"Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget" (Johann Cruijff)
03 marzo 2011
Da zero a dieci: Sanchez Maravilla, flop Palermo
Con un pò di ritardo, ecco la mia hit parade della giornata di serie A.
VOTO 10 - ALEXIS SANCHEZ Quando a gennaio l'Inter si avvicinò sensibilmente al Nino Maravilla, le cifre che circolavano (25 milioni) sembravano folli. Provate a chiederlo adesso a Pozzo senza presentarvi con un assegno da almeno 30 milioni: vi riderà in faccia. Contro il Palermo visto domenica avrebbe segnato anche Pancev con 40 di febbre, ma la sua prestazione (con relativo poker, il primo della sua carriera italiana) rimane comunque superlativa. Talento purissimo, sembra avere l'argento vivo addosso. Scheggia impazzita.
VOTO 9 - ANTONIO DI NATALE La regolarità con cui segna da due anni a questa parte fa quasi passare inosservata l'ennesima tripletta del bomber napoletano, che sale a quota 21 e scavalca nuovamente Cavani in testa alla classifica cannonieri (già vinta l'anno scorso). Assieme a quel satanasso cileno fa a fette la panchina di Delio Rossi, mandando in orbita la sua Udinese: a posteriori, quella di tatuarsi addosso il bianconero friulano rifiutando quello della Juventus non è stata solo una scelta di vita, ma anche una scelta quantomai azzeccata. Capitano coraggioso.
VOTO 8 - MARCO DI VAIO Due reti alla Juventus, una più bella dell'altra, e il Bologna espugna Torino dopo 31 anni. Autentico simbolo di una squadra che nonostante mille difficoltà sta portando a termine una salvezza incredibile: i gol sono 16 adesso, e la doppia cifra è ormai a un passo. Killer.
VOTO 7 - ALEXANDRE PATO Finalmente una prestazione da trascinatore. Nella notte più importante diventa assolutamente devastante, rubando la scena a uno spento Ibrahimovic, ignorato tra l'altro nell'azione del 3-0. Quando però uno si inventa un gol del genere, c'è solo da applaudire, altro che storie. Può essere l'uomo decisivo per la seconda parte della stagione rossonera. Asso.
VOTO 6 - ALBERTO GILARDINO Nell'aridità sahariana dell'attuale Fiorentina, il Gila riesce comunque a timbrare il suo gol numero 200 tra i professionisti. L'occasione di fare il grande balzo probabilmente l'ha mancata, ma lì davanti è una certezza anche in annate meno esaltanti come quella attuale. Predicatore nel deserto.
VOTO 5 - WALTER MAZZARRI Solito copione. Il suo Napoli incappa in una sconfitta senza attenuanti, maturata dopo 90' di nulla assoluto senza effettuare mezzo tiro in porta, e per cosa si arrabbia? Per l'arbitraggio. Il rigore che ha sbloccato la gara magari è discutibile, la prestazione dei suoi però lo è molto meno: nel freddo di San Siro, tutti i propositi di battaglia si sono paradossalmente sciolti come neve al sole. Lagnoso.
VOTO 4 - LEONARDO BONUCCI & GIORGIO CHIELLINI In realtà nella disfatta bianconera non si salva nessuno, ma loro davvero toccano livelli imbarazzanti facendosi letteralmente scherzare da Di Vaio e soci per tutta la partita. Li ho sempre ritenuti due sopravvalutati, ma anche io dai due centrali della nazionale mi aspettavo qualcosa di più. Inaffidabili.
VOTO 3 - EMIDIO MORGANTI Nell'azione del gol annullato a Caracciolo, l'errore è doppio: non vede un mani in area leccese, poi non si accorge che il passaggio per l'Airone bresciano in realtà lo fa Olivera. Un errore così può pesare tantissimo nell'economia della squadra lombarda, e per lui c'è l'aggravante della recidiva visto il recente passato sui campi di A. Distratto.
VOTO 2 - SALVATORE SIRIGU Se Rossi avesse schierato in porta uno spaventapasseri, magari l'Udinese non avrebbe segnato così tanto. Una sciagura, non si capisce se è lui che toglie tranquillità alla difesa o viceversa. Comunque sia, non ne prende una nemmeno per sbaglio. Saponetta.
VOTO 1 - DELIO ROSSI Martoriato da Zamparini con la storia della difesa colabrodo, presenta una squadra stralunata e forse non più saldamente nelle sue mani. Esporsi così ai contropiedi di una squadra letale nelle ripartenze come l'Udinese è un errore macroscopico, affrontare la gara con atteggiamento così dimesso è sintomatico del fatto che su quella panchina non ce la facesse più. La disfatta epocale però resta, assieme ai suoi record. Logorato.
