01 marzo 2011

Palermo, avanti un altro: ma stavolta, forse, è giusto così..

Rossi e Zamparini: c'eravamo tanto amati.. (foto Ansa.it)

La fortuna di avere un blog in cui dire la propria opinione senza alcun problema e senza censure di nessun tipo sta nel fatto che, giuste o sbagliate che siano le opinioni stesse, il blog ti è testimone. Se hai detto un'emerita idiozia, sta lì a testimoniarlo, se invece ti sei esposto e alla lunga i fatti ti hanno dato ragione, idem.

Da sempre ho individuato in Maurizio Zamparini uno dei mali del Palermo, per via del suo controverso rapporto con tecnici prima amati, poi sopportati, infine cacciati malamente dopo un logorante lavoro ai fianchi fatto di intromissioni, aspre critiche, feroci attacchi diretti su scelte iniziali, sostituzioni, questioni tattiche di ogni tipo. Un'opera quasi scientifica di svilimento professionale, che ha riservato finora sempre lo stesso triste epilogo.

La media degli esoneri operati dall'imprenditore friulano è da capogiro: 29 in 20 anni, più di uno all'anno, e spesso i nomi sono stati importanti come quelli di Guidolin (preso e ripreso più e più volte), Zaccheroni, Delneri, Zenga e, ultimo della lista, Rossi. Per non parlare di Ballardini, che dopo aver sostituito Colantuono lasciò a fine stagione dopo un ottimo campionato, perchè "stressato" proprio dal presidente rosanero, ad evidenziare la difficoltà di lavorare alle dipendenze di un elemento così "focoso" (tanto per usare un eufemismo).

 L'avventura di Zenga, penultima vittima del tritacarne Zamparini, era iniziata nel migliore dei modi: piazza entusiasta, progetti importanti, ambizioni europee e soprattutto feeling tra tecnico e presidente. Peccato che questo feeling duri giusto il tempo di qualche tonfo, e dopo 5 mesi scatti l'esonero dell'Uomo Ragno, reo di aver scarsamente utilizzato Pastore e probabilmente di non star lottando per quello scudetto che in estate aveva provocatoriamente annunciato come suo personale obiettivo. In questo articolo, concludo proprio gettando le prime ombre su quello che sarebbe stato il destino di Delio Rossi, capace di registrare record su record durante la sua gestione ma finito anch'egli a gambe all'aria sotto le bordate al vetriolo del suo datore di lavoro. Che più volte ha definito il riminese come "il miglior tecnico mai avuto", parole tra l'altro riservate in precedenza anche a Zenga: chissà, magari adesso il prossimo fenomeno sarà Cosmi.

Comunque sia, credo sia chiaro a tutti quanto debba essere complicato lavorare a Palermo sotto i colpi di mortaio continui di qualcuno che ti assume per fare l'allenatore, ma in realtà vuole imporre la sua autorità ben oltre il consentito, passando spesso ad attacchi pesanti a mezzo stampa piuttosto che limitarsi a discrete osservazioni (magari private). Detto questo, credo che per il punto a cui si era arrivati e per la gravità di una sconfitta come quella maturata domenica contro l'Udinese, era inevitabile che le strade di Rossi e Zamparini si separassero. Anche in considerazione del fatto che la rottura è partita da lontano, e precisamente da una notte di agosto in cui un Palermo forte del 3-0 della gara di andata andò a perdere 3-2 in Slovenia, sul campo di quel Maribor in cui militavano i futuri rosanero Ilicic e Bacinovic. Lì, afferma oggi Rossi, fu "l'inizio della fine. Se due giorni dopo avere ottenuto la qualificazione in Europa League vieni bacchettato e due giorni dopo va via il ds significa che qualcosa non va.", con riferimento alla cacciata dell'allora ds Sabatini.
Un 7-0 interno, specie se preceduto da due sconfitte pesanti con Bologna e Fiorentina, è il segnale di una rottura ormai totale, definitiva, di tutte le componenti che tenevano insieme la squadra. Andare avanti dopo un'onta simile e con un tecnico che, ormai logoro per sua stessa ammissione ("sapevo che la storia era già finita, bisognava solo capire quando"), non aveva più la verve per ribaltare il trend in cui era precipitata la squadra, sarebbe stato ancora più folle dell'esonero stesso. Certo, era auspicabile che lo stesso Rossi, viste le dichiarazioni rilasciate oggi, rassegnasse le dimissioni senza aspettare il colpo di mannaia del presidente, ma si è già dimesso Ranieri ed in questo Paese prima di vedere un'altro dimissionario forse passerà un'altra era geologica.

