30 ottobre 2011

Inter-Juventus, la gara delle conferme..



Inter-Juventus non è mai stata una gara come le altre, nè mai lo sarà. La rivalità storica tra le due squadre, sempre molto accesa, è stata inasprita dalla vicenda Calciopoli al punto da rendere lo scontro diretto una gara a sè per significato, motivazioni e valore della posta in palio.

Negli ultimi anni la squadra bianconera affrontava quella nerazzurra da sfavorita d'obbligo, per ragioni di classifica, valore della rosa e per via di progetti che partivano ad agosto e finivano tristemente in macerie già all'alba dell'anno nuovo, triturando calciatori e allenatori in serie. Ecco, quello andato in scena ieri è stato il primo derby d'Italia del passato recente nel quale i favori del pronostico si sono invertiti, al di là delle dichiarazioni di un Conte attento a non sovraccaricare di pressioni la sua giovane creatura nata quest'estate: lo diceva la classifica, lo ribadiva lo stato di forma delle due formazioni, lo puntualizzava lo score da retrocessione della squadra di Ranieri in fatto di gol subiti.

Il campo ha restituito una ulteriore conferma: una Juventus organizzata, attenta e decisamente più in condizione degli avversari ha portato a casa tre punti meritati pur senza giocare una gara straripante, bensì limitandosi a sfruttare tutte le enormi falle di una squadra come quella nerazzurra ormai in crollo verticale e che continua a manifestare problematiche enormi sia per quanto riguarda la tenuta fisica, sia quella mentale nell'arco dei 90 minuti.

L'avvio dei nerazzurri è stato esattamente quella che qualunque tifoso si aspettava, con una squadra arrembante che nei primi minuti sembrava in grado di schiacciare una Juventus partita col freno a a mano tirato. La fragilità complessiva di questa Inter è però una condizione ormai patologica, ed infatti alla prima, vera sortita offensiva dei bianconeri è arrivato il gol di Vucinic, al termine di un'azione di Lichtsteiner figlia di un grossolano errore di Nagatomo in chiusura. E qui arriviamo ad uno dei peccati originali di questa sgangherata Inter 2011/2012: presentarsi ai nastri di partenza con una corsia sinistra assolutamente deficitaria sia a livello numerico (Santon ceduto, Zanetti impiegato in mezzo e Faraoni ormai desaparecido) che a livello qualitativo, visto che il giapponese è poco più che una onesta riserva di una squadra che dovrebbe lottare per obiettivi importanti.

Il gol dell'1-0 è stato un cazzotto fortissimo per una squadra in evidente riserva di autostima, e come da copione sono ritornate sul terreno di gioco le stesse amnesie difensive viste già con Gasperini. Un Matri più spietato potrebbe chiudere la gara già al quarto d'ora quando incrocia di sinistro spedendo a lato. Dopo lo scampato pericolo la reazione dei nerazzurri, trascinati da un Maicon inarrestabile, arriva portando alla rete del pari dello stesso terzino brasiliano, con una sassata deviata in modo forse decisivo da Bonucci.

Con un pò più di fortuna l'Inter potrebbe anche raddoppiare con Pazzini, che incorna benissimo sull'assist del solito Maicon trovando una clamorosa traversa, sulla quale probabilmente muore ogni possibilità di successo per i nerazzurri. Già, perchè sul capovolgimento di fronte arriva la rete di Marchisio, che duetta benissimo con Matri al limite dell'area e infila Castellazzi all'angolino con Lucio e Chivu che assistono inermi al fraseggio dei due calciatori juventini. E' il minuto 33, ma questo è il match-point perchè l'Inter questa volta non rinviene più, e potrebbe capitolare quando Rizzoli non assegna un rigore abbastanza netto su Marchisio lanciato a rete da Pirlo (ennesimo errore della retroguardia nerazzurra), con Castellazzi graziato dal conseguente rosso.

Ranieri nella ripresa prova ad essere decisivo dalla panchina, ed in effetti ci riesce togliendo Zarate e buttando nella mischia Castaignos nel tentativo di soffrire meno le folate di Lichtsteiner. Risultato? Sparisce dal campo l'unico in grado di inventare qualcosa assieme a Sneijder, e se effettivamente la Juve non affonda più è solo perchè contenere il nulla cosmico prodotto dai nerazzurri nella ripresa è un gioco da ragazzi. I bianconeri controllano il risultato con ordine, lasciando un inutile possesso palla ai padroni di casa, e potrebbero triplicare con Vucinic, Estigarribia e Del Piero: finisce 2-1, ed alla fine è giusto così.

Per una Juventus che acquista nuove consapevolezze e si rilancia in vetta alla classifica, con un impianto di gioco valido ed una mentalità che via via va consolidandosi su livelli che sembravano ormai essersi persi dopo due annate da provinciale, c'è un'Inter che si può ormai ufficialmente considerare tagliata fuori da ogni discorso di alta classifica e che paga il conto di errori gravissimi commessi in fase di (non) programmazione dopo la sbornia da Triplete.

