25 ottobre 2009

Novellino, ora è davvero caduta libera


Esonerato, ancora una volta. La carriera di Walter Novellino sembra sprofondata in un buco nero di mediocrità. Il progetto Reggina, che prevedeva proprio il tecnico perugino al timone, è naufragato dopo l'ennesima sconfitta della sua gestione, arrivata nell'anticipo di venerdì sul campo del Torino. Qualcosa si era rotto, e già il rumoroso tonfo interno contro l'Ancona (0-3) aveva portato la fiducia nel tecnico ai minimi storici.

Non si sa cosa stia succedendo, a quella macchina da promozioni che è stato per lungo tempo Novellino. Per anni, assumerlo (in B o C) equivaleva a ipotecare la certezza del salto di categoria. Ed anche nella massima serie, gli ottimi risultati conseguiti con Venezia e soprattutto Sampdoria sembravano valergli il visto per allenare una grande. Quella chiamata però non è mai arrivata, e a questo punto è lecito pensare che probabilmente non arriverà mai (anche se Del Neri sotto questo aspetto insegna..).

Dopo una gavetta tra Perugia, Gualdo (promosso in C1, finale l'anno dopo) e Ravenna, il primo grande risultato arriva nel 1998, con la promozione in A alla guida del Venezia. In A, dopo un inizio stentato sempre alla guida dei lagunari, Novellino compie il miracolo di centrare la salvezza, trainato dall'accoppiata Recoba-Maniero (con il Chino arrivato a gennaio in prestito dall'Inter). E l'anno successivo lo chiama il Napoli, voglioso anch'esso di tornare in A: Walter non delude, e gli azzurri volano in A. Non si ferma però il tecnico, che l'anno dopo sbarca a Piacenza e coglie l'ennesima promozione: rimarrà fino al 2002, poi la chiamata, sempre dalla B, della Sampdoria, finita in purgatorio qualche anno prima e mai riuscita a tornare a galla.

Inizia una storia importante per la carriera di Novellino, che porta subito i blucerchiati in serie A. Dopo un ottavo posto nel 2004 e un incredibile quinto posto nel 2005, la stagione 2005-2006 non segue l'onda degli anni precedenti e viene conclusa in dodicesima posizione. Il campionato successivo è l'ultimo del tecnico sulla panchina blucerchiata, concluso con la qualificazione all'Intertoto. Una squadra tosta, la Samp di Novellino, sempre fedele al suo 4-4-2. E per il tecnico, sembra in arrivo la grande occasione.

L'approdo al Torino, squadra del cuore, segna invece l'inizio della parabola discendente del tecnico perugino: nonostante un progetto di due anni, viene esonerato a 5 giornate dal termine. Ci tornerà al Torino, nel dicembre 2008, richiamato al posto di De Biasi, ma non farà miracoli. E arriva così un nuovo esonero a marzo, col Toro che poi precipiterà in B all'ultima giornata.

La storia recente con la Reggina segna un nuovo fallimento per Novellino, il più grosso probabilmente. Per una squadra dalle grandi ambizioni come quella calabrese, 9 punti in 10 partite e il quart'ultimo posto sono un magro bottino. L'ex calciatore del Milan sta forse sciupando quanto di buono era riuscito a seminare negli anni finora più importanti della sua carriera, e a questo punto è inevitabile fare un pò di sana autocritica e chiedersi cosa non sia funzionato nelle sue recenti gestioni. Ne avrà il tempo, Novellino. E la prossima sfida magari sarà quella giusta per rialzare la testa, e scacciare quell'etichetta di "sopravvalutato" che ormai da più parti gli viene accostata.

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