27 novembre 2011

Lazio-Juventus 0-1: giù la maschera adesso!


Ci sono gare nel corso di un campionato nelle quali la posta in palio è ben più alta dei "semplici" tre punti, ed i benefici derivanti da una vittoria non contano solo per la classifica ma anche e soprattutto per rafforzare convinzioni e velocizzare il processo di crescita della squadra.

Ieri sera la sfida dell'Olimpico tra Lazio e Juventus era esattamente di questo tipo. Due squadre appaiate in vetta alla classifica a quota 22, con filosofie di gioco differenti ma entrambe con la stessa fame di alta classifica e la stessa voglia di stupire, chiamate a fare un pò di sana introspezione per capire quale ruolo possono davvero recitare in un campionato tanto particolare ed equilibrato come questo.

Il campo ha emesso il suo verdetto: vince la Juventus con un gol di Pepe, dopo una prestazione di qualità contro un avversario che non ha certo demeritato ma nel complesso è sembrato inferiore soprattutto a livello mentale rispetto alla squadra di Conte. Una squadra che viaggia ancora imbattuta, e che partita dopo partita acquista sempre più coscienza dei propri mezzi, mostrando grande organizzazione di gioco e una mentalità vincente che forse è l'acquisto più importante di questo nuovo corso bianconero.


A Roma è stata partita vera, con un ritmo folle e grandissima intensità. La Juve, con il recuperato Pirlo in regia, parte col piede sull'acceleratore frastornando una Lazio che probabilmente non si aspettava un tale inizio di gara degli ospiti. I biancocelesti stringono i denti, soffrono ma col passare dei minuti escono fuori iniziando a creare palle gol, come quella gentilmente offerta da Bonucci e salvata da Buffon sull'ex ammazza-Juve Rocchi

E poi, i 13 secondi che cambiano la storia della partita e forse del campionato delle due squadre. Già, perchè tanti sono quelli che passano dal possibile 1-0 alla conclusione della splendida ripartenza che frutta lo 0-1. E' il minuto 34, Hernanes riceve da Radu e serve Rocchi con un filtrante che spacca in due la difesa bianconera: Buffon esce da campione e salva il risultato, rilancia l'azione ed il contropiede imbastito da Vucinic e Matri è letteralmente assassino. Il montenegrino si inventa un lancio perfetto per il centravanti azzurro, cross teso e Pepe a centro area brucia il suo marcatore e infila Marchetti: è il gol partita, anche se la Lazio rimane viva.

Nella ripresa infatti la squadra di Reja getta il cuore oltre l'ostacolo, provando in tutti i modi ad agguantare un pari che sente di meritare, trascinata dal suo faro Hernanes. Il brasiliano è il più pericoloso dei suoi, prima quando il suo tiro a botta sicura trova la provvidenziale deviazione di Lichtsteiner, poi quando coglie un palo clamoroso con una sassata a Buffon battuto. La Juventus si difende bene e riparte, sempre con ordine e creando pericoli ad ogni ripartenza: Giaccherini prima e Matri poi potrebbero chiudere la gara, che però rimane aperta e bellissima fino al fischio finale.

La prova di forza della Juventus è stata importante, e può costituire la chiave di volta del campionato. Se due indizi fanno una prova, tre costituiscono qualcosa di più: dopo aver annichilito il Milan, e battuto l'Inter a San Siro, sbancare anche l'Olimpico con una prestazione del genere toglie anche gli ultimi dubbi sulle ambizioni di questa squadra. Una squadra che ha dimostrato di potersela giocare con tutti, e che senza le coppe può davvero arrivare fino in fondo a quell'obiettivo che nessuno pronuncia, ma tutti ormai pensano con sempre più insistenza. Giù la maschera, bianconeri: siete da scudetto, ed ormai alle favolette di Buffon non ci crede proprio più nessuno..

4 commenti:

  1. In questa Juve ho sempre nutrito una grande fiducia fin dal primo momento. Ad essere cambiata è la mentalità, prima di ogni altra cosa.

