La Juventus passeggia sui resti di una Roma a pezzi, e lancia un segnale forte al campionato. I bianconeri, anch'essi alle prese con diverse defezioni (Amauri, tanto per dirne una), bissano il 4-1 di sabato scorso al Bologna, e si portano a soli 4 punti dall'Inter, impegnata oggi pomeriggio a San Siro contro la Reggina.
La Juventus non molla, l'Inter dovrà sudarsi fino all'ultimo il tricolore. Questo il messaggio comunicato a Mourinho dalla banda-Ranieri, a conferma di quel "campionato straordinario" che comunque la Juve sta facendo, con mezzi sicuramente inferiori alla corazzata nerazzurra e con una serie di infortuni importante. La Roma dal canto suo ha fatto quello che ha potuto, è stata in partita per circa un'ora, ma poi i limiti di una squadra priva di 11 elementi - Juan, De Rossi, Totti, Taddei, Cassetti, Aquilani, Motta, Diamoutene, Cicinho, Pizarro, Perrotta - sono venuti a galla impietosamente.
Mattatore della serata è stato Vincenzo Iaquinta, il bomber di scorta che a gennaio voleva fare le valigie per cercare gloria altrove. E' rimasto, Iaquinta, e dopo il gol rifilato al Chelsea, ieri è stata la sua doppietta a mettere il sigillo ad una vittoria che vale oro.
E' il 37', quando l'attaccante raccoglie un invito di Giovinco (lanciato titolare al posto di Nedved) e fa secco Doni con un diagonale prepotente. Il primo tempo si chiude così, poco altro da segnalare.
Nella ripresa, la Roma parte forte, alla ricerca del pari, e chiude la Juve nella sua metà campo. Non stupisce che arrivi il pari, semmai stupisce il fatto che arrivi su azione di calcio d'angolo: retroguardia bianconera distratta, e Loria è lesto a battere di sinistro Buffon.
Ma è la serata di Iaquinta, e non c'è nemmeno il tempo di esultare per i giallorossi: cross di Grygera, deviazione di Riise, stacco imperioso dell'attaccante, che brucia Mexes e segna il 2-1 che di fatto stronca ogni ulteriore velleità degli uomini di Spalletti. Il tecnico toscano allora si gioca il tutto per tutto, butta nella mischia Montella per Loria, ma l'effetto che ne consegue non è certamente quello agognato. La Roma perde centimetri in difesa, la Juve fa 3-1 con Mellberg, che di testa mette in rete su corner di Del Piero. Ci pensa poi il neo-entrato Nedved a fissare il punteggio su 4-1 con un gol straordinario, di sinistro al volo dal limite dell'area.
Si chiude così, la Juve c'è. L'Inter è avvisata.
Nel pomeriggio, importante vittoria del Catania, che al Massimino batte 1-0 la Lazio e si tira Nel pomeriggio, importante vittoria del Catania, che al Massimino batte 1-0 la Lazio e si tira fuori, forse definitivamente, dal discorso salvezza. A quota 37, Zenga può ritenersi ormai tranquillo. E' un gol di Paolucci a dare la vittoria agli etnei, che poi ringraziano il loro estremo difensore Bizzarri, che neutralizza un calcio di rigore di Pandev. Per gli uomini di Rossi, reduci dal tremendo ko subito in casa dal Chievo (0-3), è notte fonda. La zona Uefa, adesso, è ancora più lontana.
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