13 luglio 2011

La Copa de la noia


Doveva essere l'evento dell'estate calcistica 2011, il perfetto palliativo in attesa della nuova stagione per noi malati di calcio giocato. E invece, la Copa America che si sta disputando in Argentina, nonostante le promesse di gol, divertimento e spettacolo, si sta rivelando una noia mortale.

Per vedere le gare è richiesto un sacrificio non da poco, visto che stare svegli dalle 2.30 alle 5 significa di fatto passare la notte in bianco. Ecco, posso dire che tale sacrificio, per quanto visto finora, è assolutamente inutile, perchè praticamente ogni notte tornando da fuori (benedette vacanze) metto sul canale 201 di Sky e l'effetto è esattamente quello di una potente tisana alla passiflora.

Qualche numero, giusto per rendere l'idea del clamoroso bluff sudamericano. Nei gironi A e C, già terminati e vinti rispettivamente da Colombia e Cile, lo score è di 10 gol complessivi in 6 gare, poco più di un gol e mezzo a partita; nel girone B del Brasile, che si concluderà stanotte, dopo il doppio 0-0 della prima giornata siamo a 5 gol in 4 partite, poca roba insomma. Considerata la nomea del calcio sudamericano, era lecito aspettarsi molto, ma molto di più.


Difese che prevalgono costantemente sugli attacchi, gioco che latita, partite risolte da un acuto e a volte (vedi Cile-Perù) neanche da quello. Vista la batteria di fenomeni o presunti tali che militano nelle varie selezioni, possiamo tranquillamente parlare di delusione.

In particolare, Argentina e Brasile, le grandi favorite della manifestazione, stanno arrancando in maniera quasi inspiegabile: se la Selecciòn di Batista col 3-0 alla Costarica si è tolta in extremis dalle sabbie mobili, ai verdeoro (salvati da Fred a tempo scaduto con il Paraguay) stanotte servirà battere l'Ecuador per scongiurare una prematura eliminazione.

I baby-fenomeni dalle quotazioni stellari Ganso e Neymar? Non pervenuti, addirittura dannosi, a dimostrazione del fatto che il Brasilerao è una cosa, il calcio che conta ben altra. Giusto che il Santos provi a monetizzare il più possibile dalla loro cessione (inevitabile), altrettanto giusto che i club europei non si facciano prendere per la gola sborsando cifre astronomiche per dei talenti ancora tutti da valutare. Ricordate cosa si diceva del duo Diego-Robinho quando entrambi erano al Santos? Pareva di essere al cospetto del nuovo Zico e del nuovo Romario, l'impatto con calcio europeo ha detto che invece sono "solo" due ottimi giocatori.

L'Argentina, che ha chiuso dietro la Colombia in un girone oggettivamente ridicolo (con Costarica e Bolivia), dopo il mondiale sudafricano e lo psicodramma della gestione Maradona, sembra prigioniera di sè stessa e del suo immenso potenziale offensivo. Oltre all'intoccabile Messi, che quando indossa la maglia dell'Albiceleste sembra perdere parte dei suoi superpoteri, sfilano i vari Aguero (capocannoniere con 3 reti), TevezPastoreLavezzi, Di Marìa, Higuain, Milito: un'abbondanza quasi problematica, visto che Batista finora non è riuscito a risolvere il rompicapo legato all'assetto tattico, spostando pedine qua e là col rischio di commettere lo stesso errore del suo sciagurato predecessore.

Prima due tridente Lavezzi-Messi-Tevez, con Aguero regolarmente subentrato al napoletano, poi il passaggio al 4-2-3-1 con l'inserimento di Higuain come terminale offensivo supportato da Di Marìa, Messi e il Kun. Sarà una scelta vincente? La prossima, durissima sfida con l'Uruguay darà le prime risposte.

Occhio a Cile e Colombia, intanto. La Roja è stata la squadra che nella noia generale ha convinto di più, mostrando un gioco propositivo e a tratti spettacolare, con le accelerazioni di Sanchez ed Isla e le incursioni di Vidal (obiettivo Juve); i colombiani, trascinati dal bomber del Porto Falcao, hanno dato l'impressione di una formazione solida e molto difficile da superare ed hanno la porta ancora inviolata dopo tre gare.

