21 febbraio 2010

Inter, just relax, take it easy..


L'eco della parola "complotto" risuonava a San Siro ben prima del fischio d'inizio di Tagliavento. Uno striscione esposto dalla curva nerazzurra mostrava tutte le paure per un calcio italiano sempre più bistrattato in Europa e per un incontro di Champions alle porte che potrebbe trasformarsi in una sorta di "polizza di indennizzo" per un Chelsea scippato della finale solo pochi mesi fa.

La gara coi londinesi incombe, il nervosismo sale, e così succede che per dieci minuti praticamente non si gioca. Falli a ripetizione, interruzioni continue, e diciamolo, un'Inter non brillante.

Guardando la gara con gli occhi di Mourinho, sembrerebbe di assistere ad un attentato in pieno stile-Ovrebo (o Moreno, tanto siamo lì). La realtà è stata, effettivamente, ben diversa, e i colpevoli vanno ricercati principalmente nei due centrali nerazzurri (Samuel e Cordoba), che nonostante un bagaglio di esperienza enorme si sono fatti letteralmente mettere in saccoccia da un Pozzi decisamente più furbo di loro.

Capitolo Samuel: poteva andare fuori già al 28' per un fallo assassino su Pozzi (che almeno stavolta ha poco da accentuare), beccandosi un giallo, poi tre minuti dopo ci va in modo diretto per la manata allo stesso attaccante doriano. Scoppiano le protese a San Siro, ma c'è poco da protestare: il mistero si chiarisce (almeno per me) quando un mio amico dallo stadio mi chiama a fine primo tempo per chiedere informazioni sulla dinamica dell'accaduto, visto che nella curva nerazzurra tutti pensavano ad un tocco netto di braccio di Pozzi che però non c'è.

Capitolo Cordoba: una prima ammonizione che a regolamento è automatica (esce dalla barriera prima del fischio dell'arbitro), una seconda che personalmente qualche dubbio lo lascia. La furbata di Pozzi è volare senza ritegno alcuno appena sente il fiato del colombiano, il cui errore è invece quello di andare a commettere un'infrazione del genere con un giallo già sul groppone.

Insomma, uno sbarbatello che fa cacciare due difensori della caratura di Samuel e Cordoba non è cosa da tutti i giorni, ma è quello che è successo a San Siro, e fin qui c'è poco da recriminare.

Quello che secondo me è stato valutato in modo forse troppo lieve è il gesto di Pazzini, che probabilmente avrebbe dovuto guadagnare la via degli spogliatoi ben prima del quarto d'ora finale. Lucio lo urta nella foga di uscire dall'area piccola, e l'attaccante gli assesta un bel calcione in modo del tutto intenzionale: atteggiamento violento, rosso automatico. E dato che a pochi minuti di distanza c'è stata la seconda espulsione, è facile capire che quell'episodio avrebbe potuto modificare in modo sostanziale la gara.

Le manette di Mourinho (che già spopolano su blog e siti vari) sono la perfetta fotografia di uno stato d'animo non tranquillo del portoghese, che più volte ha esternato le sue perplessità riguardo il metro di giudizio dei direttori di gara contro la propria squadra. E non ha nemmeno tutti i torti, ma non è questo il punto.

Il punto è che il nervosismo mostrato dalla capolista nella prima mezz'ora di ieri è sintomatico di una pressione che sta diventando insostenibile e andrà affievolendosi solo quando il Chelsea, comunque vada, sarà alle spalle. E un anno fa, a cavallo della doppia sfida con il Manchester, successe esattamente la stessa cosa.

La gestione del doppio impegno è sì faticosa, ma non deve diventare un'ossessione, specialmente in considerazione del fatto che la squadra ha dimostrato anche ieri (se mai ce ne fosse stato bisogno) di essere forte, avere carattere e poter tranquillamente affrontare gli inglesi a viso aperto, a differenza degli anni passati in cui arrivava in riserva e con evidenti problemi di gioco.

Avrebbe retto, il Chelsea, in 9 contro 11 per un'ora, sfiorando la vittoria e rischiando poco o nulla? Questo dovrebbero chiedersi i nerazzurri, e la risposta è che il Chelsea visto ieri contro il Wolverhampton forse ci avrebbe anche lasciato le penne.

Semmai, c'è da lavorare sulla tenuta nervosa di una squadra che sembra soffrire terribilmente l'avvicinarsi di un appuntamento di importanza cruciale, e che cela al suo interno anni e anni di delusioni da cancellare. E la soluzione non è ammanettare il direttore di gara, ma trasformare questa tensione evidente in energia positiva, per evitare che anche stavolta finisca come troppo spesso è accaduto nel recente passato.

Per usare una frase di quel Cat Stevens tanto caro a Leonardo, verrebbe da dire "Inter, just relax, take it easy"..

