24 maggio 2009

Tragedia a Parma: morto il tifoso vicentino

Non ce l'ha fatta Eugenio Bortolon, il tifoso 19enne precipitato ieri dal settore ospiti dello stadio Tardini di Parma. Le sue condizioni, già gravissime ieri, sono andata peggiorando fino alla morte per arresto cardiaco, dopo che era stato ricoverato all'Ospedale maggiore di Parma.

A nulla è servito l'intervento chirurgico all'addome, a cui era stato sottoposto il ragazzo. Durante l'operazione le condizioni del paziente si sono aggravate, "a causa di una gravissima emorragia e per il concomitante gravissimo trauma cranio-facciale". Nonostante le terapie adottate - conclude la note - la funzione cardio-circolatoria si è deteriorata fino all'arresto cardiaco".

Testimonianze e interrogatori di queste ore stanno intanto cercando di ricostruire con esattezza quanto accaduto. Bortolon, che da poco tempo seguiva in trasferta la compagine vicentina, si sarebbe semplicemente sporto dalla balaustra che chiude sui due lati la curva che ospita i tifosi ospiti, e avrebbe perso l'equilibrio, precipitando per alcuni metri. Contrariamente a quanto dichiarato in un primo momento, la gravità di quanto accaduto sarebbe stata immediatamente percepita da tutto lo stadio. Circostanza che riaccende le inevitabili polemiche sulla decisione di continuare la partita, dopo la sospensione voluta dai giocatori in campo, con Leon che spedisce il pallone in tribuna e le due squadre che si raccolgono in mezzo al campo ad aspettare notizie sulel condizioni del giovane. Poi, dopo 20 minuti, l'annuncio dello speaker del Tardini che parla di "condizioni critiche ma stabilizzate", e la decisione di portare a termine i 90 minuti. Le condizioni di Bortolon, in realtà, erano già gravissime.

Doveva essere un giorno di festa per la città di Parma, dopo che la squadra era riuscita ad ottenere la certezza del ritorno in serie A. E invece si è consumata la tragedia. Una assurda tragedia.

Stadi ancora una volta teatro di morte. E anche se stavolta non c'entrano scontri tra tifosi nè violenze sugli spalti, rimane la tristezza per eventi che con lo sport non dovrebbero mai avere nulla a che fare. Oggi sui campi si osserverà un minuto di silenzio.

3 commenti:

  1. Per una volta è stata una tragica fatalità e non episodi causati dall'imbecillità umana.
    Ma ciò non diminuisce la rabbia per una morte comunque assurda.

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  2. E a che serve il minuto di silenzio se poi dobbiamo assistere a fine gara come quelli di Torino-Genoa?

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  3. A niente..assolutamente a niente, caro Entius.

    Come al solito, dobbiamo coprirci di ridicolo agli occhi del resto d'Europa, perchè non accettiamo i verdetti del campo..ieri ho visto una cosa successa in Inghilterra, e ci scriverò un articolo. Anni luce da noi, c'è poco da dire.

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