31 marzo 2009

Nazionali killer?



Gli impegni delle varie nazionali per le qualificazioni al mondiale sudafricano hanno portato in dote diversi infortuni, di varia entità, che i club adesso dovranno cercare di gestire al meglio.

In Ecuador, il terzino dell'Inter Maicon ha riportato un infortunio piuttosto serio. In seguito a un cross, il forte esterno nerazzurro si è accasciato a terra ed è dovuto uscire in barella. L'analisi del dottor Combi è impietosa: "Si tratta di una lesione importante al retto femorale della gamba destra. Resterà in Brasile per dieci giorni, poi tornerà a Milano". Probabilmente, la stagione di Maicon è finita. Brutta tegola per Mourinho, che adesso dovrà inventarsi qualcosa per sopperire all'assenza di quello che nel suo ruolo è al momento il migliore al mondo.

Brutte nuove anche dal fronte argentino, sono ben due i giocatori usciti malconci dalla sfida con il Venezuela e che dovranno rinunciare al prossimo impegno con la Bolivia, si tratta del genoano Diego Milito e del napoletano Ezequiel Lavezzi.

Nell'impegno della nostra nazionale in Montenegro, Di Natale ha riportato lesione parziale del legamento crociato anteriore e distrazione di primo grado del legamento collaterale interno del ginocchio sinistro. Si sta valutando la terapia come alternativa all'intervento chirurgico, ma il fantasista friulano dovrà assentarsi dai campi di gioco per almeno 4 mesi.

La Serie A perde i pezzi. Fanno bene i giocatori a dire no alle Nazionali? Si gioca troppo, questo è certo, e su campi spesso ignobili. I calciatori sono uomini, non macchine.

30 marzo 2009

Sudafrica 2010: i risultati della zona Sudamericana

La corsa al mondiale sudafricano impazza anche nell'area sudamericana, dove il Paraguay capolista cade in casa dell'Uruguay sotto i colpi di Forlan e Lugano. L'Argentina di Maradona, che ha "epurato" l'idolo del Boca Riquelme, schianta il Venezuela coi gol di Messi, Tevez, Maxi Rodriguez e del "Kun" Aguero e si avvicina, andando a 4 punti. Dà spettacolo il Cile, che con uno strepitoso Sanchez (talento dell'Udinese) passa in Perù col punteggio di 3-1, rimanendo così agganciato all'Argentina.
Soffre parecchio il Brasile di Dunga in Ecuador: i verdeoro riescono comunque a trovare il gol del provvisorio vantaggio con il romanista Julio Baptista, ma vengono raggiunti allo scadere da un gol di Noboa.

Sabato 28 marzo
Uruguay-Paraguay 2-0

Forlan (29' pt), Lugano (12' st)
Argentina-Venezuela 4-0
Messi (25' pt), Tevez (1' st) Rodriguez (9' st), Aguero (29' st)

Domenica 29 marzo
Colombia-Bolivia 2-0
Torre (27' pt), Renteira (43' st)
Ecuador-Brasile 1-1
Julio Baptista (19' st), Noboa (44' st)
Lunedì 30 marzo
Perù-Cile 1-3
Sanchez (2' pt), Suazo (31' pt), Fano (34' pt), Matias Fernandez (25' st)

Ecco la classifica del raggruppamento sudamericano, dopo 11 giornate (in rosso le squadre momentaneamente qualificate)

Paraguay 23
Argentina 19
Cile 19
Brasile 18
Uruguay 16
Colombia 14
Ecuador 13
Venezuela 10
Bolivia 9
Perù 7

Domani, 1 aprile, inizia la dodicesima giornata del girone. In programma Ecuador-Paraguay, Cile-Uruguay, Brasile-Perù, Bolivia-Argentina e Venezuela-Colombia.

Sudafrica 2010: i risultati della zona Europea

Giornata-spartiacque per le nazionali europee impegnate nella lotta per la qualificazione ai Mondiali sudafricani. Questo turno, alla luce di molti risultati maturati in serata, ha, infatti, assunto i contorni dello snodo cruciale per la determinazione delle rappresntative del vecchio continente che andranno in Africa e per quelle che, invece, Johannesburg la guarderanno solo col binocolo.

Francia salvata dal solito Ribery, bene la Spagna campione d'Europa, Germania e Olanda. Scialbo 0-0 tra Portogallo e Svezia.


Gruppo 1
La Danimarca vince facile a Malta, e continua la sua corsa al primo posto del girone assieme all'Ungheria, corsara a Tirana. Reti bianche a Oporto, dove Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic non graffiano. Così Svezia e Portogallo vedono allontanarsi il gruppo di testa, e adesso rischiano grosso.
Albania-Ungheria 0-1
Torghelle (38' pt)
Malta-Danimarca 0-3
Larsen (12' e 23' pt), Nordstrand (44' st)
Portogallo-Svezia 0-0

SQUADRA G V P S GF GS PUNTI
Danimarca 4 3 1 0 9 2 10
Ungheria 5 3 1 1 5 2 10
Albania 6 1 3 2 3 3 6
Svezia 4 1 2 0 2 1 6
Portogallo 5 1 2 1 6 3 6
Malta 6 0 0 6 0 15 0

Gruppo 2
Lettonia a valanga in Lussemburgo, la Svizzera passa in Moldavia e aggancia così in testa la Grecia, bloccata sul pari da Israele. Un punto che mantiene gli israeliani a un solo punto dalla coppia di testa.
Lussemburgo-Lettonia 0-4
Karlsons (25' pt), Cauna (11' st), Visnakovs (26' st), Pereplotkins (41' st)
Moldova-Svizzera 0-2
Regazzoni (32' pt), Fernandes (45' st)
Israele-Grecia 1-1
Gekas (42' pt, G), Golan (10' st, I)

SQUADRA G V P S GF GS PUNTI
Grecia
5
3 1 1
10
3
10
Svizzera
5 3 1 1 9
6
10
Israele
5
2
3 0
9
6
9
Lettonia
5
2
1
2
8
6
7
Lussemburgo
5 1 1
3
3
11
4
Moldova 5
0 1
4
2
9
1