    All'inizio si disse pure che il calendario della Juve era facile, ora non si può più dire neanche questo, la Juve è una realtà con cui tutti dovranno fare i conti. Il Buffon che racconta favolette di quest'anno, è un Buffon totalmente diverso da quello degli ultimi 2 anni. E' tornato lui, il portiere più forte al mondo. E' tornato perchè nella sua testa dev'essere scattata quella molla che ti fa scendere in campo con determinazione e non con svogliatezza.Lo vedo cazzuto e rabbioso come una volta, e i risultati si vedono tutti.... Tant'è che nessuno si è sognato di metterlo in ballottaggio con Storari (che rimane comunque uno che farebbe il titolare il 17-18 squadre di A).

    Onore e merito a Conte, ma onore e merito anche a Marotta e Paratici. Pirlo a 0 è stato il miglior colpo nel rapporto qualità-prezzo di tutta europa e prima o poi Galliani dovrà spiegare cosa gli è passato per il cervello nel momento in cui ha deciso di lasciar partire Pirlo e di tenersi van Bommel che ha due anni in più e guadagna non molto meno. ieri Andrea è stato Monumentale: su una gamba sola si è caricato sulle spalle la Juve nel momento più difficile del match.

    Nota finale per Un'ottima Lazio che, sarà un caso, ha smesso di rendersi pericolosa quand'è entrato Cissè....

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  2. OT. Antonio: ricordi il tuo post dopo la supercoppa spagnola con rissa finale? In qual caso rischiai di essere internato perchè dissi che vedevo il Real favorito per la liga. Ora il madrid a +6 forse non vincerà lo stesso, ma il mio pronostico proprio inverosimile non era :D La vittoria del getafe ridimensiona anche quanto (non) fatto dal milan mercoledì sera. Era una partita che si poteva non perdere, ricordiamoci infatti che il barca nelle ultime 3 trasferte ha vinto solo  a milano e che anche a Bilbao evitò la sconfitta solo nel recupero.

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  3. Ciao Sante..a inizio anno mi trovai spesso a parlare con tifosi juventini giustamente sfiduciati dopo due annate allucinanti, che vedevano nella scelta di Conte l'ennesimo passo verso la provincializzazione. Ecco, senza volermi attribuire meriti che non ho, fin dall'inizio io ero convinto che almeno per quanto riguarda la scelta del tecnico la Juventus aveva fatto la cosa giusta: Conte, a differenza di Delneri e altri, ha sempre dimostrato di avere polso e capacità, oltre che una fame di vittorie non comune.

    Ed infatti, la mentalità che ha questa Juve è figlia soprattutto del suo lavoro sulla testa dei calciatori, che adesso hanno la consapevolezza di potersela giocare con tutti. E inoltre, ha dimostrato di non fossilizzarsi su un credo tattico inapplicabile, virando verso un modulo perfettamente funzionale per la rosa a disposizione.

    Su Buffon, le favolette chiaramente sono quelle che racconta ai microfoni quando dice che è quasi un'eresia parlare di scudetto. Non lo è, lo sa benissimo lui per primo, anche se la strada ovviamente è lunghissima.

    Pirlo forse aveva semplicemente esaurito il suo rapporto col Milan, anche per via delle scelte tattiche di Allegri. Colpo sensazionale, senza dubbio, ma a quanto pare in questo Milan a quell'ingaggio lì sarebbe stato un lusso, e forse nessuna delle due parti voleva continuare il rapporto.

    La Lazio merita un applauso, certamente. Il colpo subito ieri però è pesante, e dovremo vedere adesso quali saranno le eventuali ripercussioni sul suo campionato..

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  4. "Il barcellona è una squadra fenomenale e in questo momento l'unica che gli tiene testa è proprio il real del portoghese grazie anche al lavoro del tecnico. Non dimentichiamo che squadra era il real da lui ereditato nonostante avessero speso quasi 300mln in estate. Ora ha portato il real allo stesso livello dei catalani e non sono così certo che quest'anno arriverà la quarta liga consecutiva."
    Ecco qui il pezzo del tuo commento a cui ti riferisci.  

    Il Real 2011/12 è una squadra che sembra aver fatto un ulteriore salto a livello di maturità, mentre sembra che il Barça in campionato stia perdendo qualche colpo. Certo è che ieri sera hanno perso una partita che se rigiocano altre 10 volte, la vincono 10 volte, ma certo è che se il Real continua con questo ritmo la dittatura potrebbe anche spezzarsi.

    Rimango del parere che i catalani sono più forti, ma con un avversario in crescita e così forte anche qualitativamente tutto può succedere..

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