"Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il pallone d'oro"
Ecco, magari un crimine proprio no, ma di certo l'idea che ha Josè Mourinho riguardo la candidatura del suo calciatore nonchè connazionale all'ambito premio più chiara di così non potrebbe essere. Peccato che questa resta appunto una sua idea, ed in quanto tale ha solo il valore di un'opinione e non sposterà di una virgola le dinamiche che porteranno all'assegnazione del pallone d'oro 2013.
Cristiano Ronaldo, lamentele recenti a parte, sta disputando l'ennesimo anno solare fuori dagli schemi, con una media gol stratosferica ed un "double" Liga-Supercopa che ha spezzato la dittatura catalana, colpita a morte all'impresa del Camp Nou decisa peraltro proprio da un suo gol (vedi video). Ad Euro 2012, il suo Portogallo si è fermato solo ai calci di rigore contro una Spagna lontana parente di quella poi vista in finale, ed anche lì CR7 si è distinto con tre reti all'attivo dopo un balbettante inizio in un girone comunque infernale. Insomma, pronosticarlo possibile pallone d'oro non sarebbe un'eresia, tutt'altro.
Premesso questo, credo siano diverse le ragioni valide per cui credere che alla fine il prestigioso premio individuale lo solleverà qualcun altro. E quel qualcun altro, con tutta probabilità dovrebbe essere il suo antagonista principale, quel Lionel Messi che ha letteralmente stordito l'Uruguay con una prestazione "illegale", ed in barba a chi lo accusa di essere poco decisivo con la maglia dell'Albiceleste si è portato a quota 30 reti, quattro in meno di una divinità come Diego Maradona.
Sui criteri di assegnazione del premio da quando nel 2010 è diventato una sorta di fusione del vecchio Fifa World Player e del Pallone d'oro assegnato da France Football, mi sono espresso in passato e credo che semplicemente non vi siano più i criteri rigidi che portavano automaticamente alla vittoria di chi nell'anno solare in questione ha vinto la Champions League o l'Europeo/Mondiale. O forse, se esistono ancora, sono stati semplicemente spazzati via dai numeri fuori scala della Pulce, che quest'anno pur senza sollevare alcun trofeo registrava al 17 settembre 2012 la bellezza di 61 reti segnate, dopo aver chiuso il 2010 con 60 e il 2011 con 59. Stiamo parlando in buona sostanza di uno che non c'entra niente, uno che sposta ogni giudizio figlio del palmares su un piano differente, quello del valore assoluto del calciatore.
Ecco, senza voler essere ripetitivo oltremodo, io continuo a credere che in tutto questo ci sia qualcosa di sbagliato. Un riconoscimento a cadenza annuale dovrebbe in qualche modo tenere conto dell'andamento dell'annata anche in termini di risultati, risultati che dicono che Messi ha sollevato solo la Copa del Rey, mentre Ronaldo ha portato a casa da protagonista due trofei con la camiseta blanca, ed è arrivato a un soffio dalla finalissima in un Europeo nel quale i lusitani partivano nettamente dietro ad almeno 5-6 squadre.
Sempre i risultati dicono che il professor Xavi e il genio Iniesta, pur inghiottendo bocconi amari nella Liga ed in Champions League, il 1° luglio hanno scritto la storia portando a casa il titolo di campioni d'Europa con la Spagna, completando un irripetibile ciclo aperto con la vittoria ad Euro2008 e proseguito al mondiale Sudafricano. Davvero tutto questo non conta nulla?
Un pallone d'oro FIFA consegnato per la quarta volta di fila a Messi non sarebbe uno scandalo nè un crimine, ma sarebbe semplicemente l'ulteriore dimostrazione di una interpretazione differente del concetto di meritocrazia. Una volta vinceva chi si distingueva nell'anno solare risultando decisivo per il proprio club/nazionale nel portare a casa titoli, adesso vince "semplicemente" il più forte giocatore del pianeta. E pertanto, qualora le cose stessero davvero in questi termini, rinnoverei il consiglio di consegnare già adesso 5-6 copie del premio all'argentino, cambiando solo l'anno inciso sulla targa.
Leo è ancora giovane, non smetterà tanto presto. Tanto vale risparmiare tempo, no?
Premesso questo, credo siano diverse le ragioni valide per cui credere che alla fine il prestigioso premio individuale lo solleverà qualcun altro. E quel qualcun altro, con tutta probabilità dovrebbe essere il suo antagonista principale, quel Lionel Messi che ha letteralmente stordito l'Uruguay con una prestazione "illegale", ed in barba a chi lo accusa di essere poco decisivo con la maglia dell'Albiceleste si è portato a quota 30 reti, quattro in meno di una divinità come Diego Maradona.
Sui criteri di assegnazione del premio da quando nel 2010 è diventato una sorta di fusione del vecchio Fifa World Player e del Pallone d'oro assegnato da France Football, mi sono espresso in passato e credo che semplicemente non vi siano più i criteri rigidi che portavano automaticamente alla vittoria di chi nell'anno solare in questione ha vinto la Champions League o l'Europeo/Mondiale. O forse, se esistono ancora, sono stati semplicemente spazzati via dai numeri fuori scala della Pulce, che quest'anno pur senza sollevare alcun trofeo registrava al 17 settembre 2012 la bellezza di 61 reti segnate, dopo aver chiuso il 2010 con 60 e il 2011 con 59. Stiamo parlando in buona sostanza di uno che non c'entra niente, uno che sposta ogni giudizio figlio del palmares su un piano differente, quello del valore assoluto del calciatore.
Ecco, senza voler essere ripetitivo oltremodo, io continuo a credere che in tutto questo ci sia qualcosa di sbagliato. Un riconoscimento a cadenza annuale dovrebbe in qualche modo tenere conto dell'andamento dell'annata anche in termini di risultati, risultati che dicono che Messi ha sollevato solo la Copa del Rey, mentre Ronaldo ha portato a casa da protagonista due trofei con la camiseta blanca, ed è arrivato a un soffio dalla finalissima in un Europeo nel quale i lusitani partivano nettamente dietro ad almeno 5-6 squadre.
Sempre i risultati dicono che il professor Xavi e il genio Iniesta, pur inghiottendo bocconi amari nella Liga ed in Champions League, il 1° luglio hanno scritto la storia portando a casa il titolo di campioni d'Europa con la Spagna, completando un irripetibile ciclo aperto con la vittoria ad Euro2008 e proseguito al mondiale Sudafricano. Davvero tutto questo non conta nulla?
Un pallone d'oro FIFA consegnato per la quarta volta di fila a Messi non sarebbe uno scandalo nè un crimine, ma sarebbe semplicemente l'ulteriore dimostrazione di una interpretazione differente del concetto di meritocrazia. Una volta vinceva chi si distingueva nell'anno solare risultando decisivo per il proprio club/nazionale nel portare a casa titoli, adesso vince "semplicemente" il più forte giocatore del pianeta. E pertanto, qualora le cose stessero davvero in questi termini, rinnoverei il consiglio di consegnare già adesso 5-6 copie del premio all'argentino, cambiando solo l'anno inciso sulla targa.
Leo è ancora giovane, non smetterà tanto presto. Tanto vale risparmiare tempo, no?
Antonio Capone (twitter - @tonycap83)
D'accordissimo con il grande SpecialOne.
RispondiEliminaCiao Antonio. :)
Ciao Lenny! Io per non sbagliare lo darei al genio Iniesta, ma mi sa che Messi alzerà il quarto di fila e non so quanto sia giusto francamente..
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