Gruppo 3
L'Irlanda del Nord, sempre più sorprendente, batte la Polonia a Belfast e si porta momentaneamente in testa al girone (è l'unica ad aver giocato già 6 partite). Slovenia e Repubblica Ceca si dividono la posta, e così rimangono appaiate a quota 8, due punti in meno degli irlandesi.
Irlanda del Nord-Polonia 3-2
Feeney (10' pt), Jelen (27' pt), Evans (3' st), aut. Zewlakov (17' st), Saganowski (45' st)
Slovenia-Repubblica Ceca 0-0


SQUADRA G V P S GF GS PUNTI
Irlanda del Nord
6
3
1
2
11
6
10
Slovacchia
4
3
0
1
8
5
9
Repubblica Ceca
5
2
2
1
5
2
8
Slovenia
5
2
2
1
5
3
8
Polonia
5
2
1
2
8
7
7
San Marino
5
0
0
5
1
15
0

Gruppo 4
La Germania passeggia sul piccolo Liechtenstein, calando un poker che le permette di rimanere in testa al girone. La Russia risponde con una altrettanto facile vittoria, a Mosca contro l'Azerbaigian. Con una gara in meno, i russi sono a 4 lunghezze dai tedeschi. Finlandia corsara in Galles.
Russia-Azerbaigian 2-0
Pavlyuchenko (32' pt) e Zyryanov (26' st)
Galles-Finlandia 0-2
Johansson (41' pt) e Kuqi (45' st)
Germania-Liechtenstein 4-0
Ballack (4' pt), Jensen (9' pt), Schweinsteiger (3' st), Podolski (5' st)

SQUADRA G V P S GF GS PUNTI
Germania
5
4
1
0
16
4
13
Russia
4
3
0
1
8
3
9
Finlandia
4
2
1
1
6
6
7
Galles
5
2
0
3
4
5
6
Azerbaigian
4
0
1
3
0
4
1
Liechtenstein
4
0
1
3
0
12
1

Gruppo 5
La Spagna, con un guizzo del difensore Piquè, batte la Turchia a Madrid e rimane a punteggio pieno nel girone: difficile pensare che gli iberici possano avere difficoltà a staccare il biglietto per il Sudafrica. Segue a sei lunghezze la Bosnia, che infligge un pesante 4-2 interno al Belgio. Armenia ed Estonia, cenerentole del girone, si danno battaglia ma alla fine dividono la posta in palio.
Armenia-Estonia 2-2
Mkhitaryan (32' pt), Vassiljev (37' pt), Zenjov (22' st), Karamyan (41' st)
Belgio-Bosnia 2-4
Dzeko (7' pt), Dembele (21' st), Jahic (29' st), Bajramovic (35' st), Sonck rig. (44' st)
Spagna-Turchia 1-0
Piquè (15' st)

SQUADRA G V P S GF GS PUNTI
Spagna
5
5
0
0
11
4
15
Bosnia
5
3
0
2
16
3
9
Turchia
5
2
2
1
5
6
8
Belgio
5
2
1
2
9
5
7
Estonia
5
0
2
3
4
4
2
Armenia
5
0
1
4
3
12
1

Gruppo 6
Non si è giocato, ma l'Inghilterra di Fabio Capello ha dato comunque spettacolo, battendo sonoramente per 4-0 la Slovacchia di Hamsik. In rete Heskey, Rooney, Lampard e ancora Rooney. Gli inglesi adesso fanno davvero paura.

SQUADRA G V P S GF GS PUNTI
Inghilterra
4
4
0
0
14
3
12
Croazia
4
2
1
1
8
4
7
Ucraina
3
2
1
0
4
1
6
Bielorussia
3
1
0
2
4
5
3
Kazakistan
4
1
0
3
5
11
3
Andorra
4
0
0
4
1
12
0


Gruppo 7
Un gol di Ribery toglie dai guai la Francia. In Lituania, i galletti di Domenech colgono un successo importante con le unghie e con i denti, e si portano a due lunghezze dai baltici, che affronteranno nuovamente nel prossimo turno, allo Stade de France. Vola la Serbia, che in Romania fa l'impresa, riducendo così all'osso le possibilità di qualificazione di Mutu e compagni.
Romania-Serbia 2-3
Jovanovic (18’ pt), aut. Stoica (44’ pt), Marica (6' st), Ivanovic (14’ st), Stoica (29' st)
Lituania-Francia 0-1
Ribery (22' st)

SQUADRA G V P S GF GS PUNTI
Serbia
5
4
0
1
12
5
12
Lituania
5
3
0
2
6
4
9
Francia
4
2
1
1
6
6
7
Austria
4
1
1
2
5
7
4
Romania
4
1
1
2
5
8
4
Far Oer
4
0
1
3
1
5
1


Gruppo 9
L'Olanda batte 3-0 la Scozia, e fa il vuoto.
Olanda-Scozia 3-0
Huntelaar (30' pt), Van Persie (45' pt), Kuyt (32' st, rig.)

SQUADRA G V P S GF GS PUNTI
Olanda
4
4
0
0
8
1
12
Scozia
4
1
1
2
4
6
4
Islanda
4
1
1
2
2
5
4
Macedonia
3
1
0
2
2
3
3
Norvegia
3
0
2
1
2
3
2

29 marzo 2009

Italia, avanti col fattore P: 2-0 al Montenegro

Missione compiuta. Gli azzurri tornano dalla trasferta in Montenegro coi tre punti che le servivano per proseguire la marcia verso il mondiale 2010, e, complice il mezzo passo falso dell'Irlanda di Trapattoni (1-1 contro la Bulgaria), sono adesso al comando del girone.

Azzurri non spumeggianti, ma cinici e concreti. Il Montenegro, senza l'infortunato Vucinic, è avversario ancora inesperto, vivace ma inconcludente. E così, nel primo tempo, l'Italia riesce a contenere le sfuriate degli avversari (ottimo Jovetic) e passa grazie ad un calcio di rigore trasformato da Andrea Pirlo. Da segnalare l'infortunio occorso a Totò Di Natale a 9': sembra una cosa piuttosto seria, se ne saprà di più tra oggi e domani.

