30 settembre 2011

Milan, l'Ibra-dipendenza non si cura: ci si convive!


Che Zlatan Ibrahimovic non sia un giocatore come gli altri, credo sia anche inutile sottolinearlo più di quanto abbia già fatto il campo in tutti questi anni. Certo, i suoi detrattori potrebbero sottolineare la sua inconsistenza sul palcoscenico europeo e la mancanza di risultati al di fuori dei confini nazionali, ma anche se questo è certamente vero non si può ignorare come in qualsiasi squadra lo svedese abbia militato sia arrivato a fine anno lo scudetto, con lui indiscusso protagonista.

Ibrahimovic, insomma, rappresenta un fattore. Puoi amarlo o odiarlo, ma lui è indiscutibilmente uno di quelli che spostano gli equilibri: chi lo ha in squadra vince lo scudetto, e soprattutto chi lo ha ne diventa spesso dipendente. E' successo all'Inter di Mancini prima e Mourinho poi, sta succedendo oggi al Milan, non è successo a Barcellona, dove anzi ci fu una sorta di crisi di rigetto figlia di un peccato originale che portò all'inserimento (per Eto'o e tanti soldi) di un fuoriclasse anarchico nella più efficiente orchestra che la memoria calcistica umana ricordi.

28 settembre 2011

CSKA-Inter 2-3, Napoli-Villarreal 2-0: inizia bene la tre giorni europea delle italiane..


Dopo una prima settimana europea tutto sommato positiva (eccezion fatta per la caduta dell'Inter contro i turchi del Trabzonspor), anche questa tre giorni è iniziata nel migliore dei modi possibili. La ritrovata Inter di Ranieri sbanca Mosca, rientrando in corsa dopo lo scivolone interno di 15 giorni fa e lanciando ulteriori segnali di ripresa, mentre il Napoli di Mazzarri annichilisce il Villarreal con una prestazione scintillante che vale il secondo posto nel girone dietro il Kaiser Bayern, avversario nelle prossime due gare europee dei partenopei.

Sul sintetico del Luzhniki, per l'Inter era già clima da dentro o fuori contro un avversario ostico, più avanti nella preparazione e che in patria è secondo solo allo Zenit di Spalletti (al comando con due punti di vantaggio). Ranieri, a cui già sono state prematuramente appiccicate etichette come "normalizzatore" o "aggiustatore", prosegue effettivamente sulla strada della logica, presentando una formazione quadrata con un centrocampo a rombo, i cui vertici sono Cambiasso e Alvarez, rispettivamente play basso e trequartista.

Dell'Inter di Gasperini, dopo soli 6 giorni, c'è sempre meno traccia: ulteriore dimostrazione che quella vissuta dalla squadra nerazzurra è stata una vera e propria crisi di rigetto verso un tecnico che forse avanzava pretese eccessive, sia in termini di disposizione in campo che di rivalutazione dei ruoli dei singoli. La squadra vista ieri ha ritrovato solidità, quadratura, e meccanismi andati persi durante la rivoluzione copernicana a cui era stata sottoposta negli ultimi mesi: certo, a voler ben vedere tra il 2-2 e la vittoria finale c'è stato "solo" un Zarate di differenza, ma nel complesso la prestazione dei nerazzurri è stata confortante, anche in considerazione del fatto che questa Inter rimane ancora una convalescente con dei problemi da risolvere non proprio banalissimi.

27 settembre 2011

Da zero a dieci: Calaiò ruba la scena, male Fideleff e Chiellini


Colpevolmente in ritardo, torna l'appuntamento con l'hit parade della giornata di A: a causa di impegni a ripetizione le ultime due me le sono un pò perse per strada, spero di riuscire a fare in modo che la cosa non si ripeta troppo spesso. Comunque sia, si va!


VOTO 10 - EMANUELE CALAIO' Hai capito l'Arciere? Prestazione da incorniciare, con due reti di cui una capolavoro, roba che se la fa Totti se ne parla per due settimane. Nel bellissimo Siena di Sannino può togliersi qualche soddisfazione, con Destro la coppia sembra davvero ben assortita. Euforico.


VOTO 9 - MATIAS SCHELOTTO Ara qualsiasi cosa gli passi a tiro, senza soluzione di continuità. Semplicemente devastante, è lo specchio di un'Atalanta che scoppia di salute e senza la penalizzazione sarebbe prima in classifica. Un gol, un palo, moto perpetuo: da quella parte il Novara ha visto davvero i sorci verdi. TAV.

VOTO 8 - ALESSIO CERCI Un'iradiddio. Va bene che non si è comportato in modo esemplare dopo la sostituzione contro il Parma, ma uno così è davvero difficile da tenere fuori. Nel primo tempo fa letteralmente impazzire chiunque in maglia azzurra gli capiti a tiro, piazzando accelerazioni fulminanti e generando pericoli a ripetizione. Cala un pò nella ripresa, ma la prestazione è comunque di quelle importanti. Da Nazionale? Perchè no. Argento vivo.


