07 settembre 2011

Serie A, ci siamo quasi: le venti partecipanti - parte seconda



Dopo la prima carrellata di ieri, in cui ho analizzato le sei formazioni che a mio avviso partono avanti nella caccia a scudetto ed Europa, continua il viaggio all'interno della serie A che sta per prendere il via. Siamo nel cosidetto limbo, la terra di mezzo dalla quale spesso escono fuori le sorprese migliori sia in positivo che in negativo, ed è da qui che di solito saltano fuori le variabili impazzite che danno quel tocco di imprevedibilità al campionato.



Fiorentina - Dovevano partire tutti i big, dando il via a una diaspora che avrebbe comportato un forte ridimensionamento di una squadra che fino ad un anno fa si giocava alla grande le sue chance in Champions League. E invece, eccoli lì: Gilardino, Vargas, Montolivo e anche lo stesso Cerci sono rimasti (più o meno volentieri) in viola, ed è da loro che riparte la sfida di Sinisa Mihajlovic dopo la non brillantissima annata passata tra mille infortuni e incomprensioni. Al di là degli ottimi acquisti di Cassani, Kharja e Lazzari, con Santiago Silva tutto da scoprire ma che si porta in dote annate ricche di gol in Argentina, sarà il ritorno di Stevan Jovetic il vero colpo dell'estate viola: il montenegrino, reduce da un terribile infortunio che lo ha tenuto fermo quasi un anno, se starà bene è uno di quelli che può spaccare da solo una partita. Perso Frey, in porta largo a Boruc, il quale raccoglie un'eredità molto pesante: in generale è il settore difensivo che non convince appieno, ma per il resto la squadra può davvero essere una sorpresa. Si gioca molto anche Mihajlovic: riuscirà a riconquistare una piazza che lo sopporta poco o nulla? Voto al calciomercato: 7. 


Genoa - Gilardino doveva essere la ciliegina sulla torta, ma alla fine non è arrivato e Preziosi ha ripiegato su Caracciolo, attaccante ormai maturo per il salto e che nell'ultima stagione ha letteralmente portato la croce in un Brescia che cadeva a pezzi. Frey è un colpo che da solo vale tantissimo, viste le sciagurate prestazioni di Eduardo nel campionato scorso, il nuovo arrivato Bovo e Dainelli costituiranno la coppia di difensori centrali con Mesto e Antonelli terzini di spinta. Malesani dovrebbe affidarsi ad un 4-3-1-2 molto offensivo, e lì in mezzo oltre alla grinta e alla fisicità di Kucka ci saranno il neoacquisto Constant (gran colpo) assieme a quel Veloso che non ha brillato nell'ultima stagione ma è un giocatore che può fare la differenza. L'"1" che agirà dietro le punte sarà lo sloveno Birsa, talentuosissimo trequartista dotato di mezzi fisici importanti e di un gran tiro dalla distanza: può essere una delle rivelazioni del campionato. La conferma di Palacio rende il mercato del Prez quasi perfetto, e quest'anno a Genova si può davvero provare ad osare di più: per il livello del ceto medio attuale, sporgersi con vista all'Europa può essere possibile. Voto al calciomercato: 7.


Udinese - Sanchez? 40 milioni. Inler? 17. Zapata? Circa 9. Un tesoro di quasi 66 milioni incassato da tre cessioni illustri è ossigeno puro per il bilancio di una società che vive di talenti valorizzati e rivenduti a prezzi folli, ma la qualificazione alla Champions League imponeva qualche sforzo anche nel mercato in entrata. Così non è stato, e ad Udine già si lavora per trovare in casa i nuovi campioni: confermata la struttura portante Handanovic-Asamoah-Isla-Armero-Di Natale, i nomi nuovi sono Neuton e Danilo (difensori brasiliani), Ekstrand (terzino svedese), Badu (centrocampista ghanese, per me fortissimo), e soprattutto il rumeno Torje, di cui si dice un gran bene. Tante scommesse per una squadra giovane, che sarà impegnata su più fronti: Guidolin è un tecnico fantastico, ma fare ogni anno i miracoli è dura per chiunque. E quest'anno, puntare oltre il centroclassifica sembra davvero un azzardo. Voto al calciomercato: 5.5.


Palermo - Una polveriera. Come giudicare diversamente il Palermo di Zamparini, che già si porta dietro lo scalpo di Pioli dopo due soli mesi di lavoro? Sono stati ceduti Pastore (inevitabile), Bovo, SiriguCassani e Nocerino ma a parte l'argentino che rimane insostituibile sono arrivati Aguirregaray (che fu accostato un anno fa all'Inter per il dopo Maicon), Silvestre, Barreto e l'estremo difensore greco Tzorvas che potrebbero non far rimpiangere chi è andato via. Il gioiellino israeliano Zahavi sembra interessante, ma con l'avvento di Mangia e del 4-4-2 per i trequartisti come lui e Ilicic la vita è dura. La sensazione è che con meno caos nelle scelte del patron, e con un allenatore navigato in panchina, l'anno di transizione che pare destinato ad affrontare il Palermo potrebbe essere meno avaro di soddisfazioni di quanto si possa pensare. Per adesso però, pensare a qualcosa di più è dura, molto dura. Voto al calciomercato: 6.


Cesena - Che mercato, quello dei romagnoli! Dopo la salvezza della scorsa stagione, la società ha rotto gli indugi e ha consegnato a Giampaolo una rosa ambiziosa e ricca di talento. E' stato trattenuto Parolo, che sembrava destinato ad altri lidi, mentre il colpaccio Mutu è di quelli che spostano gli equilibri: il rumeno porta con sè tanta classe e voglia di rivalsa dopo i recenti fatti che lo hanno coinvolto. Martinez, arrivato nell'ambito della trattativa Giaccherini, è un elemento che ha dimostrato di poter fare la differenza in provincia, Ghezzal ed Eder aggiungono frecce all'arco del 4-3-3 del tecnico romagnolo. Dietro, oltre alla conferma del sempreverde Antonioli, sono arrivati Comotto e Marco Rossi a rinforzare un reparto che comunque sembra quello meno valido dei tre. L'obiettivo dichiarato è la salvezza, sia chiaro, ma questa squadra ha il potenziale per poter stupire. Voto al calciomercato: 8.


Parma - Estate all'insegna della continuità, quella gialloblù. E' stato confermato Colomba, ed in generale la rosa non ha subito stravolgimenti, venendo solo puntellata là dove ce n'era maggior bisogno. Sono rimasti Zaccardo e Giovinco, due sicurezze, ed è arrivato in extremis Floccari, che si giocherà il posto di centravanti con Crespo e Pellè. Il recupero di Galloppa ridà un elemento importante al centrocampo ducale, mentre i ritorni di Biabiany e l'acquisto di Valdes costituiscono alternative di valore ai titolari. In difesa, il prestito di Santacroce può essere l'occasione buona per il rilancio del difensore ex-Napoli, anche se Lucarelli e Paletta partono avanti. Una formazione che può ambire ad una salvezza tranquilla, del resto la dimensione attuale degli emiliani è questa e se poi verrà qualcosa in più tanto meglio. Voto al calciomercato: 6,5.

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