"Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget" (Johann Cruijff)
11 aprile 2010
Set point sfruttato, è sorpasso!
Parlare di serie A non è semplice, dopo la settimana in cui si è ufficialmente aperta la seconda tranche di Calciopoli, con tutto quello che sta venendo fuori e tutto quello che da martedì in poi potrà succedere a scuotere le fondamenta del campionato.
L'evento però è di quelli che non lasciano indifferenti nemmeno un appassionato attualmente molto deluso come il sottoscritto: l'Inter, dopo aver eluso il primo trappolone sorpasso qualche settimana fa grazie al pari del Milan a San Siro con il Napoli, non è uscita indenne dal curvone spalancatosi dopo la sconfitta di Roma, e adesso gli scenari in chiave scudetto vanno ribaltandosi sensibilmente.
L'ennesimo pareggio della banda Mourinho a Firenze ha spalancato la corsia ai giallorossi, che nell'agevole impegno interno con l'Atalanta non hanno fallito quello che a cinque giornate dalla fine considero non un match point, ma di certo un set point importante. Le sorti del tricolore adesso sono tutte in mano alla formazione di Ranieri, che con cinque vittorie sarebbe campione d'Italia senza curarsi dei risultati dei rivali.
Considerando che all'inizio del girone di ritorno il distacco tra le due formazioni era di 11 punti, l'impresa dei capitolini è clamorosa almeno quanto il rallentamento dell'Inter. I nerazzurri nel girone di ritorno hanno totalizzato 22 punti, contro i 35 dei giallorossi: all'andata, i campioni d'Italia in carica ne avevano fatti la bellezza di 45, e anche vincendo adesso le restanti cinque gare potrebbero solo arrivare a 37. Un suicidio sportivo in piena regola.
La domanda, adesso che il sorpasso è cosa fatta, è se adesso la squadra di Ranieri riuscirà a tenere fino a fine stagione, senza farsi prendere dal "mal d'alta quota". Perchè l'ostacolo maggiore, calendario alla mano, è proprio la scarsa dimestichezza della squadra e del suo tecnico a stare davanti, resistendo alle pressioni che questo comporta. I segnali che possa essere l'anno della Lupa, comunque, ci sono tutti: il tacco di Okaka al Siena a tempo scaduto (col ragazzo già pronto a partire per Londra, già ceduto al Fulham), le vittorie rocambolesche di Torino e Firenze (dove invece l'Inter ha raccolto la miseria di un punto), la sfida con la stessa Inter decisa da Toni ma che sarebbe potuta tranquillamente finita in parità, visti i tre legni colpiti dai nerazzurri.
La prossima giornata prevede un doppio confronto di cruciale importanza: il derby di Roma, dove la Lazio proverà a centrare la vittoria che potrebbe valere la salvezza anticipata e lo storico sgambetto agli odiati avversari, e il derby d'Italia, con una Juventus dal dente più che mai avvelenato in cerca di punti Champions, con l'occasione irripetibile di dare la definitiva mazzata ai nerazzurri.
Nerazzurri che hanno la Champions League, elemento che ne ha impreziosito l'annata ma che certamente ha influito non poco nel calo della squadra in campionato, mentre la Roma è concentrata, mentalizzata solo sull'obiettivo scudetto. Il doppio confronto col Barcellona richiederà un notevole dispendio di energie psico-fisiche, e questo è un altro particolare importante da mettere sul piatto della bilancia di questa lotta a due (col Milan non ancora del tutto fuori, ma decisamente staccato).
Insomma, lo slogan più famoso del Mourinho italiano, ovvero gli "zeru tituli" rischia di ritorcersi pericolosamente contro il tecnico lusitano, che adesso si trova nella situazione a lui inusuale di inseguitore in campionato, alle porte della quasi proibitiva sfida con il Super-Barça visto ieri nel clasico. La differenza tra il grande Slam e un pugno di mosche passa attraverso gli esiti degli incontri dei prossimi 10 giorni.
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Come avrai visto ho ufficialmente chiuso con questo campionato.
RispondiEliminaCalciopoli2 dimostra che gli ultimi anni di calcio italiano sono stati solo una fiction, o meglio, una farsa.
Detto questo ecco la mia previsione.
1: inter fuori con il barcellona fin dall'andata.
2: la rometta di ranieri non ne vincerà neanche la metà di quelle che rimangono da qui alla fine.
