18 febbraio 2010

La dura legge di Ovrebo: scarso, o "braccio armato"?


Una vergogna, da far vedere in tutto il mondo. Poco altro rimane da dire dopo lo spettacolo scandaloso offerto ieri dalla terna arbitrale di Bayern-Fiorentina, costata ai viola una sconfitta assolutamente assurda e, manco a dirlo, non meritata.

Non ci sono vie di mezzo per definire l'operato del trio norvegese: incapaci, o assolutamente in malafede. Già, perchè la malafede e il complotto dovrebbero essere degli esercizi mentali da evitare, ma a pensar male spesso si azzecca. Non si possono chiudere gli occhi di fronte ad una direzione di gara assolutamente a senso unico, volta solo ed esclusivamente a danneggiare i viola (rappresentanti dell'Italia) e favorendo il Bayern (rappresentante della Germania) in un modo talmente spudorato da suscitare commenti negativi persino nelle testate giornalistiche tedesche.

Non dimentichiamolo, il duello tra Fiorentina e Bayern non è solamente un ottavo di finale di Champions League, ma è un vero e proprio derby Italia-Germania, che ha in palio (leggete qui) un posto nell'Europa che conta a partire dalla prossima stagione. E per questo motivo, uno scontro incrociato del genere rappresenta una sorta di spareggio decisivo, più per i tedeschi che per noi: con lo Stoccarda che verrà probabilmente asfaltato dal Barcellona, una vittoria della viola vorrebbe dire per l'Italia missione compiuta.

Ripeto, non voglio cadere nel trappolone del complotto ai nostri danni, ma di certo qualcosa di marcio esiste, e a quanto pare quello che succede in casa nostra al confronto è acqua fresca.

Ricordate penso un pò tutti, chi è Ovrebo. L'arbitro norvegese già nella scorsa edizione della Champions si era macchiato di un vero e proprio attentato ai danni del Chelsea, estromettendolo con le sue decisioni a senso unico da una finale che sarebbe stata strameritata per quanto visto sul campo.  

Hiddink, allora tecnico del Chelsea, lasciò andare ad una frase emblematica: "L’UEFA non voleva una finale diversa da Manchester – Barcellona. Ci sono riusciti". Difficile dar torto all'olandese, che ha riconosciuto nel panzuto norvegese il braccio armato di un qualcosa di più grande di lui.

Ma a quanto pare il fischietto scandinavo all'UEFA piace proprio, visto che ieri, in una gara così importante per tutte le implicazioni in termini di ranking Uefa di cui ho parlato prima, si è ritrovato a dirigere e a combinare disastri: espelle Gobbi, sorvola su un'entrata assassina di Klose da rosso diretto, e convalida un gol in palese fuorigioco di due metri allo stesso Klose (che non ci sarebbe neanche dovuto essere). 

Uno pensa: sì, però in quel caso era il guardalinee che doveva segnalare l'irregolarità, sta lì apposta. Ma niente, a quanto pare neanche gli assistenti erano in gran forma, fermo restando che un fuorigioco di due metri lo vede anche mio nonno con la cataratta.

La Fiorentina, nonostante un Montolivo acciaccato per tutta la gara, stava tenendo il campo alla grande, contro un Bayern che veniva da due mesi di sole vittorie (quasi) e che sembrava dovesse mangiarsi il mondo. Squadra ordinata, pericolosa nelle ripartenze e bravissima a mettere la museruola a Gomez e Ribery, con Robben comunque tenuto a bada anche se con maggiori difficoltà. Sconfitte del genere, anche se lasciano le porte aperte per il ritorno (e questa Fiorentina può davvero farcela), lasciano comunque l'amaro in bocca e la sensazione di essere stati rapinati di qualcosa che si stava meritando sul campo.

E intanto, mentre si consumava lo scempio all'Allianz Arena, in Portogallo un altro arbitrino proveniente dal freddo Nord-Europa (Svezia, stavolta) combinava disastri su disastri al pari dello sciagurato Fabianski (portiere dei Gunners), giocando un ruolo fondamentale nella sconfitta degli inglesi allo stadio Dragao.

Chi è il soggetto in questione? Hansson, l'uomo che non vide il fallo di mano grande come una casa di Henry, e che di fatto mandò a casa l'Irlanda suscitando le polemiche che tutti ricordiamo. Come premio per il suo operato, ovviamente, c'è la direzione di un ottavo di Champions League, ci mancherebbe altro.

E in attesa di vedere cosa succederà all'Inter (il Chelsea andrà anche indennizzato, in qualche modo, no?), mi viene solo da dire: che tristezza.

3 commenti:

  1. La legge di Ovrebo? Hai dimenticato la voce "corrotto".

    Un saluto, Vincenzo.

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  2. Questo è il risultato della "grande importanza" che ha il calci italiano. Siamo considerati niente! Arbitra chi non dovrebbe, Platini si sbraccia sugli spalti alle occasioni del Bayer e noi (italia) torniamo a casa con una bella sconfitta morale.

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  3. Non contiamo più molto dal lontano 2002, quando fummo vergognosamente presi in giro da quel lestofante passato alla storia chiamato Byron Moreno.

    Come abbiamo vinto il mondiale è un mistero che non si spiega tutt'oggi, e di certo rimane forte l'idea di qualcosa di marcio molto, ma molto in alto.

    Si può essere scarsi, ma un arbitraggio di questo tipo sembra più scientifico che scadente..la Fiorentina deve andare a casa, e il Bayern avanti, punto.

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