"Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget" (Johann Cruijff)
25 gennaio 2011
Campionato aperto? Certo, come no..
Qualche tempo fa scrissi un articolo in cui esternavo tutte le mie perplessità riguardo il tanto decantato equilibrio di questo campionato, un campionato che, come ho più volte ho affermato, a mio parere rischia di essere stravinto da un Milan non eccezionale, ma semplicemente superiore ad una concorrenza che, tanto per usare un eufemismo, è poco credibile.
Certo, a meno che non vogliamo considerare come titaniche imprese le vittorie del Napoli a Bari e della Roma all'Olimpico contro il Cagliari, o sminuire catalogandola alla voce "serate no" la fragorosa caduta dell'Inter a Udine, magari dando un seguito alla follia incontrollata di Delneri che considera la sua Juve la squadra migliore del campionato. Ecco, se facciamo tutto questo, allora è un campionato apertissimo. Se guardiamo con obiettività i valori espressi in campo, allora il discorso magari cambia un tantino.
Ieri sera il Milan sceso in campo contro il Cesena non ha fatto di certo stropicciare gli occhi, ma ha portato a casa la gara senza troppe difficoltà come era lecito aspettarsi visto il valore dell'avversario, tra l'altro provato da un ciclo terribile che gli ha visto affrontare in 7 giorni tre delle grandi del campionato. Ibrahimovic a questi livelli è un giocatore che fa la differenza, e se a lui sommiamo un Cassano a mezzo servizio che dispensa assist come se nulla fosse e un Robinho sempre più calato nel ruolo di trequartista si capisce bene quanto poco basti a questa squadra per riuscire a sbloccare una partita. Nonostante infortuni in serie, a cui si sono aggiunti Gattuso e Nesta oltre ai vari Pirlo, Flamini, Boateng, e Seedorf, anche se l'assenza di quest'ultimo francamente fatico a considerarla come un malus.
Napoli e Roma con le loro vittorie sono rimaste rispettivamente a 4 e 6 punti dalla vetta, ma da qui a ritenerle capaci di strappare lo scudetto ai rossoneri ci passa parecchio. Gli azzurri a Bari ringraziano un grande Lavezzi, i giallorossi del filastroccaro che "in tempesta non perde la testa" giocano una gara di ordinaria amministrazione contro il Cagliari, ottenendo forse più di quanto il campo avesse rispecchiato. Vincere due gare del genere, però, in termini di credibilità non vuol dire assolutamente nulla se non che giallorossi e azzurri rimangono in questo momento in scia, sperando che qualcosa là davanti si muova.
Chi non si muove, anzi indietreggia, è l'Inter. Anche qui comunque c'è poco da sorprendersi, perchè la disfatta di Udine se non era scritta era comunque ampiamente preventivabile per chiunque avesse visto con attenzione Inter-Cesena. Un'Inter come quella vittoriosa a fatica coi romagnoli, riproposta a Udine contro la squadra più in forma del campionato senza Milito andava al massacro, e così effettivamente è stato: errori di Castellazzi a parte, non c'è mai stata partita. E torna d'attualità il problema della rosa priva di alternative già esternato da Benitez più e più volte: Leonardo sarà stato meno diretto, ma anche per lui voltarsi e vedere che in attacco c'è da pescare solo Biabiany perchè Pandev è già in campo a farsi ridere dietro è dura. Viene così annullato il potenziale -3, e la squadra di Leonardo adesso, bene che vada a Firenze, potrà portarsi solo a sei lunghezze dai cugini. Discorso relativo anche questo, comunque: con questa rosa, e senza rinforzi adeguati che difficilmente si potranno pescare a gennaio nell'ultima settimana utile di mercato, ambire ad una stagione di successi è una chimera.