VOTO 0 - LA DIFESA DEL PALERMO Vedi Sirigu. Ci fossero stati quattro coni da allenamento al posto dei difensori rosanero, magari Sanchez e Di Natale si sarebbero trovati maggiormente in difficoltà. Groviera.
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Ottima analisi
RispondiEliminaE' sempre un piacere leggere il tuo resoconto settimanale! SuperUdinese!
RispondiEliminaVoglio parlare di due cose
RispondiEliminaPato: rimango sbalordito quando sento criticare questo giocatore che reputo il più forte in assoluto ed in prospettiva del milan, e rimango ancor più sbalordito quando si capisce tranquillamente che questi commenti negativi provengono direttamente dalla società milan in ottica, forse, di un arrivo di balotelli che, a mio parere, vale la metà di Pato. Stanno preparando il terreno per la sua cessione e lo hanno fatto pure acquistando e facendo giocare (!!!!) un Cassano in condizioni fisiche francamente pietose, ha almeno 7-8 kg in più, solo che gioca al milan e i media non ne parlano (milan lab... volete mettere?), giocasse altrove si sprecherebbero le barzellette.
Guidolin: l'ho sempre reputato un allenatore eccezionale e non capisco come mai non sia arrivato ancora in una grande. Non dimentichiamoci che l'udinese l'anno scorso si salvò per il rotto della cuffia solo grazie ai 29 di Di Natale, quest'anno è al 5 posto. E attenzione! Non si è rinforzata minimamente, anzi: ha ceduto Pepe, D'agostino e Lukovic. A differenza della sua ex squadra, il parma, che si è rinforzato eccome ed è passato dall'ottavo posto della passata stagione alla lotta per non retrocedere. Qualcosa vorrà pur dire, o no?
P.S. quando Marotta comprò Di Natale al posto di Diego ci furono Juventini che saltarono sulle sedie agitando le scimitarre...
Yarshal e Andrea, grazie ;)
RispondiEliminaSante, su Pato mi trovi perfettamente d'accordo. Ora che ha iniziato (e forse completato) un processo importante di crescita fisica senza intaccare minimamente le sue grandi doti di rapidità, ha fatto un ulteriore passo per diventare un attaccante che lascerà il segno.
Sul suo futuro al Milan, non saprei dire: quando presero Ibra qualcuno mi disse che una delle chiavi che hanno portato il Barça a cedere lo svedese a meno della metà del prezzo di acquisto fu proprio una sorta di diritto di prelazione strappato al Milan per avere Pato nel prossimo futuro. Chiaramente può essere una colossale cazzata, ma questo lo vedremo solo dalla prossima estate.
Basta vedere la media gol di Pato, e la sua data di nascita (2/9/89), per capire che cederlo e prendere Balotelli sarebbe pura follia. Un'incompatibilità di fondo con Ibra comunque c'è, ma da qui a mettere in discussione il Papero ce ne passa.
Su Guidolin con me sfondi una porta aperta, lo reputo uno dei migliori allenatori in circolazione in quanto a preparazione tattica, duttilità e perchè no, anche dialettica (che non guasta mai). Non ricordo un posto dove ha fallito, sinceramente.
Poi bè, il campionato che sta facendo l'Udinese è sotto gli occhi di tutti..ha costruito un gioiello di squadra su una base già discreta ma provata da cessioni illustri ed un campionato non proprio incoraggiante. Peccato che sarà depredata nel prossimo mercato, ma a quanto pare quella è la politica della società e non cambierà quest'anno.
Sinceramente, del perchè Di Natale-Juve fallì miseramente non ci ho capito molto :)
Ciao!
Più che a Morganti il 3 l'avrei dato a Giannocaro che in Catania-Genoa non ne ha azzeccata una.
RispondiEliminaPer il resto come sempre un'analisi attenta e precisa.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGrazie Entius, diciamo che Morganti si è beccato 3 per la sua recidività a commettere errori clamorosi. E, lo ammetto, perchè avevo Caracciolo nel fantacalcio! :D
RispondiEliminaPerfino Il Barone con Zamparini Presidente sarebbe caduto in modo così fragoroso.
RispondiEliminaCon quella rosa Delio Rossi ha compiuto un miracolo autentico l'anno scorso e già quest'anno. Esistono pure gli avversari in campionato. Se Zamparini pensava veramente allo scudetto o a un posto Champions...
Fin troppo generoso con mazzarri! eheh
RispondiEliminaCmq te lo spiego io perchè dinatale non è venuto alla juve, semplicemente non voleva venir qui a fare la figura del fesso come Amauri. :)
ps
cnq resta un buon attaccante di provincia.
io ero abituato a trezeguet e ibraimovic, figuriamoci..