"Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget" (Johann Cruijff)
13 marzo 2010
Inter, prove tecniche di suicidio
La storia del nostro campionato è piena di situazioni in cui la squadra che domina per buona parte della stagione, tra gli elogi degli addetti ai lavori, si ritrova alla fine con un pugno di mosche in mano e con l'amarezza di un titolo già dato per vinto e poi sfumato proprio a pochi metri dal traguardo.
Viene da pensare al naufragio della Juventus di Ancelotti a Perugia, in un'annata di cui ricordo i titoli entusiasti sui giornali per una squadra che obiettivamente giocava un gran calcio e che a poche giornate dalla fine godeva di un rassicurante +9, prima che la Lazio operasse il sorpasso decisivo in quella giornata infinita.
E come dimenticare il suicidio sportivo della stessa Lazio di Eriksson, più forte, più attrezzata e con 7 punti in più del Milan di Zaccheroni, ma che alla fine si ritrovò beffata da quella squadra che giocava con Sala, Helveg e Guly.
L'annata del famoso 5 maggio fu per certi versi un pò diversa, anche se pur sempre clamorosa, perchè lì non ci fu mai una squadra che dominò nettamente il campionato con distacchi importanti, bensì un'Inter che si ritrovò per le mani un titolo che poi distrusse nello sciagurato pomeriggio dell'Olimpico.
Quello che sta accadendo in questa stagione rientra nelle dinamiche già viste in questi campionati, perchè adesso non si può più parlare di un'Inter troppo più forte delle avversarie e di campionato già chiuso. I numeri sono lì, impietosi: nelle ultime 6 gare, la squadra di Mourinho ha collezionato 6 punti, frutto di una vittoria, tre pareggi di cui due in casa, e la grave sconfitta di ieri a Catania.
Brutta a Parma, dove non è stata in grado di battere una squadra in crisi e in dieci, non brillante a Napoli, dove è stata a lunga messa sotto dagli azzurri, irritante in casa col Genoa, inguardabile ieri a Catania. La prova di carattere di Udine e la reazione orgogliosa alla doppia inferiorità numerica contro la Sampdoria completano il quadro di quella che è l'Inter dell'ultimo mese e mezzo, e cioè una squadra nevrastenica, involuta e forse col Chelsea fin troppo fisso nei propri pensieri.
Anche nell'analisi della gara coi blucerchiati, è da precisare che fino a quando non è rimasta in 9, la squadra nerazzurra non aveva certo incantato. Successivamente, quando la gara si era messa in un modo disperato, è uscito fuori l'orgoglio da grande squadra e la voglia di non perdere quell'imbattibilità interna tanto cara al suo allenatore. Forse sarebbe stato ancor più da grande squadra non farsi cacciare due uomini in 35', visto che da quella notte folle sono iniziati parte dei problemi dell'attuale Inter.
E adesso, siamo alla svolta più importante della stagione. Se domani il Milan batte il Chievo si porterà a -1 dai nerazzurri, e considerata la difficile trasferta di Palermo che attende la squadra di Mourinho sabato prossimo non è delirio pensare che nel giro di 8 giorni potremmo assistere ad un sorpasso che dopo il derby di ritorno sarebbe stato impensabile, con la Roma pronta a rosicchiare punti preziosi per inserirsi in una futura volata.
Un altro dato importante: l'Inter da qui alla fine del campionato dovrà rendere visita a Fiorentina e Roma, oltre che alla già citata trasferta di Palermo. Il Milan, di questre tre trasferte dovrà sostenere soltanto quella in Sicilia, e questo potrebbe avere il suo peso qualora domani il distacco tra le due squadre dovesse davvero assottigliarsi in modo sensibile.
Sarà importante vedere cosa succederà dopo la gara di ritorno con il Chelsea, giudicata da molti (me compreso) una delle possibili cause del calo della capolista, per via delle eccessive pressioni portate dal doppio confronto e da una storia recente in Champions che li ha visti uscire sempre agli ottavi.
Se, comunque vada martedì, tornerà l'Inter che a lungo ha dominato la stagione e che è sembrata capace di assassinare il campionato, probabilmente il campanello d'allarme rientrerà, ma se dovesse persistere l'apatia che ha contraddistinto l'ultimo periodo di scarsi risultati allora potremo davvero prepararci alla possibile fine di un dominio che paradossalmente non era mai sembrato inattaccabile come quest'anno.
Certo, tante saranno le cose da vedere da qui a qualche settimana: la capacità del Milan di tenere senza Nesta, vero perno della difesa perso per tutta la stagione e l'attendibilità della Roma di Ranieri come possibile outsider.