La seconda frazione di gioco vede l'Italia ripartire con lo stesso 11 iniziale, con Quagliarella e Pepe che si scambiano le corsie. Iaquinta divora un gol monumentale, poi lascia spazio ad uno che per ora di divorare gol non ne vuole sentir parlare: Giampaolo Pazzini. L'attaccante blucerchiato corona il suo momento d'oro incornando sotto misura il cross di Pepe, e dando agli azzurri il gol della tranquillità. Un esordio da favola, per il Pazzo. Un risultato importante, per l'Italia, che allunga in testa al girone.

MONTENEGRO (4-3-2-1): Poleksic; Pavicevic, Batak, Basa, V. Bozovic; Drincic, Pekovic (dal 34’ s.t. Vujovic), Boskovic; Vukcevic (dal 44’ s. t. Zverotic), Jovetic; Djalovic (dal 26’ s.t. Beciraj). (M. Bozovic, Pejovic, Tanasijevic, Novakovic). All. Filipovic.

MARCATORE: Pirlo su rigore all’11’ p.t., Pazzini al 29’ s.t.

Classifica:

Italia 13

Irlanda 11
Cipro 4
Bulgaria 4
Montenegro 2
Georgia 2

Prossime partite (1 aprile 2009): Bulgaria-Cipro Italia-Irlanda Georgia-Montenegro 6 giugno: Bulgaria-Irlanda Cipro-Montenegro.

26 marzo 2009

Amarcord: ricordavate? Abel Balbo

Ed arriva anche la nuova rubrica settimanale, dedicata ai nostalgici e a tutti coloro che hanno la memoria lunga. Amarcord, con il supporto video di You Tube, ci porterà ogni settimana a rivedere e rivivere le imprese di vecchie conoscenze del nostro calcio.

Per la prima puntata, è stato scelto un grande cannoniere argentino che col gol aveva un feeling speciale: Abel Balbo.



Nato il 1° giugno 1966 a Empalme Villa Constitución, Argentina, Balbo tira i primi calci da professionista in vari club argentini come il Newell's Old Boys (1987-88) e il River Plate (1988-1989), per poi giocare principalmente in Italia.
Nell'Udinese (1989-93) si rivela tra i migliori centravanti del campionato italiano, segnando numerosi gol di testa e in progressione veloce, e trovando un valido compagno d'attacco in Marco Branca. Dalla Roma viene acquistato nel 1993, ed anche qui in cinque anni segna moltissimi gol, dimostrandosi di un opportunismo infallibile (pur calando nelle progressioni veloci) e venendo supportato dai servizi di Daniel Fonseca (nel loro primo anno in coppia, i giornalisti, esagerando, scrissero che formavano il duo d'attacco più forte del mondo).
In seguito, si trasferisce al Parma (1998-99), e alla Fiorentina, per poi tornare a Roma. Ha giocato infine quattro partite con il Boca Juniors nel 2002-2003 prima di ritirarsi definitivamente.

In totale ha segnato 138 gol nei massimi campionati; le sue migliori stagioni sono state la 1990-1991 con l'Udinese e la 1994-1995 con la Roma, con 22 gol in entrambe.

Con la maglia della nazionale argentina Balbo ha segnato 11 gol in 37 partite, e ha giocato ai Mondiali del 1990, del 1994 e del 1998; nella Coppa America 1989 e 1995.

Sicuramente uno dei più forti centravanti degli ultimi anni, Balbo adesso ha intrapreso la carriera di allenatore. Recentemente, si è dimesso dalla carica di tecnico del Treviso.

25 marzo 2009

Ibrahimovic, adesso è un caso

"Nessun giocatore vale più di un club". "Se Ibra vorrà andare, anche lui avrà il suo prezzo". Firmato, rispettivamente, Josè Mourinho e Massimo Moratti. Queste le risposte alle dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic, che negli ultimi giorni hanno gettato ombre sul futuro del fuoriclasse svedese in maglia nerazzurra. L'allarme, tra l'altro, non è rientrato. Le smentite, arrivate più dal procuratore Mino Raiola che dall'attaccante in prima persona, non convincono. Perchè certe frasi, dette in un certo modo, non possono far pensare diversamente.

Così il procuratore dell'asso svedese: "Qui si parla di convincere Ibrahimovic a restare, ma stanno facendo tutto loro, io non sono un ostacolo, il mio unico interesse è quello del mio giocatore". Non propriamente acqua sul fuoco, forse uno schizzo su un incendio rende meglio l'idea. Il caso-Ibra c'è ed è reale, e dalla fine per nulla scontata.

Ma quanto vale, oggi, Ibrahimovic? Secondo l'esperto di mercato Morabito, ospite domenica sera a Controcampo, non meno di 70-80 milioni di euro. Cifra assolutamente fuori mercato per quasi tutti i maggiori club europei, tranne uno: il Real di Florentino Perez, che però sembra puntare più su Cristiano Ronaldo e Kakà per il botto promesso ai tifosi.

Mourinho si è detto convinto di riuscire a trattenere lo svedese, come fece a suo tempo con Deco al Porto: l'anno dopo, proprio Deco alzò la Champions League al cielo di Gelsenkirchen, dopo la vittoriosa finale contro il Monaco. Se i tentativi del tecnico di Setubal falliranno, probabilmente l'Inter si ritroverà con tanti milioni di euro da investire sul mercato, e conoscendo il personaggio, di sicuro farà buon viso a cattivo gioco comunque. Giocatori del calibro di Diego ed Eto'o potrebbero fargli dimenticare - a lui e ai tifosi nerazzurri - lo smacco subito da Ibra.

Intanto, sempre da Palazzo Durini, arriva la notizia che Cambiasso ha rinnovato fino al 2014. El Cuchu è sempre più una bandiera nerazzurra.