Ranieri è l'emblema del braccino corto.
3: moratti si porta a casa un campionato inutile e farsa. Generato da un calciopoli1 ormai chiaramente preordinato ai danni di Moggi e della Juve.
4: il perdente ranieri finisce in nazionale.
ps
ora tutto sta a vedere se queste cose le penso davvero o sono solo scaramantico ;)
Da tempo dicevo che il campionato del'inter poteva farlo perdere solo mourinho... L'eccessiva pressione con cui aveva caricato la squadra gli si è riversata contro. L'ostacolo per la Roma è l'ambiente romano. Comunque penso che chi sarà in vantaggio dopo la prossima giornata, 80 su 100 vince il campionato.
RispondiEliminaNon so se qualcuno ha avuto la sfortuna di guardare la tv di regime ieri sera, nel programma contro-Juve. Dopo un mare di cazzate dette da Liguori e intervenuto Moggi e appena ha iniziato a parlare male del Milan gli hanno chiuso la telefonata in faccia.
@Marco
RispondiEliminaIl perdente per antonomasia, il "martello" che ne prende 6 dai greci in due partite, ha negli ultimi tempi una fortuna sfacciata. Non mi stupirei se alla fine conducesse in porto lo scudetto.
Riguardo la Champions, l'andata darà secondo me 3/4 del verdetto finale..se sarà pari con gol, al Camp Nou non ci sarà storia.
@Sante
Ieri controcampo mi ha tenuto sveglio fino alla fine, quando Brandi a un certo punto ha fatto una faccia allucinante per la non prevista telefonata di Moggi in studio.
Brandi, che è la quinta essenza dell'aziendalismo, ha iniziato a dire frasi di difesa alla sua mediaset, quando Moggi ha iniziato a leggere una delle tante intercettazioni che giustificherebbe la radiazione del Milan da tutte le serie. Il capolavoro è stato riattaccare quando il contenuto si andava facendo pesante, adducendo la motivazione dei tempi ristretti..avrei voluto vedere se avesse telefonato Galliani, cosa sarebbe successo: si sarebbe tirato avanti fino alle 2..
Liguori è sostanzialmente uno dei tanti tifosi romanisti, che non avendo mai vinto nulla in vita sua adesso gongola come se il campionato fosse ormai affare solo loro. Riguardo Calciopoli ne ha dette tante, troppe, in piena antitesi con l'altro elemento di parte Mughini. Paparesta diciamo che rappresentava un elemento equilibrante nella dissertazione, ma è incredibile vedere come ognuno abbia la sua versione personale sulla vicenda.
D'accordissimo sulle percentuali scudetto, se la Roma gira in testa al prossimo turno è quasi fatta.
antonio: Ho notato l'improvvisa perdita di coloro sulla faccia di Brandi, stava avendo un mancamento. Tutto il contrario di quando comparve berlusconi dopo la vittoria dell'intercontinentale (fossi milanista sarei incazzato come una iena perchè ci mette la faccia solo dopo le vittorie)... Sembrava Cristo che recitava in Padre Nostro in mezzo agli apostoli.
RispondiEliminaUna trasmissione emblema della disinformazione all'italiana, se ti interessa ho scritto qualcosa sul mio blog e sul sito con cui collaboro.
Che dire poi di Liguori, ieri difendeva l'operato dei giudici sportivi (neanche giudici veri e propri) il 1995 paragonò i giudici che arrestarono dell'Utri ai militari serbi in Bosnia. Per questa vicenda è stato condannato in via definitiva dalla cassazione per diffamazione aggravata. Che altro vuoi che di dica, è un falso moralista e garante della libera informazione che poi però dichiara che "i lettori di Repubblica sono un popolo di imbecilli". E' uno che alla vigilia di Parma-inter ultima giornata 2008 diceva che il Parma avrebbe fatto vincere l'inter in cambio di prestiti per la serie B dell'anno dopo...
Non mi è piaciuto neanche Mughini ieri, non ha saputo difenderci, ha iniziato a parlare della storia di Andreotti che non c'entra assolutamente nulla con la Juve.
Mah, Mughini mi è sembrato uno che sostanzialmente non aveva voglia di tirare fuori nuovamente gli stessi argomenti, e quando ha chiamato Moggi è stato più volte inquadrato in pose ed espressioni che facevano pensare ad un orgasmo in atto :)
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