Una cosa comunque è certa: il campionato non è mai stato così aperto come adesso.
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Campionato riaperto grazie al masochismo nerazzurro. Certe partite devi vincerle e basta. Penso a Parma e alla sfida col Genoa. Se avessimo fatto bottino pieno allora, la sconfitta di Catania sarebbe stato solo un piccolo incidente di percorso.
RispondiEliminaVabbè, vedremo se saremo capaci di riprendere la marcia interrotta nell'ultimo mese.
Martedi giochiamocela col Chelsea, dopodichè pretendo che l'Inter torni a giocare da Inter, perchè così nessuno può competere con noi!
RispondiEliminaUN saluto, Vincenzo.
L'isterismo si merdinho sta rischiano di fargli perdere un campionato che avevano già vinto e che vista la pochezza delle avversarie, possono perdere solo loro.
RispondiEliminaConcordo con te che le rimonte subite da Juve il 2000 e lazio il 1999 sono incredibili perchè come squadre erano di gran lunga superiori a quelle che poi hanno vinto il campionato. Penso che il milan del '99 sia stata la squadra più scarsa nella storia della serie A a vincere un campionato. La rimonta che subimmo il 2000 fu pazzesca. La lazio meritava sicuramente più lo scudetto l'anno prima. Purtroppo Ancelotti ci regalò una delle sue rimonte stile Istambul o semifinale '99 con il manchester da 2-0 a 2-3. Con Lippi quell'anno saremmo andati in finale nonostante un campionato chiuso al 7° posto.
Lo scudetto del 5 maggio lo vinse la squadra più forte, quella che aveva il miglior attacco e la miglior difesa.
Mah... e i 6 punti che hanno regalato al Milan a Firenze e a Bari? A questo ora a -10 stavano.
RispondiEliminaA proposito faresti scambio link con il mio blog Inter calcio sport? http://intercalciosport.blogspot.com/
Me lo ricordo quel Milan lì, autore di vittorie memorabili contro la Sampdoria al 96', la Salernitana, e tante altre frutto di quello che poi fu ribattezzato "cul de Zac".
RispondiEliminaGiocavano con Sala difensore centrale, Helveg e Guly esterni, Weah inizialmente confinato come punta esterna (Weah, ci rendiamo conto?) e poi rimesso al posto giusto con l'inserimento determinante di Boban come trequartista. La dimostrazione della pochezza di quella squadra fu che quello scudetto fu un isolato exploit in mezzo al nulla, fino ai nuovi investimenti di qualche anno dopo.
Di quella Juve di Ancelotti rimontata clamorosamente ricordo la disfatta di Verona (quando mi pare che segnò due gol Cammarata), e i punti dilapidati in casa con la Lazio nello scontro diretto. Tutti parlano di Perugia e del diluvio, ma la verità è che quella squadra il campionato avrebbe potuto chiuderlo 2 giornate prima.
Ma si sa, Ancelotti è un grande allenatore ;)
Riguardo il 5 maggio, sono del parere che l'Inter di Cuper non fosse attrezzatissima e avesse delle lacune importanti, ma che delle tre la più forte era la Roma di Capello, vittima però della sua stessa incapacità di vincere sul campo delle tre squadre che poi furono retrocesse (vedi Venezia).
Tuttavia, quando hai 1 punto di vantaggio a 90' dalla fine del campionato, non vincere è segno di grave immaturità e mancanza di carattere, anche perchè quella Lazio non è che fosse gran cosa.
Arrgianf, sui punti regalati al Milan ho già scritto tempo fa, e concordo sul fatto che sono stati errori grossolani che hanno fatto cambiare completamente dei risultati importanti non solo in chiave scudetto (vedi la Fiorentina che con quei tre punti in più sarebbe ancora in corsa per l'Europa).
Tuttavia, il crollo dell'Inter non ha giustificazioni, perchè anche col Milan lontano oggi la Roma potrebbe comunque piazzarsi a -4 e riaprire in ogni caso ogni discorso.
Vedremo quali saranno le ripercussioni del dopo-Chelsea, e se l'apatia dela squadra è figlia del momento o un qualcosa di più generalizzato.
Nessun problema per lo scambio link, ti inserisco tra i link amici ;9
Oh bene vedo il Link a lato. Ti inserisco anche io.
RispondiEliminaInsomma dopo Chelsea si vedrà l'Inter come è. Io spero che i 4 gol presi dal MIlan il abbiano distrutti e stasera a Chievo perdono ma è quasi impossibile; alla fine il rigore glielo danno sempre.