17 aprile 2010

Inter-Juve, derby d'Italia senza fine


In un clima sempre più tossico attorno alla sfera calcistica italiana è uno sforzo parlare di calcio giocato, ma ci provo comunque.

In un venerdì sera generalmente inusuale per gare di questo tipo, è andato in scena quello che è considerato il "derby d'Italia" tra Inter e Juventus, gara che da sempre racchiude al suo interno significati che vanno oltre i 3 punti, oltre i piazzamenti, oltre la logica.

Certo, c'è chi la pensa diversamente riguardo questa gara, come il solito barzellettiere Galliani che tempo fa asserì: "Non sono d'accordo con chi definisce l'incontro di stasera come derby d'Italia in quanto mi risulta che Inter e Juve siano staccatissime in Europa rispetto al Milan. Ed anche in Italia, mi sembra che oggi giocano la prima squadra contro la terza, e non c'è il Milan, che per numero di scudetti è la seconda". Ma si sa, per lui sproloquiare non è mai stato un problema.

Inter-Juve non è mai stata una partita come tutte le altre, ed anche ieri se ne è avuta una parziale dimostrazione. Parziale perchè fino a che le due squadre sono state in parità numerica si è assistito ad una gara equilibrata, non bellissima ma agonisticamente dura e ricca di tensione: l'espulsione di Sissoko ha poi spostato l'inerzia nettamente a favore dei nerazzurri, che in un secondo tempo arrembante hanno portato a casa il 2-0 che li tiene ancora in corsa per il tricolore grazie alla rete capolavoro di Maicon e al raddoppio a tempo scaduto di Eto'o.

Vediamo cosa ha detto questo derby d'Italia, analizzando la situazione delle due squadre.

INTER

Partiamo da una considerazione: l'Inter vista nel primo tempo fino all'espulsione di Sissoko non avrebbe neanche una chance di uscire vittoriosa dall'imminente doppia sfida col Barcellona. Tuttavia, considerando che le quattro sconfitte maturate in campionato dalla squadra di Mourinho sono arrivate tutte alla vigilia di un impegno di Champions, l'aver portato a casa un risultato fondamentale per la corsa allo scudetto è comunque di buon auspicio in vista della sfida dell'anno.

La sensazione comunque è che i nerazzurri siano stanchi, provati da un calendario fitto di impegni a cui finora la contromisura del turn-over è stata applicata con fin troppa moderazione. Alcuni elementi, come Milito (che tira la carretta da inizio stagione) e Pandev (che sta pagando adesso la lunga inattività, dopo un inizio sfolgorante) su tutti, stanno faticando parecchio nelle ultime uscite, ed appare evidente come l'innesto di Balotelli sia fondamentale a questo punto della stagione. L'attaccante appare in forma strepitosa, e i suoi ingressi in campo sono seguiti quasi sempre da un miglioramento del gioco offensivo. Sarà un caso? Non credo. Anche il rilancio di Quaresma potrebbe essere una soluzione per le gare sulla carta meno ostiche (come ad esempio quella con l'Atalanta in programma alla prossima giornata), al fine di preservare energie importanti per il rush finale.

Inter che comunque torna in testa, almeno fino a domani. La sensazione è che se la Lazio riuscirà a fermare la Roma difficilmente la situazione in testa alla classifica cambierà ancora, ma reputo comunque i giallorossi strafavoriti per il derby di domani pomeriggio e non dò eccessivo credito ai biancazzurri contro una squadra che in questo momento sposa un condizione fisica ottimale ad un rapporto con la dea bendata particolarmente positivo.

JUVENTUS

Zaccheroni e Chiellini ieri erano parecchio contrariati per l'operato del direttore di gara, reo di avere comminato a Sissoko una prima ammonizione che non c'era. Il mio parere è che attaccarsi ad una prima ammonizione come giustificazione parziale di una sconfitta è riduttivo, per il semplice fatto che in quella occasione sono stati ammoniti per reciproche scorrettezze sia Motta che Sissoko.

La presa di posizione di Damato è stata quella di ammonire per cercare di calmare degli animi che si erano infuocati fin troppo. La differenza è che mentre Motta è riuscito a finire il primo tempo, ed è poi stato sostituito da Stankovic, il maliano ha continuato a randellare incurante del giallo che già pendeva sulla sua testa, guadagnando gli spogliatoi senza protestare neanche.

La chiave della gara sostanzialmente è tutta lì, perchè per 37 minuti era stata una Juventus all'altezza dell'impegno e per nulla rassegnata ad un ruolo da sparring partner. Certo, tenere per un'ora con un uomo in meno sarebbe stata un'impresa proibitiva per una squadra che ancora fatica a trovare un'identità e che ormai naviga a vista da mesi.

Zaccheroni, ancora una volta, ha dimostrato di non avere le idee chiare e di aver perso la bussola. Prima 3-4-3, poi difesa a 4, adesso di nuovo il rombo con Diego dietro due punte: non c'è mai stata una forma precisa per questa squadra che nella gestione Zac ha fatto finora meno punti rispetto alla già disastrosa gestione Ferrara.