La Juventus, dal canto suo, a Genova ha sprecato una buona occasione per continuare a prendersi in giro parlando di scudetto. Delneri, visibilmente emozionato dalla strepitosa prestazione dei suoi (o più probabilmente sotto l'effetto di qualche narcotico) è addirittura uscito allo scoperto snocciolando quella che entra di diritto nell'olimpo delle vaccate dell'anno: "sono ancora convinto che la mia squadra sia la migliore del campionato", ha detto. Essere convinti è sempre importante, ma in questo caso sarebbe ancora più importante rendersi conto che una squadra priva di campioni difficilmente può arrivare a portare a casa titoli a maggio. E questa Juventus, a parte un Del Piero a fine carriera e un Krasic estenuato da 10 mesi ininterrotti di calcio, di campioni non ne ha neanche mezzo.
In uno scenario così desolante, vedere un Milan lì in testa con soli 4 punti di vantaggio è quasi una sorpresa. Se però pensiamo al tunnel da cui sono appena usciti praticamente illesi i rossoneri, la mia impressione è che per la fuga manchi davvero poco. A chi è di bocca buona consiglio comunque di vedere uno sport simile al calcio, lo gioca ogni settimana una squadra blaugrana ed è un perfetto antidoto allo strazio domenicale: funziona, ve lo assicuro.
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grazie Antonio. te lo dico da juventino.
RispondiEliminaIl pezzo sul delirio di del neri è da oscar.
Aver detto queste cose da juventino mi è costato l'esilio e la scomunica papalae condite dalle solite litanie di accuse di interismo e compagnia bella.
Per qualche bizzarro e bislacco dogma di fede, non si può criticare, da juventini, il signor Maratotta e il signor Agnelli.
Non si sa perchè, ma è cosi.
Ti assicuro che se questa schifezza l'avesse messa in piedi elkann e cobolli avrebbero fatto le processioni per impiccarli ai testicoli sul primo lampione libero.
Cosi va il calcio. cosi va il tifo.
Da oggi entro in clandestinità
Saluti
Antonio, io aspetto che tornino julione, sneijder e il miglior milito. Un altro innesto davanti ci sarà, quindi il discorso è tutt'altro che chiuso.
RispondiEliminaCiao.
Marco sono con te. saluti laziali
RispondiEliminaMarco, accusare te addirittura di interismo sarebbe come accusare il papa di essere un pericoloso serial killer :)
RispondiEliminaIo credo che questa Juventus messa in piedi da Marotta e Delneri possa anche riuscire a fare un campionato da 3°-4° posto, ma non si può pensare che solo perchè si chiami Juventus automaticamente i vari Motta, Traorè, Pepe, Melo e Amauri diventino dei campioni. Campioni, per dirla alla Totò, si nasce, anche se a molti tifosi sentire che questa è una squadra mediocre non piace, e preferiscono credere che la colpa sia sempre degli infortuni o di altre cose.
Vincenzo, un'Inter sensibilmente migliorata dal mercato di gennaio potrebbe, forse, ancora dire la sua. Ma le squadre non si fanno a gennaio, e difficilmente arriverà quello di cui questa squadra davvero necessita. Vedremo, comunque.
Yarshal, la tua Lazio si sta sgonfiando..ma credo che un calo fosse fisiologico, a certi ritmi era impossibile tenere se non hai i campioni.
Purtroppo condivido, scudetto al milan.
RispondiEliminaNon capisco perche quando Delneri diceva che questa squadra non era da scudetto (e non lo è) tutti a dire "ah, non dà motivazioni, non è da Juve", dice che è da scudetto e allora si cambia musica "è un conta balle". C'era chi voleva essere preso in giro ed è stato accontentato.
RispondiEliminail milan è tutto tranne che una schiacciasassi, mai una capolista aveva avuto un punteggio tanto basso dopo 21 giornate, MAI. Io penso che alla fine il campionato lo vincerà la squadra con l'organico e l'allenatore migliore: la Roma.
Vincenzo: ti faccio notare che Milito lo avete date per tornato e ripartito già almeno 5-6 volte in questa stagione...
Sante, scherzi vero? Ranieri l'allenatore migliore? Il filastroccaro che "in tempesta non perde la testa" e che non vincerebbe uno scudetto nemmeno se giocasse da solo? Stavolta non siamo per niente d'accordo, del resto ci può stare ogni tanto :)
RispondiEliminaSenza contare che sull'organico migliore avrei da dissentire, attacco a parte non mi pare che i giallorossi abbiano reparti formidabili.