Per questo motivo, nonostante disprezzi in toto il terrorismo psicologico operato dal presidente palermitano con la processione di allenatori che ha avuto alle sue dipendenze, credo che la scelta operata stavolta fosse l'unica possibile, e aggiungo che probabilmente la cosa sia stata liberatoria per entrambe le parti. Rossi ripartirà molto presto, forte dei record indelebili stipulati a Palermo (maggior numero di punti e reti realizzate in una sola stagione, quinto posto finale a due punti dalla Champions League), Zamparini caricherà nuovamente a pallettoni il suo arsenale per orientarlo verso il nuovo tecnico, in attesa di sedere direttamente lui in panchina per vincere in serie scudetti e coppe.

Riparte lo spettacolo, a Palermo. E in bocca al lupo a Cosmi, servirà un fegato d'acciaio.

9 commenti:

  1. Entrerà nel "Guinness World Record"

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  2. E per il futuro il bello è che pensa ad un tecnico chiaramente meticoloso per quello che riguarda la fase difensiva: GASPERINI!

    Che per me è bravo, molto bravo, ma non si può dire certo che sia uno pragmatico nell'impostare una squadra :)

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  3. Dopo i sette gol presi in casa non poteva non venire esonerato rossi.

    vedremo cosa saprà fare cosmi...

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  4. www.pianetasamp.blogspot.com

    Un film già visto, anche se in questa circostanza l'esonero sembra avere delle fondamenta è incredibile come questo idiota coi soldi come tu stesso lo definisti abbia sempre gli atteggiamenti,basta una sconfitta per uscire di testa, a volte mi chiedo come possono personaggi che danno dimostrazione di enorme ignoranza arrivare a certi livelli...mah...ciao!

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  5. Ribadisco il mio commento in modo un po' più edulcorato: Zamparini dovrebbe esonerare se stesso, frsi sostituire da qualcuno più competente, e meno scassacazzo, guardare dall'esterno, e prendere appunti.

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  6. Tempo fa definii il rapporto tra Zamparini ed alcuni suoi tecnici come quello tra due adolescenti alle prime cotte. Bè, il copione anche con Rossi non è stato diverso.

    Se gli imprenditori facessero gli imprenditori, e lasciassero fare agli allenatori gli allenatori, difficilmente le cose potrebbero andare peggio. E visto che il rapporto con Rossi è andato logorandosi a partire da un innocuo 3-2 in Europa League, la sensazione forte è che questo signore qui non cambierà mai.

    Alberto, che Zamparini debba fare autocritica e imparare a far lavorare i suoi tecnici è vero. E' altrettanto vero che un tecnico che (per tutti i motivi del mondo, sia chiaro) perde 7-0 in casa dopo due sconfitte precedenti è impossibile da salvare.

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  7. MaterAAAAAAAAAAAAAzzi fammè un buon crossEEEEEEEEEEE!

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  8. Votò a favore di Calciopoli convinto che i soldi portino successo in modo diretto. Uno squilibrato che diventa Presidente: è l'Italia.

    Quanto a Delio Rossi provate a farvi un giro a Palermo e il primo che mi trova un tifoso contento del suo esonero o del fatto che "andava esonerato dopo un 7-0" pago vitto e alloggio per 6 mesi alle Maldive.

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  9. IoJuventino, come ho detto anche altrove il parere del tifoso conta fino a un certo punto. Il giocattolo si era rotto, se vogliamo poi dire il contrario parlando di una squadra che ha preso 12 gol contro Fiorentina, Bologna e Udinese allora è un altro discorso.

    I tifosi del Palermo sono gli stessi che contestavano Guidolin dopo che li aveva "solo" portati in Uefa. Ora chiudono il loro sito, che facciano pure, tanto il tifoso si sa com'è..se Cosmi farà risultati in serie (difficile), improvvisamente saliranno tutti sul carro di Zamparini.

    E' l'Italia, hai proprio ragione :)

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