Questa notte si chiude la prima fase, poi si passerà all'eliminazione diretta: la speranza è che gli sbadigli, figli non solo dell'ora tarda in cui si gioca ma anche di uno spettacolo sin qui modesto, scompaiano presto. Non contateci troppo, però.

7 commenti:

  1. "I baby-fenomeni dalle quotazioni stellari Ganso e Neymar? Non pervenuti, addirittura dannosi, a dimostrazione del fatto che il Brasilerao è una cosa, il calcio che conta ben altra."

    usando lo stesso metro viste le prestazioni di Messi e Tevez fino alla seconda partita (tanto ne hanno giocate ,mentre scrivo, le due stelline del santos) si può dire pure che "questa è la dimostrazione che la Liga e la Premier sono una cosa, il calcio che conta ben altro".
    un ragionamento francamente assurdo. e poi vedendo le prime due partite non mi sembra che i due abbiano fatto tanto male. neymar ha giocato bene la prima partita e male la seconda, ganso il contrario. stesso discorso per robinho e diego. ci sono giocatori un po' troppo strombazzati ma altri invece che sono stati a lungo ingiustamente sottovalutati. Ronaldinho non era per molti forse il nuovo Denilson? fumoso ma inutile? il calcio europeo ha dimostrato il contrario...

    non credo che l'argentina abbia problemi di abbondanza, semmai il contrario (se ci fosse abbondanza non ci sarebbero giocatori normali come Lavezzi o in chiaro declino come Milito o altri comunque sopravvalutatissimi come Aguero e Tevez). ma soprattutto dal centrocampo in giù.



    e pure definire sciagurato Maradona solo perchè ha sbagliato la partita con la Germania mi sembra ingeneroso.

    d'accordo invece sulla noia e sulle possibili outsider

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  2. Ciao Rossonero di Vergogna,

    mi spiace ma non puoi paragonarmi il Brasilerao con Premier e Liga, per fare pari e patta tra le prestazioni di Ganso-Neymar e quelle di Messi-Tevez. 

    Stiamo parlando, tra l'altro, di uno dei più grandi di sempre e di un attaccante che anche in Europa si è dimostrato molto forte, senza contare che disputare una competizione subito dopo la stagione massacrante penalizza un pò in termini di fiato e lucidità.

    Ganso e Neymar poi potranno rivelarsi anche dei fuoriclasse tra un anno o due, quello che penso è che non è possibile appiccicarci sopra una quotazione di 40 milioni..devono ancora dimostrare tutto a certi livelli..

    Sull'Argentina, che dire: se ritieni Aguero e Tevez sopravvalutatissimi, già non siamo d'accordo e quindi proseguire su posizioni così divergenti è pure inutile (senza polemica eh, ci mancherebbe). Per me non lo sono, così come ritengo Lavezzi un ottimo attaccante: Milito, bè, per ora è quello che è e a quanto pare non gode di molto credito nemmeno con Batista.

    Io credo che l'Argentina trabocchi di talento, è solo che riuscire a ottimizzare le risorse è complicato, molto complicato.

    Un saluto, e alla prossima!

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  3. non paragono il brasilerao alla premier e alla liga, dico che il tuo ragionamento è fallace nella logica. e pure rispondendomi non spieghi perchè i campionati non sono paragonabili. a maggior ragione se canna uno dei più grandi di sempre si può perdonare e dare fiducia a due giovani emergenti, che poi ieri notte hanno fatto molto bene, tra l'altro.
    soprattutto aguero ma anche tevez per me rimangono sopravvalutati, facendo un paragone molto meglio neymar tutta la vita. perchè?
    questione di completezza del bagaglio tecnico. lavezzi ottimo attaccante ? forse ma non da grande nazionale. e invece a dispetto dell'abbondanza di cui parli sta li. molte seconde punte, spesso sopravvalutate, sui centravanti siamo quasi ai minimi storici, di qualità a centrocampo non se ne vede molta, anzi. la difesa poi è quasi un disastro. per fare un paragone, la nazionale della Serbia ha una difesa di gran lunga migliore di quella Argentina.
    non è un periodo fantastico per il calcio argentino in generale.
    ad ogni modo credo che se l'Argentina vuole essere competitiva per un mondiale deve fare delle scelte. tra tevez, aguero e lavezzi almeno uno, se non due sono di troppo. non negli 11, nei 22.