VOTO 7 - CLARENCE SEEDORF "Non era un cross, era un tiro-cross!". Un pò come quello di Inzaghi ad Atene era un tiro al volo.. Nel centrocampo agonizzante del Milan gioca comunque una grande gara, al punto da far venir voglia ad Allegri di clonarlo. Scelta saggia quella del tecnico: considerando che ormai Clarence fa sì e no 7-8 partite decenti l'anno, con un doppione queste potrebbero salire a 16. Piedino fatato.


VOTO 6 - CLAUDIO RANIERI "Non sono schiavo di un modulo, Pazzini e Milito non sono incompatibili, credo che Sneijder renda meglio vicino alla porta". Ci mancava solo che aggiungesse "Gasperini sei un pirla". Pragmatico.

19 settembre 2011

Breaking News: 19/09/2011


  • Dopo il ritorno alla difesa a tre, i 90 minuti di Pazzini in panchina e il cambio Muntari-Forlan, Gasperini ha deciso di sfidare ancora l'ira di Moratti: diventerà testimonial delle auto ecologiche.
  • Appresi i risultati di Trabzonspor-Ist. Buyuksehir Belediyespor (0-1) ed Atalanta-Palermo (1-0), Gasperini commenta così: "E' la dimostrazione che gli avversari li sfianchiamo proprio".
  • Mancini dopo il 2-2 contro il Fulham: "Non ho giocatori". Mansour: "E io che devo dire? Ho speso 300 milioni e non ho ancora un allenatore?"
  • Lippi: "Tornare all'Inter? Non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello, ora che hanno venduto Macellari, Vampeta e Robbie Keane!"
  • De Laurentiis dopo il 3-1 sul Milan ed il mancato rigore dato ai rossoneri: "In fondo non siete poi delle merde, e mi è pure venuta voglia di andare al cinema!"
  • Dubbi sulle condizioni di salute di Andrea Agnelli: non fa un esposto da più di 48 ore.

18 settembre 2011

Inter-Roma 0-0: continuano i lavori in corso..


Il posticipo del sabato sera tra Inter e Roma è terminato con uno scialbo 0-0, e chi si aspettava di trovare qualcosa nella gara tra due squadre ancora alla ricerca di sè stesse è rimasto probabilmente deluso.

Nerazzurri e giallorossi sono infatti ancora un cantiere aperto, e continuano a mostrare le stesse pecche strutturali che ne hanno fin qui condizionato il cammino: gli uomini di Gasperini, complici i continui cambi di modulo ed un centrocampo ai limiti dell'impresentabile, sono privi di idee e di un gioco che prescinda dalle invenzioni dei singoli, mentre la squadra di Luis Enrique persiste nell'incapacità di tradurre il possesso palla in occasioni da rete, risultando poco incisiva a dispetto di una certa capacità di controllare le operazioni.

La scelta del tecnico ex-Genoa è stata netta, stavolta: tanti saluti alla difesa a 4 cara al presidente, nuovo ritorno al modulo con tre difensori (Samuel-Lucio-Ranocchia), centrocampo con Nagatomo-Obi sulle fasce e Zanetti-Cambiasso in mediana, Sneijder dietro Milito e Forlan. Pazzini in panca, Alvarez addirittura in tribuna assieme a CoutinhoLuis Enrique risponde proponendo Perrotta e Taddei come esterni della difesa a 4, lancia Kjaer accanto a Burdisso e rispolverando Pizarro, mentre davanti con  Totti, altra chance per Osvaldo, e il lancio Borini dal 1' al posto del deludente Bojan. Fuori Borriello, da tutti dato per titolare ma che invece giocherà poco meno di un quarto d'ora.

13 settembre 2011

Da zero a dieci: Miccoli spacca-Inter, Gasperini dietro la lavagna


Ricomincia il campionato, e rispolvero la rubrica aperta nella scorsa stagione: ecco i miei voti della domenica!


VOTO 10 - FABRIZIO MICCOLI Considerando che era finito in naftalina sia con Rossi che con Pioli, un inizio del genere del Romario del Salento ha sorpreso un pò tutti. Annichilisce la disastrata retroguardia nerazzurra con due gol e un assist, dispensando classe a tutto tondo: se sta bene e mantiene alto il suo livello di gioco, il Palermo ha già risolto parecchi dei suoi problemi. Funambolo.


VOTO 9 - I VERTICI DELLA ROMA "Luis Enrique non si tocca, per noi può perdere tutte le partite". Al limite, vincerà il campionato di serie B dell'anno prossimo. Tolleranti.


VOTO 8 - ANDREA PIRLO Esordio nel nuovo stadio, e la luce più luminosa è quella del 32enne bresciano, che disegna calcio per 90 minuti. Contro un Parma inconsistente che lo lascia giocare forse anche troppo, i suoi lanci sono poesia allo stato puro e i due assist per Lichtsteiner e Marchisio roba per esteti del pallone. Torino ha già un nuovo idolo, resta da vedere se reggerà alla lunga distanza e contro avversari un attimino più aggressivi. Genio.

