25 gennaio 2010

Derby all'Inter, Milan ridimensionato!


Mai prestare eccessiva attenzione alle indicazioni fornite dal campionato, prima di una gara come il derby. Come fino a qualche giorno fa scrivevo, lo scenario che accompagnava la stracittadina meneghina era in qualche modo simile a quello di un possibile colpo di Stato: mai l'Inter era sembrata così fragile come nelle ultime settimane, mentre il Milan scoppiava di salute macinando gol, gioco e avversari.

Il confronto di ieri però, anzichè rafforzare le nuove convinzioni della squadra di Leonardo, le ha sbriciolate, rimettendone a nudo difetti e carenze e riconsegnando al campionato una verità: al di là di tutto, l'Inter è e rimane la squadra più forte di questo campionato.

Dall'approccio alla gara, questo derby sembrava addirittura la fotocopia di quello del 29 agosto, con un'Inter padrona del campo e vicina al gol in più occasioni, ed un Milan in balia degli eventi e incapace di offrire una resistenza adeguata agli affondi di SneijderMilito e Pandev. L'espulsione dell'olandese poteva essere lo spartiacque della gara, privando i nerazzurri di un uomo cardine della manovra offensiva e regalando ai rossoneri una importante superiorità numerica per oltre un'ora, ma così non è stato: l'Inter ha saputo riorganizzarsi e colpire quando serviva, mentre un Milan arruffone e con un Ronaldinho sempre disinnescato si è infranto sul muro interista e su un immenso Julio Cesar.

Nella serata della verità, la squadra di Mourinho ha sfoggiato una prestazione in qualche modo similare a quella dell'andata, contro un avversario che però nel frattempo aveva trovato la sua quadratura e guadagnato il giusto rispetto sul campo. Per questo, è una vittoria che vale forse anche di più.



Le ha azzeccate tutte, il sempre troppo criticato Mou: dal rombo, preferito al 4-2-3-1 delle ultime uscite, alla scelta di Pandev dal 1' al posto di Balotelli, dal rilancio di Santon all'intuizione di lasciare il macedone in campo per battere la punizione del 2-0, prima di sostituirlo per ripararsi dall'assalto finale del Milan. In sala stampa, poi, le bordate a Rocchi hanno dato pepe al dopo gara: l'operato del direttore di gara ha lasciato perplessi un pò tutti, e forse andava designato un direttore di gara più esperto nel tenere in pugno una gara del genere.

In campo, i nerazzurri hanno vinto praticamente tutti i confronti diretti: perfetti Samuel e Lucio (espulsione e parte) nell'arginare Borriello, monumentali Zanetti e Cambiasso nel soffocare Pirlo, mentre Maicon si è sdoppiato alla grande nel ruolo di incursore e dirimpettaio di Ronaldinho. Davanti poi Milito e Pandev hanno  dato vita ad una prestazione sontuosa, creando costanti pericoli alla retroguardia rossonera e sacrificandosi tantissimo nell'estenuante lavoro di copertura una volta espulso Sneijder (il migliore in campo, fino alla sciagurata espulsione).

Nel Milan, l'assenza di Nesta ha pesato anche sulla prestazione di Thiago Silva, che senza il difensore romano ha perso un punto di riferimento importante, ritrovandosi accanto un Favalli che a certi livelli è semplicemente inadeguato (38 anni suonati e un ruolo di centrale che non è il suo); inoltre, l'assenza di Pato (ormai lungodegente) priva il gioco dei rossoneri di quella velocità e imprevedibilità che solo il Papero quando è in serata può dare. Con Beckham è di certo un Milan più equilibrato e votato al possesso palla, ma l'inglese non è un corridore e in serate come queste disporre di una variante importante capace di spaccare le difese è fondamentale.

Insomma, Milan non bocciato del tutto, semmai ridimensionato. Se le ultime goleade avevano dato l'illusoria percezione di essere qualitativamente vicini all'Inter, il derby di ieri ha ribadito la superiorità dei campioni d'Italia, che con l'innesto a costo zero di Pandev hanno infilato una freccia micidiale al proprio arco. Sei gol a zero nel doppio confronto costituiscono un importante attestato di superiorità, ma il Milan ha comunque il dovere di continuare a crederci fino a che la matematica rende possibile farlo.

Capitolo Rocchi: difficile anche solo esprimersi, su un arbitraggio così scadente, difficile anche capire cosa sia saltato in testa a Collina al momento della designazione, considerato che in questa gara si decideva una buonissima fetta di scudetto. L'arbitro toscano omette un giallo a Ronaldinho, ammonisce Lucio per una simulazione che non c'è, scatenando così l'applauso sarcastico di Sneijder che lo porta a tirar fuori il rosso (giusto da regolamento, ma un grande arbitro lì ammonisce), non concede un rigore per parte, ne inventa uno e non vede un paio di rossi qua e là: nel complesso, rovinata una partita che in parità numerica sarebbe potuta essere assolutamente spettacolare.

8 commenti:

  1. me la sono seguita in radio..
    renditi conto che mentre vedevo juve roma ero appoggiato al mio braccio con l'occhio semi-chiuso.. durante il derby quasi tremavo come se la mia squadra stesse facendo la finale di champions..

    urge cambiamento.

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  2. Io ero appena tornato da Barcellona, pensa te..era difficile pensare che si sarebbe assistito ad una gara del genere, di certo sul risultato finale c'è poco da dire.

    Per la Juve urge un cambiamento sì, io lo dico ormai da tanto..Ferrara ha perso la bussola da due mesi, non capisco perchè perseverare con lui quando ormai anche uno zombie come Zoff o un Vialli qualsiasi potrebbero solo fare meglio..

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  3. www.pianetasamp.blogspot.com

    Che ti avevo detto Antonio?
    I meriti del Milan erano stati ingigantiti da molte coincidenze fortunate, ero certo che sarebbe andata così...ciao!

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  4. Ieri abbiamo fatto davvero un partitone, dimostrando di essere i piu forti!!!

    Ti va uno scambio dei link? Io ti segno, hai davvero un bel blog.

    Ciao Vincenzo.

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  5. Andrea, in parte ero d'accordo con te, le mie perplessità erano sulla reale tenuta del campo dell'Inter al cospetto di un avversario che scoppiava di salute..evidentemente la superiorità è ancora molto più netta di quanto le ultime giornate non abbiano detto.

    Vincenzo, grazie per i complimenti e ovviamente ok per lo scambio link..ti ho inserito nel blogroll, passerò a trovarti!

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  6. Una partita davvero emozionante, purtroppo vista a casa, mi sono sgolato.
    Forse è stato quasi un bene che sia andata così con l'espulsione di Sneijder, abbiamo dimostrato un carattere eccezionale.
    Complimenti per l'articolo!

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  7. Grazie Absinto!

    Sinceramente credo che neanche col senno di poi si possa dire che la cacciata di Sneijder sia stato un bene per l'Inter, visto che l'olandese verrà squalificato per un paio di turni privando Mourinho del suo unico trequartista.

    Certo è che così la vittoria è stata ancora più gratificante e se vogliamo significativa sul valore delle due squadre..

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  8. Non credo che Sneijder meriti addirittura 2 turni di squalifica, ma il "potere" volendo gliene potrebbe anche dare 4 dicendo che ha battuto male le mani...

    Un saluto, Vincenzo.

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