22 ottobre 2011

Migliora il rendimento, peggiora il ranking: ma è davvero un paradosso?


Eccezion fatta per la scialba prestazione della Lazio in Svizzera, la tre giorni europea delle nostre formazioni può senza dubbio essere considerata positiva ben oltre le aspettative della vigilia. Che il Milan facesse il suo dovere contro il modesto Bate Borisov era ampiamente prevedibile, molto meno le vittorie di Inter (questa Inter) e Udinese contro Lille e Atletico Madrid, ed il pari del Napoli contro quel Bayern che fin qui aveva triturato qualsiasi avversario.

Il problema però è che in termini di ranking Uefa tutto questo per adesso è stato utile solo a sprofondare più lentamente, rendendo il piano meno inclinato ma con una pendenza sempre preoccupante. Per renderci conto meglio della situazione, diamo uno sguardo al ranking 2011-12 per nazioni, rimandando a questo vecchio articolo per un ripasso sul come viene calcolato il coefficiente:

  1. INGHILTERRA 8.125
  2. OLANDA 6.200
  3. SPAGNA 6.142
  4. GERMANIA 6.083
  5. BELGIO 5.900
  6. PORTOGALLO 5.833
  7. FRANCIA 5.666
  8. CIPRO 5.625
  9. AUSTRIA 5.375
  10. ITALIA 5.071


Sì, avete letto bene: davanti a noi ci sono Olanda, Portogallo, Cipro, Belgio. Com'è possibile? Il nodo è legato al bonus introdotto per le squadre che superano il turno preliminare per l'accesso alle varie competizioni, con lo scopo di premiare in maniera sensibile le piccole realtà come ad esempio il sorprendente Apoel Nicosia (in testa nel girone del Porto) e i cechi del Viktoria Plzen. In questo modo succede che chi accede via preliminare "passa" già dei punti al proprio Paese di appartenenza, e viceversa chi cade già nei turni iniziali come Roma e Palermo costituisce di fatto un malus pesante (niente punti per l'ingresso alla fase finale, niente punti per vittorie ed eventuali qualificazioni a quarti/ottavi).

Nella classifica complessiva, la Germania dopo averci scalzato è addirittura volata via rendendo il suo terzo posto praticamente inattaccabile, complice anche la "scandenza" dei punti portati dal Milan nel 2007 con la Champions vinta ad Atene. Dopo aver perso il diritto di iscrivere 4 squadre alla massima competizione per club (con la quarta ai preliminari) a partire dal prossimo anno, passando a 3, adesso il rischio concreto è che  questo numero possa ulteriormente ridursi nel caso in cui il Portogallo (o più difficilmente, la Francia) riesca ad operare un nuovo, clamoroso sorpasso.

La situazione globale del ranking ad oggi è la seguente:
  1. INGHILTERRA 77.285
  2. SPAGNA 69.471
  3. GERMANIA 66.019
  4. ITALIA 53.695
  5. PORTOGALLO 49.346
  6. FRANCIA 49.344
Visto così il margine sulle due inseguitrici potrebbe sembrare rassicurante o comunque meno esiguo di quanto si voglia far credere, ma lo scenario però cambia se pensiamo a quale era il gap all'inizio della stagione attuale: Italia 60.552Francia 53.678 (quindi a -6.874), Portogallo 51.596 (-8.956). In tre mesi, siamo passati da un vantaggio rispettivamente di circa sette e nove punti, ad un meno tranquillizzante vantaggio di poco più di quattro.

La stagione è ancora lunghissima, e lo sforzo da compiere per respingere gli attacchi di chi è pronto a soffiarci anche il quarto posto sarà grandissimo. Francamente, non sono in linea con l'idea di Galliani, che vorrebbe una maggiore tutela per i Paesi come il nostro: la fossa ce la siamo scavata da soli, e adesso è giusto pagare dazio e lavorare per riportarci dove storicamente siamo sempre stati. Non è cambiando i criteri che per adesso effettivamente ci penalizzano, che il problema si risolve come per magia: se inglesi, spagnole e tedesche sono sempre lì e solo noi crolliamo, evidentemente la soluzione va ricercata offrendo un prodotto migliore sul campo. Dite che è possibile?

6 commenti:

  1. Ricordo che tempo fa in un commento su questa cosa del ranking, un interista di nome Vincenzo mi disse che in fondo se in champions ci vanno 3 o 4 squadre a lui non interessava perchè l'inter tra le prime 3 ci sarebbe arrivata SEMPRE. Mi sa ceh quest'anno ci saranno delle grasse risate

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  2. Il problema (spero di non scrivere una fesseria) è che i punti vanno divisi per le squadre presenti al via. Perciò i punti conquistati dalle squadre italiane vanno divisi 7. Con il problema che noi abbiamo 5 squadre in corsa mentre le altre hanno lo schieramento quasi al completo.

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  3. Dunque... il calcolo del ranking è talmente fumoso, ma tant'é, quello è e con quello dobbiamo fare i conti.

    Forse ci stiamo dimenticando che dal dopo l'exploit di Milan e Juve negli anni '90 e primi anni 2000, le italiane ha subito batoste pesantissime. Sempre e, soprattutto, ovunque.

    Per non innescare furibonde e inutili discussioni, ricordo solo il triste cammino della Juve l'anno scorso in Europe. Bene, quei pareggi valgono molto molto di più, in termini negativi, di un pareggio contro il Barca, per esempio.

    Non portiamo squadre in alto nelle competizioni UEFA da non so più quanto tempo.

    La polemica di Galliani non è paradossale, è solo idiota. Un'idiozia pura, semplice semplice.

    Le rose italiane forse sono a livello di quelle straniere, certo gioco e mentalità... lasciamo perdere. A parte il Napoli, spinto dai suoi meravigliosi tifosi, stiamo mostrando un calcio misero, e sempre per non innescare pericolose discussioni, ricordo semplicemente  la debacle bianconera un anno fa e due anni fa!

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  4. IJ, sono del parere che il nodo della questione sia legato all'Europa League, competizione snobbata e vista quasi come un inutile peso solo dalle nostre formazioni. Di conseguenza, si perdono punti nel ranking perchè magari la Juve pareggia col Poznan o la Samp di fa mandare a casa dal Metalurg, per esempio.

    Serve cambiare la mentalità, come dici giustamente tu. Solo così si può recuperare terreno, perchè saremo anche dietro Inghilterra e Spagna, ma che ci passino davanti tedeschi, francesi e portoghesi francamente è inaccettabile..

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  5. A prescindere dal tifo Sante, penso che il problema sia globale e non solo di questa o quella squadra. Vincenzo si sarà fatto trasportare dal tifo, purtroppo tutti adesso rischiamo di perdere ancora pezzi da qui agli anni a venire..

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  6. Sì Entius, come dicevo tempo fa nell'articolo che ho linkato, "Il totale ottenuto per nazione viene poi diviso per il numero di squadre inizialmente ammesse per ogni singola Federazione"..quindi, nel nostro caso, 7. Per questo, con Roma e Palermo fuori già dal preliminare, abbiamo preso un'imbarcata clamorosa e adesso rischiamo grossissimo..

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