Torino, via Novellino, Camolese nuovo tecnico

La svolta, già nell'aria dopo il ko di domenica contro la Sampdoria, è arrivata: il Torino esonera Walter Novellino e al suo posto arriva Giancarlo Camolese. Il nuovo allenatore del Toro è uomo ben noto alla piazza, che conosce bene avendo già allenato i granata dal 2000 al 2002.

Camolese è chiamato ad un compito difficilissimo: il Torino viaggia al terz'ultimo posto della classifica, a due punti dal Bologna e sei dal Chievo. Riuscirà a dare la scossa giusta ad una squadra a pezzi, e che ha presentato limiti evidenti nelle ultime uscite?

23 marzo 2009

L'Inter mantiene il +7, reti bianche al San Paolo. Torna al gol Milito

Non cambia nulla, e in fondo nessuno credeva che sarebbe cambiato qualcosa proprio oggi. L'Inter batte 3-0 la Reggina grazie ai gol di Cambiasso e Ibrahimovic, con lo svedese che firma una doppietta e aggancia Di Vaio in testa alla classifica dei cannonieri. Un gol su rigore (procurato da un ritrovato Mancini), poi un autentico capolavoro di quelli che valgono il prezzo del biglietto.

Lo svedese però dà spettacolo anche a gara finita, gettando nubi stavolta molto minacciose sulla sua permanenza all'Inter anche l'anno prossimo. Intervistato a fine gara da Sky, Ibra ha risposto così al giornalista che gli chiedeva di tranquillizzare i tifosi nerazzurri in modo definitivo: "Per adesso sono molto concentrato per vincere lo scudetto, per il prossimo anno vedremo...". Poi ha concesso il bis in conferenza stampa: "Sono molto contento di essere qui, però - ha ripetuto lo svedese - per il prossimo anno vediamo. Cosa vuol dire? Beh, vediamo in tutti i sensi". Se non sono segnali di addio, poco ci manca. Il futuro dell'attaccante adesso è davvero un rebus.

Nel posticipo del San Paolo, finisce 0-0 tra Napoli e Milan.
E' un risultato che però va stretto ai partenopei.
Un Napoli così non si vedeva da gennaio. Gli azzurri, dopo un primo tempo timido, in cui però segnano un gol valido con Hamsik annullato per inesistente fuorigioco, salgono in cattedra nella ripresa e mancano due volte il vantaggio con Zalayeta. Donadoni può guardare con fiducia al futuro dergli azzurri che tengono sotto un Milan molle e poco convincente e a bocca asciutta dopo 29 partite consecuitive con gol. Il Milan, dal canto suo, viaggia ormai sempre più nel limbo di un terzo posto che non dovrebbe essere in discussione,
vedendo allontanarsi la seconda piazza dopo la vittoria di sabato della Juve all'Olimpico.

Importante vittoria in chiave Champions per il Genoa, che a Marassi contro l'Udinese soffre, ma riesce coi gol di Sculli e Milito a centrare i tre punti. L'Udinese, mai doma, ha di che recriminare per l'operato dell'arbitro Ayroldi, in serata decisamente negativa. Il Genoa sale così a quota 51, al quarto posto solitario, col Milan che è lontano soli 4 punti.

Rimane attaccata alla corsa al quarto posto la Fiorentina, che pur giocando una delle peggiori partite della sua stagione, riesce con un gol di Mutu a vincere il derby toscano contro il Siena. Un Siena che ha sicuramente giocato meglio dei viola, ma che non è riuscito a tradurre in gol la grande mole di gioco sviluppata.

Tra le squadre del giorno, c'è sicuramente il Chievo di Mimmo Di Carlo, alla seconda vittoria consecutiva dopo l'exploit contro la Lazio all'Olimpico. Vittima di giornata un brutto Palermo, mai in partita e messo al tappeto da un gol di Luciano allo scadere del primo tempo. Gli scaligeri salgono così a 30 punti: in questo momento, sarebbero salvi.

Sarebbe salvo anche il Bologna di Mihajlovic, se finisse oggi il campionato. Il problema è che il campionato andrà avanti ancora per un pò, e i rossoblù visti al Dall'Ara questo pomeriggio non fanno certamente dormire sonni tranquilli ai propri tifosi. Squadra senza idee e senza gioco, involuta e assolutamente Di Vaio-dipendente. Il Cagliari, grande rivelazione di questo campionato, ben messo in campo da Allegri, passa 1-0 grazie ad un gol di Robert Acquafresca, e spalanca prospettive Uefa impensabili fino a qualche tempo fa.

Rimane al terzultimo posto il Torino, che cade in casa contro la Sampdoria. Il 3-1 dei blucerchiati porta le firme dei soliti Cassano e Pazzini (Sammarco il terzo marcatore), e punisce forse in modo eccessivo un Toro volenteroso, ma con dei limiti imbarazzanti. Preso un vertice in casa granata potrebbe sancire l'esonero di Walter Novellino.

Un rigore a tempo quasi scaduto di Caserta permette al Lecce di De Canio di acciuffare il pareggio al Via Del Mare contro l'Atalanta, che conduceva 2-1 grazie a una doppietta di Padoin. I salentini agganciano così il Torino, ma è una magra consolazione. La classifica attuale, per entrambe, si traduce con un termine ben preciso: retrocessione.

22 marzo 2009

Anticipi: Juve padrona all'Olimpico, sprint salvezza del Catania

La Juventus passeggia sui resti di una Roma a pezzi, e lancia un segnale forte al campionato. I bianconeri, anch'essi alle prese con diverse defezioni (Amauri, tanto per dirne una), bissano il 4-1 di sabato scorso al Bologna, e si portano a soli 4 punti dall'Inter, impegnata oggi pomeriggio a San Siro contro la Reggina.