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  4. e aggiungo. non sono juventino ma se lo fossi se la Juve comprasse Aguero per 40 milioni andrei da Andrea Agnelli a prenderlo a schiaffi. 

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  5. Antonio, da 0 a 10 sono d'accordo con te 20!!!

    Mi sono già fatto infinocchiare due notti... e non ci ricasco più. Spettacolarità zero, e nessuno si faccia ingannare dal 4-2 del Brasile o dal 3-0 dell'Argentina. Numeri che non raccontano la difficoltà di queste due formazione nel trovare equilibri e giocate. Le piccola stanno dimostrando di essere grandi nel cuore e nella dedizione, condizione da cui non si può prescindere per giocare bene al calcio.

    Vedo tante figurine, un solo vero fenomeno che stanno cercando di far passare per brocco (leggi Messi, praticamente mai aiutato da Batista a livello tattico), vedo tanta supponenza (leggi Neymar e Robinho, Maicon e 3/4 degli argentini), vedo un paio di conferme (lo spessore internazionale dei vari Cavani e Sanchez, tanto per citarne due) e vedo poco spettacolo.

    Alla fine andranno avanti le solite, perché tradizione e valori tecnici non si discutono. I valori estetici e quelli effettivi invece sono ampiamente discutibili.

    Sono troppo critico?

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  6. Ciao IoJuventino, non credo tu sia troppo critico, anzi.

    Chissà, magari nel giro di un paio di anni anche Ganso e Neymar si riveleranno fenomeni, ma al momento la cifra che sembra stia per spendere il Real per portare a Madrid il piccolo attaccante del Santos (45 milioni!) è folle. Il Barcellona a 40 sta prendendo Sanchez, che se non altro in Europa ha già dimostrato tutto il suo valora anche contro difese meno allegre di quelle brasiliane.

    Riguardo il non-spettacolo, ormai mi sono fatto un'idea: con i ritmi di adesso, iniziare un torneo importante a giugno-luglio è folle, anche se purtroppo non ci sono alternative possibili. 

    Considerato che la stragrande maggioranza dei calciatori impegnati nella Copa milita in squadre europee, non è un grosso mistero che si arrivi a giocarsi una competizione del genere con la lingua di fuori: in tal senso, anche il mondiale sudafricano aveva dato indicazioni importanti. Poi che un Messi renda meno perchè anche poco supportato da un impianto di gioco solido è anche vero, ma credo anche ad un appannamento fisiologico dovuto alle 60 partite giocate col Barça in una stagione infinita. E' un fenomeno, ma è di carne e ossa pure lui :)

    Comunque, le semifinali verosimilmente saranno Brasile-Cile e Colombia contro un 50/50 di probabilità per Uruguay e Argentina..speriamo sia un bel finale di torneo almeno..

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  7. Dunque, il Brasilerao è un campionato in cui le difese sono a dir poco ridicole, chiaramente non paragonabili a quelle organizzatissime europee: per questo io credo che un talento, probabilmente immenso come Neymar, vada visto in Europa contro difensori che non cascano come birilli ad ogni sua finta, e lo stesso vale per Ganso. 

    Riguardo Messi, in realtà nessuno gli sta perdonando le scialbe prestazioni in nazionale, tutt'altro. C'è gente che inizia anche a dire che quel 10 pesa troppo anche per lui, e magari è la stessa gente che fino a un mese e mezzo fa diceva che lui è meglio di Maradona.

    Io credo che Messi venga da una stagione interminabile, con più di 60 partite all'attivo: è normale pagare dazio, anche se sei il migliore al mondo.

    Sul calcio argentino sono d'accordo, del resto per il paese in genere è una fase difficile. La nazionale però questa coppa può anche vincerla, perchè a mio parere non le manca nulla per tener testa al Brasil: sicuramente però il ct deve fare chiarezza. Il test con l'Uruguay è perfetto per capire dove può arrivare l'Albiceleste.

    Un saluto, a presto!

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