29 gennaio 2010

Toh, chi si rivede: Zac!

La barzelletta è finita, anche perchè ormai non faceva più ridere nessuno: la Juventus ha esonerato il già esonerato Ciro Ferrara, affidando la guida della prima squadra ad Alberto Zaccheroni. Il tutto con la consueta eleganza che contraddistingue quella manica di dilettanti allo sbaraglio che è il direttivo dell'odierna Juventus.

Un anno fa, Ranieri fu scaricato a due giornate dalla fine lasciando il posto proprio a Ferrara, che vincendo le due gare restanti riuscì nella non difficilissima impresa (diciamocelo) di portare la squadra torinese in Champions League. Oggi si è compiuto anche il destino del tecnico napoletano, che nella distribuzione di colpe per la disastrosa annata bianconera è colui che forse ne porta meno sulle proprie spalle.

Inadeguato, questo sì. E allora perchè tenerlo lì tutto questo tempo, di sconfitta in sconfitta, logorandolo l'uomo prima che il professionista in una lunga agonia? Perchè non cacciarlo prima, e infliggergli anche l'umiliazione di sedersi sulla panchina anche ieri contro l'Inter, sapendo già di essere stato licenziato? Ferrara non aveva più la squadra in pugno da almeno un mese e mezzo, e agire (come avrebbe fatto una dirigenza competente) dopo il naufragio contro il Bayern avrebbe potuto rendere ancora salvabile la stagione.

Così, invece, è un pianto greco. La Juventus, dopo la sconfitta di San Siro in coppa Italia, è ufficialmente fuori da tutti gli obiettivi stagionali: l'anno scorso, con una rosa addirittura inferiore, era ancora tecnicamente in lizza per tutti gli obiettivi.

La più grande illusione alla base del fallimento della gestione Ferrara è stata quella di credere che dalle due vittorie salva-Champions della scorsa stagione alla gestione di un progetto che si dichiarava ambizioso e vincente il passo potesse essere breve.

Anche perchè, semmai fosse servito un consiglio a geni del calibro di Blanc e Secco, avrebbero sempre potuto fare affidamento su Marcello Lippi. Quello che quando gli fu chiesto un parere sugli acquisti eventuali di Cannavaro e Grosso rispose che ne pensava "tutto il bene possibile", e che su Ferrara disse "può diventare un ottimo tecnico, è predisposto, ha carisma e concretezza, dunque possiede tutte le qualità che servono a un giovane che vuole allenare ad alti livelli".

Non capendoci molto, gli stessi che sono riusciti nell'impresa di dilapidare 250 milioni di euro in tre anni si saranno guardati in faccia e avranno detto "bè, se lo dice Lippi, ct dell'Italia campione del mondo..". Ed è stato l'inizio della fine. Certo che se Vito Corleone avesse avuto un consigliere del genere, altro che trilogia del Padrino, la famiglia sarebbe stata eliminata già a metà del primo atto..

Via Ferrara, la patata bollente passa adesso nelle mani del traghettatore Zaccheroni, che rimarrà solo 4 mesi ma che almeno così potrà vantare il record di aver allenato le tre grandi d'Italia: Milan, Inter e adesso Juventus. Il tecnico romagnolo ha battuto allo sprint Claudio Gentile, vecchia gloria bianconera e azzurra, poi scartato perchè a quanto pare "non aveva esperienza in squadre di club", avendo allenato solo l'Under 21. Ferrara invece non aveva neanche quella, di esperienza, pensa un pò. Fenomeni.

Già ce lo vedo Zac all'opera: insofferente da sempre a qualsiasi modulo diverso dal 3-4-3 (3-4-1-2 al massimo), è probabile che applichi la sua filosofia di gioco anche a Torino. Certo, non che dalla sua abbia chissà quale grande conforto dei risultati: fatto salvo lo scudetto vinto col Milan grazie soprattutto al suicidio della Lazio e a qualche regalo della buona sorte, la carriera del tecnico romagnolo ha avuto poche luci e tante ombre.

Sfumati tutti gli obiettivi, l'imperativo per Zaccheroni sarà conquistare un posto in Champions, affare che con l'inserimento di Napoli e Roma si è complicato parecchio. Poi sarà Benitez, probabilmente, ma la sensazione è che finchè resteranno al proprio posto quei tre, l'allenatore non sarà mai il male maggiore di questa squadra.

7 commenti:

  1. Hai colto nel segno e anche io ho fatto la tua stessa considerazione. Zaccheroni sa giocare solo col 3-4-3 mentre la Juventus ha impostato la squadra sul 4-3-1-2, quindi anche questa la ritengo una scelta ad capocchiam.

    Comunque meglio così, i gobbi ci faranno divertire ancora per molto!

    Un saluto, Vincenzo.

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  2. A questo punto la scelta era inevitabile. Anzi, bisognava farlo prima.
    La scelta ad capocchiam è stato affidare una grande sqaudra ad un'allenatore giovane ed inesperto.

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  3. Gli uomini per il suo schema li avrebbe pure, il problema è cambiare radicalmente la mentalità di una squadra che nel marasma generale è comunque sempre rimasta fedele alla difesa a 4.

    Grosso può fare l'esterno di centrocampo, Chiellini-Caceres-Legrottaglie potrebbero essere i tre dietro (non nomino Cannavaro per questioni di decenza, ormai solo Lippi può considerarlo un punto fermo della nazionale che si farà massacrare in Sudafrica).

    Se Ferrara avesse avuto dietro una società competente, ne sarebbe uscito molto ma molto meglio.

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  4. Bah! non vedo proprio bene questa confusione in panchina. Prima Zac poi a fine stagione Benitez. Forse avrei aspettato Benitez a questo punto! ciao

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  5. No, aspettare Benitez era impossibile..Ferrara ormai era alla deriva, e andava sostituito già prima della sosta natalizia.

    Se questa Juve fallisse anche l'obiettivo minimo quarto posto, sarebbe un grosso handicap anche per la prossima stagione.

    Ciao!

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  6. io incrocio le dita.. un allenatore perdente è meglio che un non allenatore perdente..

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  7. Sicuramente Marco..le colpe di Ferrara dal punto di vista prettamente tecnico sono enormi, il punto è che lui là non avrebbe mai dovuto starci.

    IL cambio serviva dopo la debacle col Bayern, non è arrivato e allora rimane da salvare il salvabile..ma come dico da un pò, a costo di essere ripetitivo, si è perso troppo tempo..

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