02 novembre 2011

Pallone d'oro, 23 nomination per una vittoria annunciata..



Dopo la prima lista "allargata" contenente 50 nomi, quest'oggi è arrivata la prima scrematura che ha ridotto a 23 i possibili aspiranti al pallone d'oro 2011, premio che dalla scorsa edizione viene assegnato in modo congiunto dalla rivista francese France Football e dalla Fifa in seguito all'unificazione con l'altro prestigioso premio individuale, il FIFA World Player.

Come era prevedibile Antonio Di Natale non ce l'ha fatta ad entrare nei top 23, dopo essere stato inserito nella rosa iniziale. Del resto, l'urto dei fenomeni sparsi nelle migliori squadre del continente era troppo forte da reggere per il capitano dell'Udinese, anche se francamente una sua presenza al posto di Abidal o Benzema sarebbe stata meno scandalosa della presenza di gente come Asamoah Gyan o dell'esclusione di Diego Milito viste un anno fa.

Comunque sia, ecco la lista completa dei calciatori teoricamente in lizza per il premio:

Eric Abidal, Lionel Messi, Xavi Hernandez, Gerard Piquè, Andres Iniesta, Cesc Fabregas, Daniel Alves, David Villa (Barcellona); Mesut Ozil, Xabi Alonso, Iker Casillas, Karim Benzema, Cristiano Ronaldo (Real Madrid); Diego Forlan, Wesley Sneijder (Inter); Thomas Müller, Bastian Schweinsteiger (Bayern Monaco); Nani, Wayne Rooney (Manchester United); Samuel Eto'o (Anzhi); Neymar (Santos), Luis Suarez (Liverpool)

Balza all'occhio (ma forse neanche tanto) l'incredibile numero di calciatori del Barça in gara: addirittura nove, in pratica tutta la formazione titolare eccezion fatta per Valdes, Busquets (ma c'è Fabregas) e Pedro. Folta presenza anche per il Real di Mourinho, con cinque calciatori (anche se ripeto, cosa ci faccia Benzema è un mistero), mentre Bayern e Manchester Utd sono presenti con due. Fa strano vedere anche Zlatan Ibrahimovic escluso da questa lista, ma qualsiasi discussione lascerebbe comunque il tempo che trova visto che tanto, su chi sarà il vincitore, nessuno ha dubbi.

Sarà il terzo pallone d'oro consecutivo di Leo Messi, uno che nell'olimpo dei migliori di sempre ha già un posto d'eccezione pur essendo ancora in attività, e che di questo passo è destinato a vincerne più o meno una decina. Come dicevo un anno fa parlando della vittoria del fuoriclasse argentino nonostante un'annata nella quale non aveva vinto nè la Champions League con il Barcellona, nè il Mondiale con l'Argentina, se il metro di giudizio è diventato improvvisamente il valore assoluto del calciatore, allora tanto vale dare a Messi il premio da qui al 2020 senza star qui a fare nomination che suonano tanto come una presa per i fondelli.

Quest'anno alla luce dei trofei vinti dall'argentino non ci sarebbe stata gara comunque, un anno fa però sì: c'era un Iniesta che aveva vinto il mondiale decidendo la finale, uno Xavi assoluto protagonista della vittoria spagnola in Sudafrica, uno Sneijder fresco di Triplete e con una finale mondiale persa al fotofinish, ed un Milito che aveva appena vinto tutto con la maglia dell'Inter. Eppure alla fine ha vinto lui, la poesia applicata al calcio, bypassando suo malgrado un criterio che fin lì aveva sempre visto vincere chi nell'annata aveva portato a casa i trofei che contano, da protagonista. Io per primo preferivo che si continuasse ad adottare quel metro di giudizio, e sono rimasto un pò stranito quando ho appreso della vittoria di Messi un anno fa.

Penso anche un'altra cosa però: in fondo di tutte le "ingiustizie" che si possono vedere nel mondo del calcio, forse quella di vedere alzare il pallone d'oro a Lionel Messi è quella minore..

Antonio Capone (twitter - @tonycap83)

Nessun commento:

Posta un commento