La Juventus non molla, l'Inter dovrà sudarsi fino all'ultimo il tricolore. Questo il messaggio comunicato a Mourinho dalla banda-Ranieri, a conferma di quel "campionato straordinario" che comunque la Juve sta facendo, con mezzi sicuramente inferiori alla corazzata nerazzurra e con una serie di infortuni importante. La Roma dal canto suo ha fatto quello che ha potuto, è stata in partita per circa un'ora, ma poi i limiti di una squadra priva di 11 elementi - Juan, De Rossi, Totti, Taddei, Cassetti, Aquilani, Motta, Diamoutene, Cicinho, Pizarro, Perrotta - sono venuti a galla impietosamente.

Mattatore della serata è stato Vincenzo Iaquinta, il bomber di scorta che a gennaio voleva fare le valigie per cercare gloria altrove. E' rimasto, Iaquinta, e dopo il gol rifilato al Chelsea, ieri è stata la sua doppietta a mettere il sigillo ad una vittoria che vale oro.

E' il 37', quando l'attaccante raccoglie un invito di Giovinco (lanciato titolare al posto di Nedved) e fa secco Doni con un diagonale prepotente. Il primo tempo si chiude così, poco altro da segnalare.

Nella ripresa, la Roma parte forte, alla ricerca del pari, e chiude la Juve nella sua metà campo. Non stupisce che arrivi il pari, semmai stupisce il fatto che arrivi su azione di calcio d'angolo: retroguardia bianconera distratta, e Loria è lesto a battere di sinistro Buffon.

Ma è la serata di Iaquinta, e non c'è nemmeno il tempo di esultare per i giallorossi: cross di Grygera, deviazione di Riise, stacco imperioso dell'attaccante, che brucia Mexes e segna il 2-1 che di fatto stronca ogni ulteriore velleità degli uomini di Spalletti. Il tecnico toscano allora si gioca il tutto per tutto, butta nella mischia Montella per Loria, ma l'effetto che ne consegue non è certamente quello agognato. La Roma perde centimetri in difesa, la Juve fa 3-1 con Mellberg, che di testa mette in rete su corner di Del Piero. Ci pensa poi il neo-entrato Nedved a fissare il punteggio su 4-1 con un gol straordinario, di sinistro al volo dal limite dell'area.

Si chiude così, la Juve c'è. L'Inter è avvisata.

Nel pomeriggio, importante vittoria del Catania, che al Massimino batte 1-0 la Lazio e si tira Nel pomeriggio, importante vittoria del Catania, che al Massimino batte 1-0 la Lazio e si tira fuori, forse definitivamente, dal discorso salvezza. A quota 37, Zenga può ritenersi ormai tranquillo. E' un gol di Paolucci a dare la vittoria agli etnei, che poi ringraziano il loro estremo difensore Bizzarri, che neutralizza un calcio di rigore di Pandev. Per gli uomini di Rossi, reduci dal tremendo ko subito in casa dal Chievo (0-3), è notte fonda. La zona Uefa, adesso, è ancora più lontana.

20 marzo 2009

Sorteggi Champions. Cosa ne pensate ?

VILLARREAL-ARSENAL - Prima partita in Spagna, la seconda all'Emirates Stadium.

MANCHESTER UNITED-PORTO
- Prima all'Old Trafford, ritorno in Portogallo. Chi passa il turno affronta la vincente di Villarreal-Arsenal.

LIVERPOOL-CHELSEA - È arrivato come terzo estratto l'atteso derby inglese, già semifinale di Champions nel recente passato. Prima ad Anfield.

BARCELLONA-BAYERN MONACO
- Toni sfidera Messi e compagni. Chi passa il turno affronta la vincente di Liverpool-Chelsea. Prima in Spagna.

Dopo questi accoppiamenti, io vedo una finale Angloiberica.

Barcellona - Manchester a Roma.

E credo che sia la finale più bella , più spettacolare per chi ama il calcio.

Udinese sconfitta, ma qualificata

Ci siamo ancora. In Europa, ci siamo ancora. L'Udinese sul campo dei russi dello Zenit San Pietroburgo cede 1-0, ma passa ai quarti di finale di coppa UEFA in virtù del 2-0 maturato due settimane fa al Friuli. E' il miglior risultato mai conseguito dai bianconeri nella competizione.

Parte male, la serata della formazione bianconera in terra russa. Al 34', il gol di Tymoschuk, sugli sviluppi di un corner da sinistra: subentra la paura, e lo Zenit sfiora il raddoppio in chiusura di tempo con Fayzulin e Danny. Nel secondo tempo, un'Udinese più sciolta, che riesce a contenere meglio le offensive dei russi, e rischia di trovare il pari-qualificazione con Quagliarella. Poco male, comunque. Finisce 1-0, e ad esultare è la formazione di Marino, che domani dal sorteggio di Nyon conoscerà il nome della sua prossima avversaria.

Queste le qualificate, dopo i risultati delle gare di ritorno: Werder Brema, Amburgo, Marsiglia, Dinamo Kiev, Shakthar Donetsk, Udinese, Manchester City.

19 marzo 2009

Vai Udinese!

L'Italia del pallone si aggrappa all'Udinese. E non solo per questioni patriottiche, stavolta. Il mantenimento dei quattro posti-Champions riservati all'Italia, passa anche e soprattutto dalla strada europea dei bianconeri di Marino, di scena questa sera sul campo dello Zenit San Pietroburgo (campione uscente).

La Germania infatti potrebbe scavalcare l'Italia e salire al terzo posto del ranking Uefa - che tiene conto degli ultimi 5 anni - che da' diritto a quattro squadre in Champions invece di tre. Così, se l'Udinese dovesse far peggio delle tedesche, rischiamo di perdere una squadra nella massima competizione europea, a partire dal 2011.

I bianconeri giocheranno con la migliore formazione possibile. Esclusi gli infortunati Coda, Ferronetti e Tissone, con lo squalificato Domizzi in tribuna assieme al tecnico Marino, si prospetta l'arretramento di Isla in difesa con Zapata e Felipe centrali e Lukovic a sinistra. In mediana Inler-D'Agostino e Asamoah sono i candidati ad agire alle spalle di Pepe-Quagliarella e Di Natale.