Proprio Diego, il fiore all'occhiello della campagna acquisti bianconera, è ormai diventato il vero fardello della squadra: non prende per mano le redini del gioco, non è mai nel vivo dell'azione, insomma è un giocatore assolutamente normale che finora ha fatto vedere cose positive solo nel primo mese e mezzo. Forse insistere su di lui è costato il posto a Ferrara, e sta pregiudicando la stagione anche di Zaccheroni, che ieri ha visto il miglior Diego della sua gestione. Figuriamoci cosa aveva visto finora, mi chiedo io.

Le ultime trasferte hanno portato 0 punti, dopo le sconfitte con Napoli, Sampdoria e Udinese, e adesso il Napoli è in corsia di sorpasso. Insomma, dopo la disfatta in Europa League è un crollo senza fine per questa Juventus che adesso rischia seriamente di restare fuori da tutto.

E pianificare sul futuro, in queste condizioni e con una dirigenza fatisciente, è praticamente impossibile.


Inter-Juve comunque non finisce qui, ci mancherebbe altro. Nel dopopartita da parte di Gianluca Ferri (Sky) è arrivata l'indiscrezione che comunque è quasi una notizia ufficiale della richiesta imminente da parte della Juventus della revoca dello scudetto assegnato a tavolino all'Inter: attenzione, non della restituzione, ma della revoca, particolare piuttosto curioso.

8 commenti:

  1. Il giudice del campo è stato indiscutibile e perentorio. Inter 2 Moggiopoli 0 e gli è andata di lusso.

    Forza Inter!!!

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  2. Oddio chiamare Juventus 1897 questa squadra mi sembra un trattamento troppo rispettoso nei confronti della Newholland 2006.
    Avremmo peso lo stesso anche senza l'espulsione, attaccarsi agli arbitri è albi da interisti che addirittura contestavano Damato prima ancora che iniziasse la partita. i problemi sono altri. E ben più gravi

    Chiederanno sicuramente la revoca dello scudetto 2006 solo per dare il contentino a noi tifosi ed evitare che qualcuno vada a defenestrarli materialmente. Hai fatto bene a specificare "revoca" e non restituzione della refurtiva, è l'ennesima conferma delle intenzioni di questa ignobile società che vuole tener buoni i tifosi e allo stesso tempo i rapporti con l'inter.

    Vincenzo: al posto tuo mi vergognerei di essere riuscito a perdere contro la Newholland 2006 anche quest'anno. Il napoli ha fatto meglio

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  3. ah, una cosa: ma i buu a Sossoko mentre usciva dopo l'espulsione gli ho sentiti solo io? Strano perchè non ci voleva l'udito bionico eppure non vedo gli occhi fuori dalla orbite dei moarlisti dopo i cori a Balotelli.

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  4. Ieri durante la partita col casino che c'era non ho fatto caso ai buuu razzisti contro Sissoko, certo è che se ci sono stati sono l'ennesima dimostrazione di poco cervello di una grossa frangia della tifoseria italiana.

    Del resto, siamo nel paese in cui uno degli slogan è "un negro non è italiano", quando squadre come la Francia coi "colored" ci hanno vinto un mondiale e un europeo.

    La posizione assunta dalla Juventus è, per come la vedo io, incomprensibile. Qualunque presidente al mondo farebbe quantomeno il tentativo di riportarsi a casa lo scudetto, poi male che vada ci scapperebbe solo la revoca o neanche quella, ma almeno provarci sarebbe "normale".

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  5. Antonio scusa ma che devono provare? La Juventus non era innocente ed è stato giusto toglierle lo scudetto.

    Per quanto riguarda i "buu" che cmq avrebbero fatto a qualsiasi giocatore gobbo espulso (soprattuto del pirla o il gormito), è davvero ridicola la recriminazione fatta da gente che va allo stadio per cantare "balotelli negro di merda" e "non esistono negri italiani".

    Stendiamo un velo pietoso.

    PS: Bello il nuovo look.

    Un saluto, Vincenzo.

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  6. Vincenzo, quello che mi lascia perplesso è che la società anzichè buttarsi a capofitto nel tentativo di prendersi lo scudetto (a prescindere che sia giusto o no) ora che comunque si è aperto uno spiraglio, chieda invece "solo" la revoca e non l'assegnazione.

    Credo che a quel punto, se ti muovi in un senso, tanto vale muoversi per cercare di tirare l'acqua al proprio mulino, no?

    P.S.: grazie del parere sul nuovo template, ultimamente non ho pace alla ricerca di quello più funzionale..per adesso la scelta è caduta su questo, spero che la mia irrequietezza non mi porti a cambiarlo di nuovo tra qualche mese :D

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. E' sempre la solita questione della doppia morale: se i buu sono della Juve è razzismo altrimenti sono normali. Non è così

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