L'Inter chiude in bellezza il suo campionato, cogliendo anche l'ultimo successo stagionale e centrando l'obiettivo che Mourinho stesso aveva posto: far vincere a Ibrahimovic il titolo di capocannoniere della serie A. Lo svedese segna due gol nel pirotecnico 4-3 di San Siro contro l'Atalanta, e beffa sul filo di lana Di Vaio e Milito, chiudendo a quota 25 reti.
Una girandola di gol al Meazza: Muntari apre, pareggio di Doni, Ibra fa 2-1 prima che Cigarini indovini il tiro da fuori area; nel secondo tempo, uno splendido calcio di punizione di Doni dà il vantaggio agli orobici, poi la rimonta nerazzurra è firmata Cambiasso e, manco a dirlo, Ibrahimovic (splendido colpo di tacco). E' la gara dell'addio a Luis Figo, che lascia il calcio al 43' del primo tempo dopo una carriera straordinaria. E potrebbe essere stata anche l'ultima gara del neo-capocannoniere del campionato con la maglia dell'Inter. I commenti sibilini dello svedese lasciano intendere che sta solo aspettando la grande offerta, anche se precisa che "per ora non c'è niente". L'attaccante ha più volte precisato che lui "non è uno che si lega a vita a un club" e domenica ha rincarato la dose affermando che "in Italia ha vinto tutto, 5 scudetti di fila" e quindi di fatto non sa se avrebbe ancora stimoli continuando nella serie A. Il suo obiettivo, manco a dirlo, è la Champions League.
Non è solo lo svedese a dare perplessità ai suoi tifosi. A Firenze, nella gara valevole per il terzo posto tra Fiorentina e Milan, è il giorno del saluto di Carlo Ancelotti, del definitivo addio al calcio di Paolo Maldini, e della possibile ultima apparizione di Kakà con la maglia rossonera. L'ex pallone d'oro potrebbe essere ceduto al Real Madrid, e di fronte ad una nuova offerta faraonica stavolta il Milan potrebbe cedere.
Milan che fa comunque l'impresa, espugnando con una prestazione convincente il Franchi, con le reti proprio di Kakà e di Pato (subentrato nel secondo tempo a Inzaghi). Pochi minuti dopo il fischio finale, nasce il nuovo Milan: Ancelotti ufficializza quello che si sapeva già, ovvero il suo addio con destinazione Chelsea, e Galliani annuncia l'ingaggio di Leonardo (presentato ieri) come guida tecnica. E il tramonto di un epoca, e l'inizio di una nuova.
E nel giorno degli addii illustri figura anche quello di Pavel Nedved alla Juventus. Il ceco continuerà ancora per un anno o due a dare l'anima in campo, ma non lo farà più per i colori bianconeri. Alla base della scelta del biondo centrocampista, probabilmente qualche screzio con alcuni vertici societari.
La Juve in campo conserva il secondo posto, battendo 2-0 una Lazio ormai in vacanza grazie a una doppietta di Iaquinta, miglior marcatore bianconero assieme ad Amauri. Missione compiuta per Ferrara dunque, che ora va in stand-by in attesa delle scelte societarie sul prossimo allenatore della squadra. Conte e Spalletti i papabili, anche se non è da escludere una riconferma dell'ex difensore napoletano.
Rimaneva da emettere solo un altro verdetto, quasi emesso domenica scorsa peraltro: nessuna sorpresa, in B va il Torino a cui non è riuscito il miracolo di ribaltare a sua favore la situazione compromessa una settimana fa col ko interno contro il Genoa. A Roma, i granata si illudono con Vailatti, ma poi subiscono la rimonta giallorossa firmata Menez-Vucinic-Totti, prima del gol inutile di Ventola. Il Bologna risponde al Dall'Ara con una vittoria, battendo il Catania 3-1 e cogliendo così una salvezza che fino a qualche settimana prima sembrava un assoluto miraggio.
Di Vaio, alla rete numero 24 in campionato, tocca le 101 in serie A, ma non gli basta per vincere il titolo di re dei bomber. L'attaccante romano finisce dietro a Ibrahimovic, assieme a Milito.
Festa del gol a Udine, dove Quagliarella si congeda ai suoi tifosi: il suo passaggio al Napoli è ufficiale. Il 6-2 del Friuli stabilisce il nuovo primato stagionale di reti (otto). Vanno in rete oltre a Quagliarella anche Floro Flores, Pepe, Pasquale, Asamoah e il giovane nigeriano Ighalo; per i sardi, gol di Parola e Acquafresca su rigore.
Tanti gol anche in Genoa-Lecce, che termina 4-1 per i liguri (doppietta di Milito), Palermo-Sampdoria (2-2) e Napoli-Chievo (2-0), gare comunque valevoli solo per la statistica.
Mi dispiace per i tifosi del Torino, come per i tifosi di Lecce e Reggina, ma questo è il campionato. Ibrahimovich sembra destinato al Barcellona, se così fosse davvero, l'Inter dovrà faticare per colmare il vuoto lasciato dallo Svedese. ciao
RispondiEliminaSergio
C'èSolol'Inter!!!|ilblog
Senza Ibra e Kakà il nostro campionato assomiglierà a quello francese..
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