Queste le probabili formazioni:

ZENIT S. PIETROBURGO (4-3-3): Malafeev; Kim Dong Jin, Krizanac, Meira, Sirl; Tymoshchuck, Denisov, Zyryanov; Danny, Pogrebnyak, Tekke. All. Advocaat

UDINESE (4-3-3):
Handanovic; Zapata, Felipe, Lukovic, Pasquale; Inler, G. D'Agostino, Asamoah; Pepe, Quagliarella, Di Natale. All. Marino

Vai Udinese, l'Italia è con te.

Già qualificate Werder Brema e Olimpique Marsiglia (che hanno eliminato rispettivamente Sain Etienne e Ajax), queste le restanti gare:

Shakthar Donetsk (UKR) - Cska Mosca (RUS) (and. 0-1)
Braga (POR) - Paris Saint Germain (FRA) (and. 0-0)
M
etalist (UKR) - Dinamo Kiev (UKR) (and. 0-1)
Aalborg (DAN) - Manchester City (ING) (and. 0-2)

Galatasaray (TUR) - Amburgo (GER) (and. 1-1)

18 marzo 2009

Ibra, que pasa?

Zlatan Ibrahimovic è pensieroso. E di sicuro, non è un problema di soldi. Lo svedese ha preso malissimo l'eliminazione dalla Champions League, e a precisa domanda sul nuovo assalto nerazzurro alla coppa dalle grandi orecchie, ha risposto con un poco convincente "dobbiamo vedere".

Intendiamoci, non c'è nulla che al momento possa far pensare ad un Ibra lontano dall'Inter. Lo ha precisato Mino Raiola, il procuratore del fuoriclasse nerazzurro, aggiungendo che il contratto scade nel 2012 e lui a Milano sta bene, ma un dubbio, seppur minimo, resta. Ibrahimovic vuole vincere la Champions League, vuole spalancarsi le porte per il conseguimento del pallone d'oro, ma anche per quest'anno vedrà vincere qualcun altro. E questo non gli va giù.

In particolare, sono state le modalità che hanno portato all'ennesima eliminazione dell'Inter dalla Champions League a far riflettere Ibra. I nerazzurri a Manchester sono stati anche sfortunati, ma nel complesso è andata avanti la squadra più forte, più organizzata, dal gioco migliore. Ed è proprio questo che sembra far vacillare lo svedese, l'essersi reso conto che in Europa l'Inter non è ancora all'altezza di Manchester, Liverpool e Barcellona, che in generale il calcio italiano non è quanto di meglio ci sia nel vecchio continente.

Che poi Ibrahimovic in Europa non brilli, è un dato inconfutabile. La polemica esultanza dopo il gol che ha chiuso la partita contro la Fiorentina, quasi a voler dire a tutti, se stesso compreso, "io segno, sono decisivo", non fa che rimarcare il concetto. Le grandi d'Europa, intanto, stanno alla finestra.

16 marzo 2009

Inter, ci pensa Ibra! Inzaghi fa 300

Un immenso Zlatan Ibrahimovic con una doppietta permette all'Inter di battere una buona Fiorentina e riporta i nerazzurri a +7 sulla Juve. Non è una gara facile, per gli uomini di Mourinho, che devono ringraziare un Mutu sprecone ed un grande Julio Cesar. Davanti, ci pensa Ibra, che al 10' sul calcio di punizione di Balotelli è fortunato nel rimpallo provocato dall’uscita di Frey (entrata dello svedese al limite del gioco pericoloso, va detto), per poi chiudere definitivamente la gara in pieno recupero con una sassata impressionante su calcio di punizione da 35 metri. Nel finale, espulso Mourinho. Nerazzurri che continuano la marcia verso lo scudetto, dopo la cocente eliminazione dalla Champions subita mercoledì all'Old Trafford.

Nel pomeriggio, show del Milan a Siena: uno show che ha come protagonista, neanche a dirlo, Superpippo Inzaghi, che fa 300. Sì, con la doppietta di Siena sono 300 gol i suoi gol da professionista, un traguardo assolutamente straordinario per uno dei più forti animali da area di rigore di sempre. Nel perentorio 5-1 dei rossoneri, spicca anche la doppietta di Pato (Pirlo su rigore e Maccarone per i toscani gli altri marcatori). Milan saldamente al terzo posto.

Le doppiette di Pazzini e Baptista firmano il 2-2 di Sampdoria-Roma: giallorossi in vantaggio grazie al brasiliano, poi rimonta blucerchiata, e definitivo pareggio su calcio di rigore.
Clamoroso il tonfo della Lazio all'Olimpico: il Chievo passa 3-0, con le reti di Bogdani e Pellissier (doppietta), e compie un passo fondamentale nella corsa salvezza.
Al Barbera va in scena la goleada del Palermo, che passeggia 5-2 contro un Lecce difensivamente imbarazzante. Non è il migliore degli inizi per Gigi De Canio, all'esordio sulla panchina dei salentini dopo l'esonero di Beretta.
Complicato anche l'esordio di Roberto Donadoni sulla panchina del Napoli. A Reggio Calabria i partenopei vanno sotto, per effetto della rete di Corradi, rischia il tracollo, ma poi una mezza papera di Puggioni permette a Lavezzi di siglare il pari. Calabresi ancora relegati in ultima posizione, Napoli che continua a navigare nel limbo a metà classifica.
Pari anche tra Udinese e Catania: nell'1-1 del Friuli, un altro incredibile gol di Mascara da 40 metri. A Bergamo, il Torino cade sotto i colpi di Floccari (al rientro dopo l'infortunio), e rimane al terz'ultimo posto. Per i lombardi, arrivati a quota 39, missione salvezza compiuta.

15 marzo 2009

Anticipi: Giovinco trascina la Juve, bene il Genoa

La Juve non molla il sogno scudetto, ed è una vittoria nel segno di Giovinco. Una Juve che soffre nel primo tempo, chiuso in svantaggio (gol di Mutarelli), ma che si scatena nella ripresa, andando a segno subito con Salihamidzic (di testa, su angolo di Giovinco), raddoppiando con Giovinco, migliore in campo assoluto, e chiudendo poi con una doppietta del suo capitano, Alex Del Piero.