VOTO 7 - MAXI MORALEZ E' il più basso della serie A coi suoi 159 cm, ma contro il Genoa la partenza è di quelle da urlo: doppietta e colpaccio sfiorato, il ragazzo può essere una delle sorprese del campionato. Tascabile.


VOTO 6 - MASSIMILIANO ALLEGRI "É una settimana che si parla solo di Champions, però se non battiamo la Lazio ci mettiamo a rimuginare sulla sconfitta e ci scappa anche l’obiettivo Barça". Dai Allegri, ammettilo che era una supercazzola. Pensatore.

08 settembre 2011

Serie A, ci siamo quasi: le venti partecipanti - parte terza



Chiudo l'analisi delle venti squadre di serie A parlando delle cosiddette pericolanti, ovvero quelle che si giocheranno un'unico obiettivo: la permanenza nella categoria.

Bologna - La salvezza raggiunta in scioltezza nell'ultimo campionato (nonostante un brivido finale) non ha fermato la voglia di crescita del nuovo Bologna, che quest'estate si è dato da fare per dare al nuovo tecnico Bisoli una rosa competitiva in grado di salvarsi senza troppi patemi. La perdita nell'ultimo giorno di mercato di Della Rocca non ha comunque cancellato quanto di buono è stato fatto, con gli arrivi di Gillet, Acquafresca, Diamanti, Konè, Vantaggiato, Raggi. E' rimasto anche Ramirez, anche se forse a gennaio se ne riparlerà. Insomma, questo Bologna sembra più forte dell'anno scorso, e salvarsi con largo anticipo sarebbe un'ottima base di partenza per la nuova proprietà. Voto al calciomercato: 7.

07 settembre 2011

Serie A, ci siamo quasi: le venti partecipanti - parte seconda



Dopo la prima carrellata di ieri, in cui ho analizzato le sei formazioni che a mio avviso partono avanti nella caccia a scudetto ed Europa, continua il viaggio all'interno della serie A che sta per prendere il via. Siamo nel cosidetto limbo, la terra di mezzo dalla quale spesso escono fuori le sorprese migliori sia in positivo che in negativo, ed è da qui che di solito saltano fuori le variabili impazzite che danno quel tocco di imprevedibilità al campionato.

06 settembre 2011

Serie A, ci siamo quasi: le venti partecipanti - parte 1

Dopo lo stomachevole sciopero che ha portato al rinvio della prima giornata, oggi è stato sancito l'accordo Lega-Aic che ufficializza quello che tutti ormai sapevamo: si parte, e venerdì sera l'anticipo Milan-Lazio darà il via alla serie A 2011/12. Una serie A che riparte senza tre assi come Eto'o, Pastore e Sanchez, portati via a  suon di milioni da club con cui, per ragioni diverse (lo schiacciante appeal del Barça, i petroldollari di Psg e Anzhi), era impossibile competere in un momento storico così difficile.

Diciamocelo pure, il nostro campionato non è più quello che una volta chiamavamo (e con ragione da vendere) "il più bello del mondo". Il ranking Uefa ci dice impietosamente che anche la Germania ci è passata davanti, con Portogallo e Francia che non sono poi così lontane come qualche tempo fa, mentre stadi fatiscenti rendono sempre meno gradevole lo spettacolo rispetto a quanto è possibile vedere ad esempio in Premier. Tutta roba che sappiamo insomma, ma la nostra vecchia serie A è ancora capace (ne sono sicuro) di tenerci lì attaccati alla tv, anche se ogni tanto scappa uno sbadiglio.

In questo primo articolo (saranno tre in tutto) ho iniziato ad analizzare le sei squadre che a mio parere partono davanti ai nastri di partenza, con gli articoli di domani e dopodomani completerò la mia analisi, sperando di confrontarmi come sempre con voi lettori.

04 settembre 2011

Succede anche questo: Inigo Martinez, un autogol da copertina!

Dato che per adesso non ho moltissimo tempo per scrivere (nonostante la casella "bozze" sia prossima all'esplosione), rispolvero velocissimamente una rubrica che era finita in soffitta a prendere polvere da un pò.

A rubarsi la scena è ancora una volta la Spagna, dominatrice assoluta del calcio mondiale, anche se stavolta siamo di fronte ad una giocata bizzarra che sta strappando sorrisi in giro per il mondo. La gara in questione è Spagna-Georgia, valevole per le qualificazioni agli Europei U21: visto che le Furie Rosse stavano letteralmente macinando gli avversari (punteggio finale 7-2, ndr), il difensore Inigo Martinez ha deciso di regalare alla platea ormai annoiata un colpo che difficilmente verrà dimenticato. Quale? A voi il video!