Riguardo Delneri, bè, uno che alla seconda giornata getta già la spugna quando avrebbe dovuto iniettare fiducia, e ora che la squadra è uscita "al naturale" invece parla di scudetto e di organico migliore, onestamente, fa ridere. E a Torino voglia di ridere ne hanno ben poca, immagino.
P.S.: ieri circolava addirittura più di una voce sulla panchina traballante del friulano, dato per spacciato se dovesse perdere con la Roma in coppa Italia..credo sia una colossale bufala, ma vedremo nei prossimi giorni..
no, Antonio, non sto scherzando.
RispondiEliminaRanieri fece un terzo e un secondo posto con Almiron, Tiago, Nocerino e Zanetti a centrocampo quando l'obiettivo della società era la coppa uefa. E non dimentichiamo in che condizioni era la Roma al suo arrivo... Ora la Roma per me è la vera corazzata, non so quali altre squadre possono concedersi il lusso di lasciare in panchina uno tra Juan, mexes e Burdisso in difesa, Pizarro e Perrotta a centrocampo e Menez e Vucinic in attacco Poi magari la Roma non vincerà, ha già perso con squadre migliori, ma come organico per me è la numero uno.
Chiaramente non prendo in considerazioni voci sull'esonero poichè escludo che la sindrome di tafazzi abbia contagiato Marotta e A.Agnelli. Per quanto resti convinto che Delneri sia un tecnico di passaggio per una stagione definita dalla stesa dirigenza "di passaggio". per il futuro io penserei ad un tecnico emergente che pratica grande calcio come possono essere Jürgen Klopp o Villas Boas
Sante, a mio parere Ranieri non è altro che un ottimo "piazzato": ottimo tecnico quando si tratta di ridare motivazioni ad ambienti al collasso, e di ottenere risultati pregevoli con squadre di medio livello, ma inadeguato quando si tratta di portare a casa trofei e riempire bacheche.
RispondiEliminaA Londra, dove ha fatto un ottimo lavoro, hanno puntato su altri quando hanno deciso di vincere davvero. Segno che il suo lavoro è sicuramente un'ottima base, ma vincere è roba per altri, più carismatici e capaci di infondere alle squadre quel qualcosa in più che separa una vittoria da una non-vittoria, seppur con un buon piazzamento finale.
Riguardo la rosa della Roma, io penso che una squadra che non ha un portiere di livello e che gioca con Cassetti e Burdisso, senza un leader difensivo credibile, ha delle carenze mica da poco. Il centrocampo poi non è più spettacolare come gli anni passati, e davanti Totti è ormai più un peso che un valore aggiunto.
Capitolo Juve. La squadra è quella, Delneri anche. Cacciarlo chiaramente sarebbe una pazzia, ma tutto è influenzato dai risultati e non si può mai dire cosa potrà succedere. La cosa importante è pesare i valori a disposizione nella maniera più obiettiva possibile, anche se a Torino voglia di aspettare ormai non ne hanno più e questo sta diventando un pesante fardello che la nuova società si porterà dietro finchè non romperà di nuovo il ghiaccio con la parola "vittoria".
I nomi che fai sono affascinanti: il Borussia di Klopp lo seguo dall'anno scorso, quando scrivevo di Bundesliga su Calcionews24, ed è la vera forza nascente del calcio tedesco, mentre il portoghese a quanto pare sta macinando record su record e sembra avere le stimmate del vincente. Che poi è quello che davvero serve alla Juventus adesso.
Ti devo dare ragione, anche se a malincuore. Vincere il Milan. Ma non perchè è la più forte ma perchè è la meno debole.
RispondiEliminaLa differenza sostanziale con gli ultimi anni è che manca l'Inter schiacciasassi.
Ci siamo presi un anno di pausa. Con questo organico (ammesso che arrivi qualche rinforzo) non possiamo andare oltre un piazzamento in Champions League.
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RispondiEliminaNon poteva mancare la frecciatina a Ranieri:-)...ma che ti ha fatto Antò?:-)...ciao!