
Non sembra essere cambiato troppo rispetto agli ultimi anni, anche se per fare del disfattismo è ancora troppo presto. Certo è che, fatto salvo per l'exploit dell'Inter a Madrid (per certi versi irripetibile), in Europa le nostre rappresentanti continuano a collezionare figure barbine, dando un perfetto seguito al trend recente, mondiale compreso.
Bilancio triste, quello della prima giornata dei gironi di Champions ed Europa League: una vittoria sudata del Milan a San Siro contro il modesto Auxerre (penultimo in Ligue 1), un pari in Olanda per l'Inter campione in carica, con Juventus e Napoli che hanno fatto anche peggio facendosi bloccare in casa da Lech Poznan e Utrecht, e le sconfitte rumorose di Roma e Palermo, due squadre in preoccupante involuzione. Il buon pari della Samp a Eindhoven se non altro dona un pò di luce alla tre giorni europea delle italiane.
Che succede? Succede che non facciamo più paura a nessuno, e non riusciamo a tradurre sul campo una superiorità sulla carta oggettiva ma influenzata da variabili che a quanto pare portando un centravanti sconosciuto come Rudnevs a coprirsi di gloria segnando per ben tre volte alla Juventus, per esempio.
Perchè parliamoci chiaro, ci può stare il non essere ancora al top, l'essere alla ricerca dei meccanismi giusti e via discorrendo, ma questo vale fino a un certo punto. Certe partite vanno vinte, ed anche in scioltezza, perchè è così che si lanciano segnali di vita al resto di quell'Europa a cui ormai non incutiamo più il minimo timore reverenziale.
L'Auxerre va a Milano e si gioca una signora partita, piegato poi da due contropiedi dopo aver dilapidato due palle gol colossali nel primo tempo: la Gazzetta dello Sport che fa? Titola IBRADINHO, come se fosse stata la grande serata dei due campioni, quando a parte i gol del Milan c'è da salvare poco altro, stendendo un velo più che pietoso sul siparietto Ibra-Sacchi, davvero stomachevole.
L'Inter pareggia contro la cenerentola del girone, il Twente, e si cerca di far passare il pareggio come un buon risultato, giudicando il secondo tempo come "ottimo" quando in realtà la manovra nerazzurra ha prodotto 0 palle gol nonostante un secondo tempo giocato nella metà campo avversaria. Certo, che sia finita 2-2 anche l'altra gara del girone è un colpo di fortuna, ma non cambia molto il giudizio di una gara mediocre.
Per tacere della Roma, presa a pallonate nel secondo tempo da un Bayern tutt'altro che irresistibile, scegliendo di non giocare a calcio ma di subire passivamente sperando di non prendere gol. Il problema è che il gol primo o poi arriva, se lasci tutto in mano all'avversario: anche l'Inter stava per pagare carissimo il suo catenaccio al Camp Nou, e il gol lo prese comunque.
Cosa dire poi della Juventus: la si inserisce costantemente tra le pretendenti al titolo, ma anche ieri ha dimostrato una fragilità difensiva mostruosa e nel complesso poca qualità in tutte le zone del campo. 3 gol dalla Samp, 3 dagli sconosciuti polacchi di ieri: numeri imbarazzanti, ma del resto se la tua difesa è Motta-Chiellini-Bonucci-De Ceglie non è che ci sia poi da attendersi chissà quale miracolo.
Napoli e Palermo rimangono convalescenti, e continuano poi a non esprimere il valore delle proprie rose. I siciliani in particolare sono un colabrodo, e sembra che Zamparini stia proprio perdendo la pazienza: Rossi come Zenga? Chissà, magari vincerò anche questa scommessa.
Al di là di tutto, è comunque ora di svegliarsi, perchè certe figure non sono più ammissibili. Italiane, SVEGLIA!
La Juventus ha pareggiato con una squadra dal nome assurdo! la Samp troppo sfortunata. Eì un periodo nero per la nazionale e le squadre italiane.
RispondiEliminaciao http://mondobiancoceleste.blogspot.com
Le nostre squadre hanno racimolato 7 punti su 21. Se pensiamo che i tedeschi ne hanno fatto 13 (su 18), gli inglesi 14 (su 18) e le spagnole 12 (su 21) ci rendiamo conto di come siamo allo sbando. E certamente non da ieri.
RispondiEliminahttp://calciorum.blogspot.com
Certo che il Lech Poznan!!!!
RispondiEliminaahahaahah!