
Il posticipo del sabato sera tra Inter e Roma è terminato con uno scialbo 0-0, e chi si aspettava di trovare qualcosa nella gara tra due squadre ancora alla ricerca di sè stesse è rimasto probabilmente deluso.
Nerazzurri e giallorossi sono infatti ancora un cantiere aperto, e continuano a mostrare le stesse pecche strutturali che ne hanno fin qui condizionato il cammino: gli uomini di Gasperini, complici i continui cambi di modulo ed un centrocampo ai limiti dell'impresentabile, sono privi di idee e di un gioco che prescinda dalle invenzioni dei singoli, mentre la squadra di Luis Enrique persiste nell'incapacità di tradurre il possesso palla in occasioni da rete, risultando poco incisiva a dispetto di una certa capacità di controllare le operazioni.
La scelta del tecnico ex-Genoa è stata netta, stavolta: tanti saluti alla difesa a 4 cara al presidente, nuovo ritorno al modulo con tre difensori (Samuel-Lucio-Ranocchia), centrocampo con Nagatomo-Obi sulle fasce e Zanetti-Cambiasso in mediana, Sneijder dietro Milito e Forlan. Pazzini in panca, Alvarez addirittura in tribuna assieme a Coutinho. Luis Enrique risponde proponendo Perrotta e Taddei come esterni della difesa a 4, lancia Kjaer accanto a Burdisso e rispolverando Pizarro, mentre davanti con Totti, altra chance per Osvaldo, e il lancio Borini dal 1' al posto del deludente Bojan. Fuori Borriello, da tutti dato per titolare ma che invece giocherà poco meno di un quarto d'ora.