13 commenti:

  1. A parte il fatto che l'Inter della prima mezz'ora a me è piaciuta, i rossi su samuel e cordoba ci stanno e l'ho detto anche nel mio blog, però il problema è che vengono usati due pesi e due misure e questo non è affatto giusto. E dato che questi errori si stanno ripetendo inesorabilmente a ogni domenica allora è normale che girino le palle ai giocatori e a noi.

    Cmq pensiamo al Chelsea ora, anche se la vedo dura dato che ieri abbiamo speso tantissimo!

    Un saluto, Vincenzo.

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  2. Ora dobbiamo pensare al Chelsea, vincere è d'obbligo e non sarà affatto facile! Comunque Vincenzo ha ragione, qui si usano due pesi e due misure, non mi sta bene!
    Samuel e Cordoba giustamente espulsi, da regolamento forse si, ma queste cose non accadono mai, mai mai a nessuno tranne che a noi! Oggi pomeriggio Amauri ha applaudito l'arbitro, è stato espulso??? Nooooooooooo!!!!!!
    Ciao
    Sergio
    C'èSolol'Inter!!!|ilblog

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  3. Penso che, smaltita la rabbia di ieri sera, a mente fredda un pò tutti oggi ci siamo resi conto che le sanzioni erano giuste ma si usano metri di giudizio differenti.
    Rosetti difronte ad un'identico fallo di mano ha usato due pesi e due misure dando rigore quando il tocco è avvenuto in area nerazzurra (Samuel in Bari-Inter) e sorvolando quando è avvenuto in area avversaria (Aronica in Napoli-Inter).

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  4. Ci vuole uniformità di giudizio, su questo siamo d'accordo.

    Il mani di Aronica deve essere pesato allo stesso modo di un mani di Samuel in area, così come Bonucci deve essere espulso allo stesso modo di Samuel ieri sera..ma al di là di questa ovvia considerazione, credo che senza il nervosismo mostrato ieri sera l'Inter avrebbe potuto portare a casa la partita tranquillamente, perchè si è visto che la Samp era andata a Milano a prendersi il punto (come dimostra il nulla creato dopo la doppia superiorità numerica).

    Ci vuole tranquillità, questa squadra il campionato lo perde solo se si suicida (sportivamente parlando).

    Ciao ragazzi!

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  5. Che il campionato possiamo perderlo solo noi è certo, dato che gli altri sono scarsi e discontinui.

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  6. Ma voi interisti vi lamentate anche quando vincete a mani basse ??? Siete sempre i soliti.

    Elvis.

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  7. Inizio ad avere paura della Riomma. Si trova in ottima forma fisica mentre l'Inter inizia ad accusare la prima parte di stagione...ciao

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  8. @Anonimo-Elvis

    Ma sei proprio l'Elvis che mi auguro che tu sia? :D

    Fatti un account google, così passi più spesso a lasciare commenti qui..su su ;)

    @yarshal
    La Roma viene su bene, non ha un gran gioco ma ha acquisito solidità e fiducia nei propri mezzi..con lo scontro diretto all'Olimpico (dove ospiterà anche il Milan tra due giornate) può veramente sperare nella rimonta, anche se l'Inter, ripeto, dovrebbe suicidarsi.

    @Vincenzo
    Per ora sono stati discontinui fino a un certo punto, non dimentichiamoci che il Milan se va a vincere a Bari e Firenze è a -4, e la Roma a -5 non è che sia lontana anni luce.

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  9. Cordoba non andava neanche ammonito: sulla punizione è partito in tempo e sul fallo a centrocampo non era così eccessivo. Samuel va bene l'ammonizione ma il secondo giallo non ci stava, lui era avanti al difensore e ha cercato di farsi spazio. Tagliavento venduto.
    Al Bari ieri sera non hanno dato un rigore netto sullo 0 a 0.
    http://arrgianf.blogspot.com/2010/02/calcio-20-febbraio-2010-inter-sampdoria.html

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  10. Arrgianf, credo che a regolamento le espulsioni ci stiano.

    Il problema è che ci stava anche quella di Bonera con relativo rigore, per una direzione di gara al San Nicola uniforme a quella di Tagliavento sabato..e ciò non è stato.

    Ognuno sceglie il proprio metro di giudizio e la propria condotta di gara, certo è che con meno nervosismo l'Inter avrebbe mantenuto l'11 vs 11 e si sarebbe giocata la gara al meglio.

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  11. Ti ricordo che Pozzi a metà primo tempo ha messo le mani in faccia a Muntari e li andava almeno ammonito! Il secondo Fallo di Cordoba, casi simili, in Italia non li ho mai visti fischiare.
    Cmq se si erano accordati che dovevano penalizzarci prima o poi Tagliavento ne avrebbe combinata qualcuna... tipo ci annulla un gol da centrocampo o dava un gol alla Samp con fuorigioco di 10 metri...

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