Juve che momentaneamente è a -4 dall'Inter, impegnata a San Siro nel posticipo contro la Fiorentina, e che può essere molto soddisfatta per questo risultato, anche alla luce delle molteplici assenze. Il Bologna, quello del primo tempo almeno, è una squadra che può senz'altro salvarsi.

Nel pomeriggio, il Genoa sbanca il Sant'Elia di Cagliari grazie a un gol dell'uruguaiano Olivera all'84'. Il Cagliari recrimina per la severa espulsione di Cossu al 38', che ha lasciato la squadra di Allegri in inferiorità numerica per oltre cinquanta minuti. Liguri momentaneamente al quarto posto.

14 marzo 2009

Manchester, che sberla!

Epilogo imprevedibile, quello del match dell'Old Trafford tra le due squadre che più hanno convinto in Champions. Il Manchester crolla di fronte al proprio pubblico, e lo fa nel peggiore dei modi: il Liverpool, dopo la quaterna rifilata al Real, concede il bis proprio nella tana dei campioni del mondo.

Match quasi perfetto quello del Liverpool, raddrizzato dalle prodezze dei soliti Torres e Gerrard dopo il gol di Ronaldo. Per lo United sul banco degli imputati sale Nemanja Vidic, grande contro l'Inter, ma oggi responsabile diretto del momentaneo 1-1 e finito sotto la doccia con 15’ d’anticipo. Poi Aurelio e Dossena, in gol anche martedì col Real, confezionano il 4-1 finale.

I reds si portano così a 4 lunghezze dalla squadra di Ferguson, che però ha una partita in meno, ed anche il Chelsea, impegnato domani contro il Manchester City, potrebbe rosicchiare punti. Intendiamoci, non è che ai fini del risultato finale sia cambiato granchè: i Red Devils rimangono sempre la grande favorita, e difficilmente perderanno la Premier, ma questa sconfitta li rende più "umani" e riapre dei discorsi che sembravano già ampiamente chiusi.

Torna la serie A: oggi Cagliari-Genoa e Juve-Bologna

Archiviata l'infausta tre giorni di coppa che ci ha quasi cancellato dalla scena europea, le squadre tornano in campo nella 28° giornata della serie A. Alle 18 al Sant'Elia andrà in scena Cagliari-Genoa, coi rossoblù sardi a caccia di punti UEFA, ed i ragazzi di Gasperini sempre con la zona Champions League nel mirino.

A seguire, ore 20.30, la Juventus ospiterà il Bologna di MIhajlovic. Momento difficile per i bianconeri, che oltre alla lista infinita di infortunati (a Sissoko e Nedved si è aggiunto anche Amauri, che starà fermo un mese), deve anche fare i conti col caso-Trezeguet, scoppiato proprio dopo l'eliminazione dalla Champions League ad opera del Chelsea. Ranieri si affida la coppia Del Piero-Iaquinta per centrare i tre punti e mettere pressione all'Inter (impegnata domani sera nel posticipo contro la Fiorentina); il Bologna risponde con un centrocampo muscolare e un Di Vaio straripante.

Questo il quadro completo della 28° giornata:

Cagliari-Genoa
Juventus-Bologna
Atalanta-Torino
Lazio-Chievo
Palermo-Lecce
Reggina-Napoli
Sampdoria-Roma
Siena-Milan
Udinese-Catania
Inter-Fiorentina

13 marzo 2009

UEFA: L'Udinese c'è!

E se non altro, almeno un'italiana alza la testa, dopo la terribile due giorni di Champions League che ci ha visto perdere in un sol colpo Inter, Juventus e Roma.

L'Udinese, in netta ripresa dopo la crisi di risultati che ne stava pregiudicando la stagione, si impone nel finale sui campioni in carica dello Zenith di San Pietroburgo: il 2-0 porta le firme di Quagliarella (assist di Pepe) e Di Natale (su rigore), e mette una seria ipoteca sul passaggio del turno. Giovedì prossimo la sfida di ritorno in Russia.

Ecco il programma completo delle gare di andata degli ottavi di finale di coppa UEFA:

Werder Brema (Ger)-Saint Etienne (Fra) 1-0
20' pt Naldo
Cska Mosca (Rus)-Shakhtar Donetsk (Ucr) 1-0
5' st rig. Vagner Love
Udinese-Zenit San Pietroburgo (Rus) 2-0
40' st Quagliarella, 47' st rig. Di Natale
Psg (Fra)-Sporting Braga (Por) 0-0
Dinamo Kiev (Ucr)-Metalist (Ucr) 1-0
9' st Vukojevic
Manchester City (Ing)-Aalborg (Dan) 2-0
8' pt Caicedo, 30' pt Phillips
Marsiglia (Fra)-Ajax (Ola) 2-1
19' pt Cheyrou (M), 33' st Niang (M), 36' pt rig. Suarez (A)
Amburgo (Ger)-Galatasaray (Tur) 1-1
33' pt Ayhan Akman (G), 4' st Jansen (A)

Rottura Ranieri-Trezeguet. Addio più vicino?

Fonte: gazzetta.it

"David Trezeguet è un bambino viziato". Claudio Ranieri non ci sta e risponde per le rime al suo attaccante. Il tecnico della Juventus è infuriato, non ha gradito le critiche ricevute da Trezeguet a mezzo stampa per la sostituzione a 10 minuti dalla fine contro il Chelsea. Tra il giocatore e il tecnico ormai la rottura è totale, Claudio Ranieri è un fiume in piena.