Pensare di poter tirare avanti mantenendosi su livelli d'eccellenza con gente che eroicamente ha coronato un'impresa storica, ma ha già abbondantemente passato la trentina è follia pura, smettere di pianificare andando a casaccio sia in fase di campagna acquisti sia nella scelta dei tecnici a cui affidare il (non) progetto è un ulteriore alimentare questa follia.

La differenza, tra questa Inter e questa Juventus, è probabilmente tutta lì: una ha deciso finalmente di progettare con raziocinio, l'altra ha preferito sedersi nell'illusione che nel calcio i risultati possano arrivare sempre e comunque. Errore fatale.

9 commenti:

  1. Ranieri è un buon allenatore frenato dalla sua, cronica, mentalità da perdente. ieri con l'inter sotto 2-1 toglie l'unico giocatore pericoloso (Zarate) per coprirsi. Grazie Claudio.

    Comunque questa partita dimostra che i problemi della Juve con le piccole sono risolti :)

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  2. Sante, mi leggi da un pò, sai cosa penso di Ranieri..come dici tu, mentalità da perdente, perchè anche un occhio poco esperto si sarebbe reso conto che Zarate è l'unico assieme a Maicon e Sneijder a poter inventare qualcosa in questa squadra. Inserendo Castaignos di fatto ha deciso di non giocarsi il secondo tempo, e questo per me è un errore gravissimo.

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  3. Sono curioso: come interpreti le frasi "abbiamo fatto la partita", "siamo stati sfortunati negli episodi", "hanno tirato solo due volte in porta" di, rispettivamente, Ranieri, Pazzini e Ranocchia? Perfino la Gazzetta ha visto un'altra partita o c'è un problema di presa-di-coscienza nell'ambiente nerazzurro?

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  4. Ottima analisi della partita. In effetti Conte non ha assolutamente preso sottogamba la partita, né tantomeno ha voluto stravincere quando l'Inter ha smesso di attaccare con convinzione. Ha amministrato la partita e ha continuato ad avere occasioni, anche se il difetto maggiore della Juventus è proprio la mancanza di cinismo in zona gol.
    Per quanto riguarda Ranieri continua nel fare gli errori che ne hanno macchiato la carriera. Le scelte scellerate del secondo tempo lo dimostrano. A mio avviso Conte, ben conoscendo le caratteristiche del testaccino, ha deciso di lasciare ai nerazzurri il possesso palla, e notoriamente le squadre di Ranieri non brillano  nell'imporre il proprio gioco.

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  5. IJ, la mia interpretazione potrai facilmente carpirla da questo articolo: per me, una squadra che va nel panico ogni qualvolta l'avversario supera la metà campo e soprattutto gioca un secondo tempo del genere non solo non merita di vincere, ma merita assolutamente di perdere e di essere criticata aspramente. La Juventus negli anni bui recenti dava tutto in questa gara, l'Inter a parti invertite questo non lo ha fatto.

    Se "fare la partita" significa concedere ad un avversario 6-7 palle gol, con possesso palla 46/54, allora non so che dire. Ranieri non poteva essere diventato un fenomeno, questo l'ho sempre detto anche quando qualcuno ne esaltava le qualità di "normalizzatore".

    Ti dirò di più: per come l'ho vista io, se entra quel pallone di Pazzini e si va sul 2-1, l'Inter la partita non la vince lo stesso. Quindi c'è poco da parlare di episodi, perchè se dietro sei tenero come il burro non puoi neanche attaccarti ad una traversa presa al 32'.

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  6. Ciao Paolo, e grazie :)

    La coperta cortissima dell'Inter è abbastanza evidente, e nella ripresa con quel cambio assassino che di fatto ha lasciato i nerazzurri in 10 per Conte non serviva più proporre qualcosa, ma solo gestire e approfittare delle praterie che sistematicamente l'Inter lascia lì dietro.

    Come dicevo a IoJuventino, alla fine il possesso palla è stato 46% Inter-54% Juventus, quindi alla fine dei conti si può dire che la scelta abbia pagato anche in termini di controllo della gara.

    Poi, se Ranieri ci ha trovato qualcosa di buono in questi 90 minuti, che dire..beato lui.

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  7. E' proprio questo che non capisco delle dichiarazioni: hanno creato l'alibi per non migliorare e lo dico sinceramente, essendo stato dall'altra parte del fiume per ben 4 anni. Niente autocritica, anzi si marcia sulla falsità più assoluta.

    Marchisio, sul rigore non dato, ha fatto circa 70 metri senza essere mai contrastato. Due passaggi e via libero contro Castellazzi.

    Certo, la traversa in quel momento ha salvato la Juve, ma come hai detto tu almeno in 6 chiare occasioni l'Inter si era salvata, dunque c'è poco da stare allegri. E' il vizio maledetto di Ranieri che tanto novembre lo giocherà da paura, vedrai. E' un fenomeno quando c'è da risalire... appunto!

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  8. www.pianetasamp.blogspot.com

    Analisi che non fa una grinza Antonio...ciao!

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