Zurigo è un solo punto indietro, e può sorprendere: i prossimi due impegni vedono i francesi proprio contro Milan e Real, per passare il turno devono battere almeno una delle due favorite. Difficile, ma mai dire mai.


Col minimo scarto, e senza entusiasmare più di tanto, la Juve bissa il successo del Delle Alpi contro gli israeliani del Maccabi Haifa e vola al secondo posto in un girone dove è sempre più in crisi il Bayern, quasi eliminato. A Torino aveva colpito Chiellini, ad Haifa ci ha pensato Camoranesi a regalare i tre punti ai bianconeri, poi salvati in entrambi i match da due miracoli di Buffon dal peso specifico elevatissimo.

Gli uomini di Ferrara salgono a quota 8, secondi in classifica dietro il qualificato Bordeaux, che vincendo a sorpresa a Monaco stacca il pass per gli ottavi, e manda di fatto a casa i bavaresi, autentica delusione della competizione. In attesa di ritrovare Diego (in netta ripresa), e di capire di che spessore è stato l'acquisto del fin qui deludente Felipe Melo, la Juve si consola con la qualificazione quasi raggiunta (le basta non perdere in casa con il Bayern) e può guardare con ottimismo ai prossimi impegni di campionato.


Esagera invece la Fiorentina di Prandelli, sempre più vicina a coronare il sogno di passare il turno in un girone che sembrava proibitivo, per la presenza contemporanea di Lione e Liverpool. Dopo il 4-3 maturato in Ungheria, arriva una nuova goleada viola nel 5-2 alla cenerentola Debrecen.
Dopo il primo tempo chiuso sull'uno pari, nella ripresa la Fiorentina si scatena e scaccia ogni fantasma. A segno cinque marcatori diversi: Mutu, Dainelli, Montolivo, Marchionni e Gilardino rendono la squadra viola la più prolifica della prima fase della Champions League. Una soddisfazione non da poco, e adesso c'è da completare l'opera: il Liverpool è distante 5 punti, ne potrebbe bastare uno nella gara interna con il Lione (a patto di non andare poi a perdere 3-0 in Inghilterra). Impresa fattibile, per questa Fiorentina.

Insomma, le nostre squadre sono tutte in corsa e due di loro stanno mandando a casa, a meno di clamorosi suicidi sportivi, colossi come Bayern e Liverpool. Ci sono quindi buone possibilità di avere un contingente di 4 team italiani agli ottavi di finale, cosa che probabilmente non si potranno permettere nè Inghilterra (Liverpool), nè Spagna (Atletico Madrid). Sarebbe una grande soddisfazione, dopo l'"annus orribilis" passato:  speriamo che diventi realtà, al traguardo successivo ci penseremo a tempo debito.

1 commento:

  1. Finalmente l'Inter si è sbloccata, ha trovato lo spirito giusto, la grinta e la determinazione per strappare la vittoria! Tutti parliamo di partita della "svolta" ma saranno le prossime partite a confermaci quanto di buono abbiamo fatto contro la Dinamo Kiev! Ciao Antonio

    Sergio
    C'èSolol'Inter!!!|ilBlog

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