22 giugno 2009

The day-after: l'Italia è da ricostruire

Presi a sberle. E adesso non continuiamo a dire che "siamo campioni del Mondo", perchè davvero non ha più senso. Non possiamo vivere di rendita su un mondiale vinto tre anni fa, dopo la cocente eliminazione dalla Confederations Cup maturata dopo il vergognoso 0-3 col Brasile. In un girone in cui potevamo passare senza troppi affanni (bastava un punticino con l'Egitto), abbiamo collezionato due sconfitte (senza segnare neanche un gol), e vinto contro gli USA ridotti in dieci e comunque qualificati clamorosamente battendo 3-0 proprio l'Egitto, scavalcandoci così nella differenza reti. Bastava segnare un gol, o prenderne uno in meno, ma qualificarsi così sarebbe stato forse anche più umiliante.

Buffon, prima della debacle di Pretoria, diceva che "noi possiamo battere non solo il Brasile, ma Brasile, Spagna e poi di nuovo Brasile". La verità è che questa Italia, con questi giocatori e le scelte quantomeno bizzarre di Lippi non batte proprio nessuno. E il problema, ad oggi, è strutturale.

A Berlino non abbiamo incantato, ma abbiamo vinto grazie alle splendide, disumane prestazioni di Buffon, Cannavaro, Materazzi, Grosso, Zambrotta, Pirlo. Gli anni però passano, e si deve fare i conti con la carta d'identità che vede questi calciatori oltre la trentina e in piena parabola discendente. Buffon rimane un gran portiere, ma non è il miracoloso superman di qualche anno fa, Cannavaro e Materazzi (36 anni per uno) sono sul viale del tramonto (oltre che potenziali riserve nelle loro squadre di club), mentre Grosso e Zambrotta risentono anch'essi della difficoltà di ripetersi a livelli d'eccellenza, e da stantuffi inesauribili si sono ridotti a onesti terzini senza infamia nè lode.

Non c'è stato un completo ricambio generazionale, specialmente nei settori che una volta erano il fiore all'occhiello di tante nostre gloriose nazionali: difensori e portieri. E se per quanto riguarda l'estremo difensore possiamo ancora contare su Buffon per un altro paio d'anni, il problema difesa è scottante. Ci siamo presentati in Sudafrica con Chiellini-Legrottaglie-Cannavaro-Gamberini-Santon-Dossena-Grosso-Zambrotta: obiettivamente, un pacchetto arretrato mediocre, che non ha trovato in Chiellini quel perno in cui si faceva affidamento e che ha fatto acqua da tutte le parti. In Germania, usciva Nesta ed entrava Materazzi: ieri, l'avvicendamento Legrottaglie-Cannavaro ha contribuito al disastro di Pretoria.

Le scelte di Lippi nel complesso non hanno mai convinto già dal principio, quando è stata stilata la lista dei convocati per il volo in Sudafrica. Toni, bomber straordinario (e di cui sono sempre stato un sostenitore), è impresentabile, anche se pure in quel ruolo le alternative non abbondano; idem con patate per Camoranesi (assolutamente inutile), quasi irritante. In compenso, abbiamo Cassano e Pazzini che scalpitano e vengono sistematicamente ignorati dal ct, specialmente il barese. Ridotte al minimo sindacale le bizze caratteriali, l'attaccante della Samp porterebbe qualità e assist a fiumi in una nazionale che pecca anche sotto quel profilo. E anche D'Agostino e Foggia (tra i più positivi elementi della serie A appena conclusa) avrebbero innalzato il livello qualitativo azzurro, oltretutto in un centrocampo che vive di Pirlo e De Rossi. Lippi, evidentemente, la pensa in modo diverso, anche se parla di ricostruzione.

E facciamola, questa ricostruzione, perchè anche se tra un anno non vinceremo il mondiale figuracce del genere vanno evitate assolutamente. I cicli finiscono, ma possono anche continuare: basta capire quando è il momento di voltare pagina.

5 commenti:

  1. www.pianetasamp.blogspot.com

    Le tue considerazioni sono assolutamente condivisibili, tra le cause del flop io aggiungerei anche il logorio psicologico di giocatori reduci da una stagione massacrante e con la testa ormai in vacanza, oltre all'appeal di un torneo che per forza di cose non poteva stimolarli...ed è per questo che Lippi avrebbe dovuto dare maggior spazio alle cosiddette seconde linee così come fece contro l'Irlanda del Nord...ciao!

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  2. Bisognerebbe innazitutto cambiare commissario tecnico. L'Italia di Donadoni pur non entusiasmando particoalrmente era sicuramente migliore di questa.
    Un anno fa all'Europeo siamo usciti ai rigori contro una Spagna forte.
    La ricostruzione va fatta dalla base. Via Lippi !!!

    www.calciorum.blogspot.com

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  3. Siamo tutti daccordo che Lippi abbia fatto il suo tempo, se la situazione non migliora in nazionale, Ferrara dovrà guardarsi le spalle dal ritorno a casa juve del Lippo sconfitto!
    ciao
    Sergio
    C'èSolol'Inter!!!|ilBlog

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  4. Assolutamente da ricostruire ma il problema è la scarsa qualità ke abbiamo in questo momento in Italia a parte Rossi-Balotelli e pochi altri...

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  5. Ve li do io i veri motivi delle batoste!!!Leggete
    http://fratellisberleffi.blogspot.com/2009/06/litalia-dei-campioni-del-mondo-dopo-la.html

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