"Le sue parole mi hanno dato molto fastidio, sono cose che di solito rimangono all'interno dello spogliatoio. Se ci siamo chiariti? Se lui mi parla tramite i media io rispondo tramite media. Mi sento tradito non dal giocatore ma dall'uomo che per me è la cosa peggiore. Quando escono fuori frasi come queste può darsi che ci sia qualcosa dietro. Dopo l'espulsione di Chiellini non stavamo giocando in 10 contro 11, ma in 9 contro 11. Trezeguet non stava più giocando e avevo bisogno di un giocatore al posto suo, un altro tipo di giocatore che lottasse tenendo alta la squadra come Amauri. Trezeguet aveva toccato 6 palloni nel primo tempo e 6 nel secondo, facendo un bellissimo assist e un colpo di testa. Quando ho visto che non riuscivamo più ad aggirare il Chelsea ho messo Amauri, il capocannoniere della Juventus. Ho fatto giocare a Trezeguet 80 minuti nella partita più importante della stagione, ho sempre avuto la massima considerazione di lui ma forse lui non l'ha avuta di me".

"Un addio? Aveva detto che se ne sarebbe andato già a fine stagione in serie B, ma qui nessuno lo voleva mandare via, io volevo puntare su di lui. Ora stiamo cercando di ricostruire una squadra per l'Europa, dobbiamo lavorare ancora molto e cercare giocatori che abbiano voglia di costruire insieme a noi. Quest'anno Trezeguet ha avuto problemi fisici, appena tornato ho cercato di inserirlo subito. Tutti i compagni sono dispiaciuti a causa delle sue parole ma se tornassi indietro le schiererei di nuovo titolare. Era molto motivato, se no non avrebbe fatto questa polemica sterile, avevo una grande fiducia che potesse risolvere la partita".

"Quello che ha detto Trezeguet è francamente inspiegabile, mi è sembrato un discorso da bambino viziato. Giggs, Scholes giocano a singhiozzo e non si lamentano quando escono o stanno in panchina. Devo capire chi è con me e con la società in questo progetto e chi non lo è. Se mi aspetto delle scuse? Quello che vuole, ha sbagliato punto e basta, ora deve lavorare duro. Doveva essere superfelice di giocare col Chelsea. Se mi aspetto una multa da parte della società? Se decideranno che sarà il caso lui pagherà le conseguenze".

"Trezeguet non è stato convocato a causa di un affaticamento al quadricipite, gli esami sono negativi ma lui sente male e noi ci crediamo. Fuori anche Amauri a causa di una distrazione al retto femorale destro, ne avrà per un mese. Non convocati anche Marchionni, Legrottaglie e Nedved. Gli ultimi due potrebbero tornare a disposizione per la prossima partita. Si è fatto male anche Manninger, abbiamo avuto moltissimi infortuni muscolari quest'anno ma ho piena fiducia nell staff medico".

Trezeguet non ha però comunicato il suo disappunto personalmente a Ranieri. "Non ci siamo parlati, lo facciamo attraverso i giornali, visto che lui fa così... Speravo avesse preso fiducia dopo il gol al Palermo e quattro mesi di stop: gli stavo dando minuti e fiducia, mi sembra di avere sempre avuto la massima considerazione per lui. Evidentemente non è la stessa cosa da parte sua nei miei confronti".


Flop europeo: Inghilterra batte Italia tre a zero

E ci risiamo. Il nostro calcio scompare dal palcoscenico europeo più prestigioso (rimane solo l'Udinese a rappresentarci, vedremo ancora per quanto), e a giustiziarci sono ancora loro, i team inglesi. Come dire che Premier League batte Serie A tre a zero.

Un anno fa, Inter malamente fuori col Liverpool, Milan preso a sberle a San Siro dall'Arsenal, e Roma fuori col Manchester: il tutto, con un passivo di 5 sconfitte e un pareggio, nessun gol fatto in 6 gare, 8 gol fatti e zero subiti. Un disastro, insomma.

Quest'anno le battute del copione sono un pò cambiate, ma la vicenda si è andata dipanando sempre nell'ormai consueta modalità. Martedì, il cuore della Juventus non è bastato per eliminare il Chelsea, mercoledì il delitto perfetto si è compiuto tra l'Old Trafford, dove una buona e sfortunata Inter ha ceduto ai campioni del mondo, e l'Olimpico, dove una sciagurata Roma cede dagli undici metri all'Arsenal.

La sensazione, quest'anno, è di un epilogo che, a differenza dell'anno scorso, non è ineccepibile. Anzi, per quanto visto in campo nei doppi confronti, sarebbe potuto essere ben diverso. Il tre a zero sarebbe potuto essere almeno un due a uno, o un uno a due, o un ribaltone per noi. Invece no, e stavolta possiamo davvero dire che ci è mancato un pizzico di fortuna.

La Juventus di Stamford Bridge avrebbe potuto segnare almeno un gol, ed anche a Torino le cose non sono proprio girate a suo favore; infortuni in serie prima e durante la partita, ed un'espulsione di Chiellini assolutamente fantasiosa, per esempio.

L'Inter aveva sicuramente il compito più duro, contro i cannibali di Ferguson, e nella gara di andata, pur soffrendo tremendamente nel primo tempo, era riuscita ad ottenere un risultato che lasciava quasi intatte le possibilità di passaggio del turno. Ieri, all'Old Trafford, il due a zero per i Red Devils va oltre la cifra tecnica messa in mostra da Ronaldo e company, e i nerazzurri possono solo fare autocritica per le diverse palle gol gettate alle ortiche. Manchester superiore, ma il turno si poteva passare facendo meglio nei passaggi chiave del doppio confronto.

La Roma, forse è quella che più è andata vicina all'impresa. Dopo lo 0-1 dell'andata, i giallorossi hanno prima pareggiato i conti, e poi divorato con Baptista la qualificazione. Supplementari, rigori, sbaglia Tonetto: game over, per dirla all'inglese.

Siamo fuori dall'Europa che conta, è vero, ma le basi per far meglio l'anno prossimo ci sono tutte. Stavano bastando mezza Roma e mezza Juve per eliminare le due londinesi, l'Inter si è infranta contro i pali pur scrollandosi di dosso vecchi complessi tutti europei, il che fa ben sperare. Usciamo, ma stavolta a testa alta.

L'Inghilterra porta ancora una volta quattro squadre agli ottavi di finale, la Spagna due, con Porto e Bayern a completare il quadro di quello che sembra un affare d'oltremanica (Barcellona permettendo).